Online il nuovo sito Olimpico
E' andata onilne la nuova versione del sito Torino2006.org
Grande soddisfazione, è stato senza dubbio il progetto più affascinante cui abbia partecipato
TORINO 2006: GIOCHI PIU' VICINI CON IL NUOVO SITO INTERNET
RINNOVATE LA TECNOLOGIA, LA GRAFICA E I CONTENUTI
(ANSA) - TORINO, 27 OTT - La sua grafica è ispirata al 'Look
of the Games', che presto abbellirà tutta Torino, e la
tecnologia è stata pensata per consentire 30 milioni di
accessi. Un mix di arte e scienza informatica che può essere
ammirato sulle pagine del nuovo sito Internet dei prossimi
Giochi invernali, all' indirizzo www.torino2006.org.
"Le novità sono molte e bellissime", dice soddisfatto il
direttore Tecnologie del Toroc, Enrico Frascari. "In primo
luogo - spiega - abbiamo completamente rivisto l'alberatura e i
contenuti del sito che ci accompagnerà fino a febbraio, quando
avremo la versione definitiva per i Giochi". Sono cinque i
canali tematici in cui è possibile navigare: Vieni a Torino
2006, Gare e Programma, Sport e Atleti, Spirito Olimpico, Dietro
le quinte. "In questo modo - continua Frascari - possiamo
garantire un' aggiornamento costante sugli sport invernali e i
loro protagonisti e fornire tutte le informazioni necessarie per
partecipare all'evento olimpico". Non mancano, all'interno dei
cinque canali, anche gli aggiornamenti sull'organizzazione dell'
evento. E, attraverso gli appositi link situati sulla sinistra
della homepage, è persino possibile conoscere che tempo farà
sul territorio olimpico, dove acquistare i prodotti ufficiali
dei Giochi e come procurarsi i tagliandi per assistere alle
gare.
"Abbiamo pensato soprattutto agli spettatori - sottolinea
ancora Frascari - che all'interno del sito troveranno una guida
pratica e completa su come partecipare e vivere in prima persona
l'emozione olimpica". E proprio per offrire loro la più ampia
panoramica possibile sui Giochi, all'interno della direzione
Tecnologie è stato creato un apposito 'team Internet', con
tanto di redazione che si occupa dei contenuti web.
Detto della grafica, con il fumetto delle mascotte Neve e
Gliz che annunciano i giorni che mancano all' inzio dei Giochi e
il motto 'Passion Lives Here' scritto a fianco del logo di
Torino 2006, è molto importante anche il rinnovamento
tecnologico del sito. "La nuova infrastruttura su cui si basa -
precisa al riguardo Frascari - è in grado di sostenere il
traffico previsto nel periodo olimpico, con accessi stimati fino
a 30 milioni di visitatori, e di assicurare l'apertura delle sue
pagine in tempi molto brevi". Una qualità che vale per i
navigatori di tutto il mondo, perché la filosofia che ha
guidato il restyling del sito di Torino 2006 - messo a punto
anche con il contributo dello sponsor Telecom Italia - è quella
di renderlo "uno strumento - conclude Frascari - in grado di
far conoscere i Giochi in ogni angolo del Pianeta". (ANSA).
Un blog di Comunicazione, Internet Marketing, Social Media, PR Digitali. Approfondimenti sul Manuale di Strategia Digitale.
venerdì, ottobre 28, 2005
mercoledì, ottobre 26, 2005
Aggiornamenti al sito
Modificato il mio sito, con l'aggiornamento dei calendari dei corsi di formazione e qualche novità nelle attività di consulenza di marketing
Modificato il mio sito, con l'aggiornamento dei calendari dei corsi di formazione e qualche novità nelle attività di consulenza di marketing
lunedì, ottobre 24, 2005
Olimpiadi ad alta energia. Forse persino radioattive
Come qualcuno forse sa, ho avuto il piacere ( e direi anche l'onore) di dare il mio contributo al progetto Internet delle Olimpiadi di Torino.
L'esperienza è stata estremamente interessante.
E l'ambiente assolutamente pieno di energia.
Non pensavo si potesse fare di più.
Ma forse gli Inglesi, per le Olimpiadi di Londra del 2012, ci fregano.
Costruiranno una delle installazioni Olimpiche in un sito che fino al 1982 ospitava un reattore nucleare sperimentale.
Gli addetti ai lavori comunque giurano che il reattore era piccolo piccolo.
E che la decontaminazione del sito è stata perfetta...
Come qualcuno forse sa, ho avuto il piacere ( e direi anche l'onore) di dare il mio contributo al progetto Internet delle Olimpiadi di Torino.
L'esperienza è stata estremamente interessante.
E l'ambiente assolutamente pieno di energia.
Non pensavo si potesse fare di più.
Ma forse gli Inglesi, per le Olimpiadi di Londra del 2012, ci fregano.
Costruiranno una delle installazioni Olimpiche in un sito che fino al 1982 ospitava un reattore nucleare sperimentale.
Gli addetti ai lavori comunque giurano che il reattore era piccolo piccolo.
E che la decontaminazione del sito è stata perfetta...
venerdì, ottobre 21, 2005
iPod Video: forse non è solo un giochetto...
L'ipod Video e l'inserimento di video acquistabili su iTunes (per scaricarli e vederli su iPod), potrebbe avere implicazioni non da poco sul mercato dei contenuti e dei format.
Si apre ad esempio un mercato per la rivitalizzazione / rifatturazione di contenuti (quali ad es. vecchi telefilm) che, una volta passati in TV perdono valore (tranne che per pochi, la vendita su DVD - ma non sono molte le serie che possono aver successo su DVD e comunque molta gente non è disposta ad un esborso di parecchi euro tutti in una volta per comprare una intera stagione).
Si apre l'opportunità di costruire un ulteriore pezzo di crossmedialità all'interno di un format (facendola semplice con un esempio: la possibilità di acquistare filmatini / riassunti quotidiani / breaking news video etc relativi ad un reality show da guardarsi mentre si va al lavoro in treno), costruendo una nuova fonte di revenue basata sul pay per content.
E' da capire come (e se) si diffonderà l'uso del video sull'iPod per brevi snack televisivi...
L'ipod Video e l'inserimento di video acquistabili su iTunes (per scaricarli e vederli su iPod), potrebbe avere implicazioni non da poco sul mercato dei contenuti e dei format.
Si apre ad esempio un mercato per la rivitalizzazione / rifatturazione di contenuti (quali ad es. vecchi telefilm) che, una volta passati in TV perdono valore (tranne che per pochi, la vendita su DVD - ma non sono molte le serie che possono aver successo su DVD e comunque molta gente non è disposta ad un esborso di parecchi euro tutti in una volta per comprare una intera stagione).
Si apre l'opportunità di costruire un ulteriore pezzo di crossmedialità all'interno di un format (facendola semplice con un esempio: la possibilità di acquistare filmatini / riassunti quotidiani / breaking news video etc relativi ad un reality show da guardarsi mentre si va al lavoro in treno), costruendo una nuova fonte di revenue basata sul pay per content.
E' da capire come (e se) si diffonderà l'uso del video sull'iPod per brevi snack televisivi...
giovedì, ottobre 20, 2005
Facciamo esperienza sul campo
Penso inserirò della pubblicità in questo blog (AdSense).
Immagino che riuscirò a fatturare forse anche un dollaro l'anno.
Quello che mi interessa è capire di prima mano come funziona.
Non amo essere di quei consulenti e formatori che insegnano cose che non hanno mai toccato.
La parte interessante sarà che sicuramente appariranno annunci di "concorrenti"... il bello della Rete
Penso inserirò della pubblicità in questo blog (AdSense).
Immagino che riuscirò a fatturare forse anche un dollaro l'anno.
Quello che mi interessa è capire di prima mano come funziona.
Non amo essere di quei consulenti e formatori che insegnano cose che non hanno mai toccato.
La parte interessante sarà che sicuramente appariranno annunci di "concorrenti"... il bello della Rete
Pay per content. Forse non è più una follia?
Hmmm.
In un mondo online contraddistinto da una pirateria selvaggia, iTumes (il negozio di Apple che vende musica e da poco, video, online) ha già venduto oltre 500 milioni di brani. Ripeto, venduto.
Yahoo ha visto crescere significativamente i fatturati derivanti da abbonamenti a propri servizi/contenuti. Tipicamente musica, small business, fantasy football (il loro fantacalcio, per capirci).
D'altra parte, va segnalato, non sono molti mesi che CNN.com ha deciso di rendere gratuiti i video online, che prima erano riservati agli abbonati.
Mentre il NY Times sta andando invece verso una riduzione dei servizi/contenuti offerti gratuitamente.
A naso c'è da iniziare a sospettare che sia in corso una evoluzione del mercato, una evoluzione dei navigatori.
Forse il concetto di pagare per i contenuti non è più una tale eresia?
Un trend da tenere d'occhio...
Hmmm.
In un mondo online contraddistinto da una pirateria selvaggia, iTumes (il negozio di Apple che vende musica e da poco, video, online) ha già venduto oltre 500 milioni di brani. Ripeto, venduto.
Yahoo ha visto crescere significativamente i fatturati derivanti da abbonamenti a propri servizi/contenuti. Tipicamente musica, small business, fantasy football (il loro fantacalcio, per capirci).
D'altra parte, va segnalato, non sono molti mesi che CNN.com ha deciso di rendere gratuiti i video online, che prima erano riservati agli abbonati.
Mentre il NY Times sta andando invece verso una riduzione dei servizi/contenuti offerti gratuitamente.
A naso c'è da iniziare a sospettare che sia in corso una evoluzione del mercato, una evoluzione dei navigatori.
Forse il concetto di pagare per i contenuti non è più una tale eresia?
Un trend da tenere d'occhio...
martedì, ottobre 18, 2005
Godcasting: la parola di Dio diventa portatile
Uscito il mio pezzo settimanale su Apogeo. Questa volta sul podcasting a carattere religioso.
Uscito il mio pezzo settimanale su Apogeo. Questa volta sul podcasting a carattere religioso.
domenica, ottobre 16, 2005
Qualsiasi cosa può essere un media
Il tormentone del mondo marketing moderno: qualsiasi cosa può essere trasformata in un media (o almeno ci si può provare).
Frutta e verdura potranno presto diventare dei media atti a contenere messaggi pubblicitari, incisi monocromaticamente con il laser, che si faranno molto vedere nei banchi frigo dei supermercati e nelle fruttiere delle nostre case.
More info: su questo tema sto sviluppando un articolo per Apogeonline. Penso sarà pubblicato verso metà Novembre o giù di lì.
QUI IL DIGITALE NON C'ENTRA PER NIENTE: stiamo semplicemente cercando di adattare qualsiasi superficie esposta alla vista in uno strumento di affissione.
Ma nell'affissione, il digitale ora c'entra eccome: il mio prossimo articolo per Media Key (nel senso di quello che sto scrivendo) tratta proprio dei temi dell'affissione che dalla carta si sta strasformando in strumento digitale, grazie all'uso di (enormi) schermi televisivi connessi in rete.
Un domani non si parlerà più in agenzia di fare una campagna di "sei per tre" (cartelloni 6 metri per 3 metri) ma, probabilmente di "fare una campagna di 1500" (pollici).
Il tormentone del mondo marketing moderno: qualsiasi cosa può essere trasformata in un media (o almeno ci si può provare).
Frutta e verdura potranno presto diventare dei media atti a contenere messaggi pubblicitari, incisi monocromaticamente con il laser, che si faranno molto vedere nei banchi frigo dei supermercati e nelle fruttiere delle nostre case.
More info: su questo tema sto sviluppando un articolo per Apogeonline. Penso sarà pubblicato verso metà Novembre o giù di lì.
QUI IL DIGITALE NON C'ENTRA PER NIENTE: stiamo semplicemente cercando di adattare qualsiasi superficie esposta alla vista in uno strumento di affissione.
Ma nell'affissione, il digitale ora c'entra eccome: il mio prossimo articolo per Media Key (nel senso di quello che sto scrivendo) tratta proprio dei temi dell'affissione che dalla carta si sta strasformando in strumento digitale, grazie all'uso di (enormi) schermi televisivi connessi in rete.
Un domani non si parlerà più in agenzia di fare una campagna di "sei per tre" (cartelloni 6 metri per 3 metri) ma, probabilmente di "fare una campagna di 1500" (pollici).
venerdì, ottobre 14, 2005
La nigeria mette fuori legge lo spam?
A tutti è capitato ripetutamente di ricevere mail-bidone che annunciavano che uno sconosciuto (flglio o marito o moglie di eminenti personalità africane) ci aveva scelto a caso per aiutarlo a compiere operazioni finanziarie.
Ed in cambio del nostro aiuto si diceva pronto a farci ricchi.
Questa truffa (ebbene sì, lo è) è nota come "Nigerian Scam" dato il suo focus proprio nella nazione Nigeriana, con la presenza di organizzazioni criminose dedite a questa attività su larga scala.
Finalmente, dopo ripetute pressioni da molte parti, il governo Nigeriano sembra aver preso atto del problema e sta per passare (si spera) una legge che condannando lo spamming dovrebbe mettere i bastoni fra le ruote ai criminali (per quanto strano possa sembrare, a livello mondiale c'è moltissima gente che ogni giorno ci casca e manda ai truffatori somme di denaro per "finanziare l'avvio di pratiche").
Una legge è meglio di niente, ma non credo risolverà comunque il problema.
Quello che è certo è che più aumenta lo spam, le truffe, il furto di identità, più l'email vede ridotta la sua capacità come mezzo di marketing.
link: CNN
A tutti è capitato ripetutamente di ricevere mail-bidone che annunciavano che uno sconosciuto (flglio o marito o moglie di eminenti personalità africane) ci aveva scelto a caso per aiutarlo a compiere operazioni finanziarie.
Ed in cambio del nostro aiuto si diceva pronto a farci ricchi.
Questa truffa (ebbene sì, lo è) è nota come "Nigerian Scam" dato il suo focus proprio nella nazione Nigeriana, con la presenza di organizzazioni criminose dedite a questa attività su larga scala.
Finalmente, dopo ripetute pressioni da molte parti, il governo Nigeriano sembra aver preso atto del problema e sta per passare (si spera) una legge che condannando lo spamming dovrebbe mettere i bastoni fra le ruote ai criminali (per quanto strano possa sembrare, a livello mondiale c'è moltissima gente che ogni giorno ci casca e manda ai truffatori somme di denaro per "finanziare l'avvio di pratiche").
Una legge è meglio di niente, ma non credo risolverà comunque il problema.
Quello che è certo è che più aumenta lo spam, le truffe, il furto di identità, più l'email vede ridotta la sua capacità come mezzo di marketing.
link: CNN
giovedì, ottobre 13, 2005
Il futuro dell'advertising sta sotto la gonna
Totale autopromozione, totale mancanza di vergogna.
Il mio più recente articolo per Apogeo.
Tema: l'assvertising, una nuova forma di comunicazione commerciale.
Usando un media che ha da sempre dimostrato grandi capacità di comunicazione (più in termini di awareness che di equity, direi).
Ecco l'indirizzo:
http://www.apogeonline.com/webzine/2005/10/05/18/200510051801
Totale autopromozione, totale mancanza di vergogna.
Il mio più recente articolo per Apogeo.
Tema: l'assvertising, una nuova forma di comunicazione commerciale.
Usando un media che ha da sempre dimostrato grandi capacità di comunicazione (più in termini di awareness che di equity, direi).
Ecco l'indirizzo:
http://www.apogeonline.com/webzine/2005/10/05/18/200510051801
Non si può parlare di ciò che non si conosce.
E per conoscere, occorre sporcarsi le mani.
Quindi fare un blog è una maniera di capirne meglio le potenzialità.
I problemi. Cos'è, come si fa, a cosa può servire.
Resta poi tutto da capire se riuscirò ad usarlo e a tenerlo aggiornato regolarmente. Non faccio promesse in questo campo.
Di sicuro questo blog potrebbe servirmi come uno strumento più dinamico e veloce di comunicazione, in congiunzione al mio sito:
www.venturini.biz
E per conoscere, occorre sporcarsi le mani.
Quindi fare un blog è una maniera di capirne meglio le potenzialità.
I problemi. Cos'è, come si fa, a cosa può servire.
Resta poi tutto da capire se riuscirò ad usarlo e a tenerlo aggiornato regolarmente. Non faccio promesse in questo campo.
Di sicuro questo blog potrebbe servirmi come uno strumento più dinamico e veloce di comunicazione, in congiunzione al mio sito:
www.venturini.biz
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