E non è nemmeno comunicazione: è giusto un "improveintoronto" :-)
Un blog di Comunicazione, Internet Marketing, Social Media, PR Digitali. Approfondimenti sul Manuale di Strategia Digitale.
sabato, dicembre 31, 2011
venerdì, dicembre 30, 2011
Paranoël Activity. Horror: e se a Natale scegli l'agenzia sbagliata?
Per promuovere se' stessa, un'agenzia ha prodotto un piacevole horror movie natalizio che illustra i rischi di accompagnarsi con il partner sbagliato... (anche se in realtà, sono forse più i clienti ad essere protagonisti di storie dell'orrore? ;-)
Comunque, sono auguri di natale decisamente unconventional....
giovedì, dicembre 29, 2011
Saperne di più su chi ci segue... con Twho is This.
Twho is This è una specie di motore di ricerca che, digitando un nick di Twitter, va a recuperare ulteriori informazioni sulla persona, attraverso le sue registrazioni su altri servizi.
In questo modo, ad esempio, potremo sapere chi è quel curioso figuro che ha iniziato a seguirci su Twitter, sommando informazioni dai vari servizi cui è registrato. O almeno da alcuni dei servizi.
Twho is This non è infatti particolarmente accurato o completo (nel mio caso, avendo peraltro io nick diversi su vari servizi, ha completamente mancato tutta una serie di miei profili), ma è comunque molto meglio di quelle quattro informazioni che da' di default Twitter.
Insomma, da provare.
Evian e il packaging Star Wars
mercoledì, dicembre 28, 2011
Il Gatto e la maxi cassetta...
Magari ritornando a parlare un po' più di advertising classico, che normalmente non è il focus della mia attività e dei miei interessi. Ma sotto Natale ci sta.
Allora, oggi, simpatico filmetto divenuto abbastanza virale, a favore delle adozioni di gattini.
Attenzione: sotto il video segue spoiler.
Spoiler: per chi non fosse molto a suo agio con l'inglese (che in questo film è oggettivamente un po' ostico), il gattino si meraviglia (e si schifa pure un po') del comportamento del cucciolo umano dentro la sua enorme cassettina dei bisognini...
martedì, dicembre 27, 2011
La posta impacchetta anche la statua
Azione ambient/unconventional/quella roba li' per promuovere il servizio pacchi e pacchetti delle poste spagnole.
Si fa vedere.
sabato, dicembre 24, 2011
Auguri Hot. Da Axe.
Praticamente un classico. Sotto forma di un'app FB. Purtroppo non interattiva.
Ma per l'interazione... beh, è per quello che uno compra quel tipo di prodotti, no? ;-)
venerdì, dicembre 23, 2011
Il Sushi Nudo... ma è una bellissima tovaglia
Riparlo volentieri dell'iniziativa dei un mio ex collega ...
Avete presente il "Body Sushi"? http://en.wikipedia.org/wiki/Nyotaimori
Beh, io trovo che questa tovaglia sia una bellissima idea unconventional (non è una campagna è proprio un prodotto :-)
https://www.facebook.com/yoshiko.privatebodysushi : molto bellino lo spot.
Heineken: la tua birra fuori commercio
Questa è di quest'estate, vista solo adesso.
Heineken dà la possibilità di disegnarsi un'edizione personalizzata della birra, per occasioni speciali.
Occhio: personalizzare vuole comunque dire (solo) scegliere fra le loro grafiche esistenti una che ci piace, aggiungere una scritta da 40 caratteri sul fronte etichetta, sul retro inserire un immagine e un testillo.
Tutto il resto è intoccabile.
Unica avvertenza: non fatelo per eventi in cui invitate amici assetati, dato che la confezione da sei costa un bel 18 sterline + 12 di consegna (****....)
btw avevano anche fatto un concorso di design su Facebook
Il mio durissimo augurio di Natale
Non è stato un anno molto facile.
Se, per quello che mi riguarda personalmente, non posso proprio lamentarmi, il mio pensiero e la mia solidarietà vanno a tutti quelli per cui il 2011 non è stato un buon anno.
A tutti quelli che non faranno purtroppo un Natale sereno e a tutti quelli che invece riusciranno a farlo, vanno i miei auguri di [inserire festività religiosa appropriata] e di un 2012 che ci riporti in carreggiata.
Sapendo che non ce la potremo fare se tanta gente invece di remare contro o stare in poltrona a lamentarsi, non inizia a darsi da fare con serietà e sobrietà. Se non riusciremo a sbarazzarci di tutti quelli che lavorano solo per il bene proprio, danneggiando per imbecillità o preciso disegno la collettività.
In fondo è questo il mio augurio a tutti noi per il 2012 - e scusate se lo dico in termini non proprio natalizi.
"Buon 2012 - e basta cazzate".
(Informazione di servizio: da domani e fino al 6 Gennaio, mi sa che questo blog funzionerà con periodicità irregolare. O forse no. Dipende.)
giovedì, dicembre 22, 2011
Unconventional al semaforo, col Cirque du Soleil
In tutto il mondo siamo tutti bersagliati da lavavetri, venditori, mendicanti, giocolieri mediosfigati... diventa allora unconventional farti arrivare il Cirque du Soleil al semaforo ;-)
Avrei voluto essere io il planner di questo progetto.
Sempre da Trident, quelli del Taxi illegale...
Extreme Social PR: il tuo prodotto te lo vendono i blogger ;-)
Ma l'idea è interessante... e potenzialmente in grado di scatenare risse sul ruolo dei blogger rispetto alle aziende. E gelosie insuperabili. In paesi bloggateriamente meno evoluti del nostro, chiaro. Come la Svezia.
Veniamo alla Case History.
Lagerhaus, retailer svedese di arredamento, aveva un problemino: Ikea.
Dovendo lanciare il proprio sito di e-commerce, come fare ad ottenere un briciolo di attenzione e un po' di boost? A fronte di un competitor non solo grosso ma anche bravo e creativo, come fare in modo che si parlasse di se' ?
Soluzione: portarsi dalla propria parte i blogger. Facendoli diventare dei partner in business.
Creando dei "blog-up store" all'interno di blog influential.
In pratica piazzando un widget in questi blog, attraverso cui si poteva comprare una selezione dei prodotti (selezionati dal blogger ospitante). Sempre la blogstar aveva a disposizione un tool kit di strumenti di comunicazione, ma era libero di promuovere il suo negozio come meglio credeva.
A pare le vendite (ovvio) si è iniziato a parlare, e parecchio, dell'e-commerce di Lagerhaus ben prima che aprisse ;-)
In pratica un affiliation - che da evento di PR si è poi trasformata in un aspetto permanente del loro marketing mix.
Maggiori dettagli in questo video.
mercoledì, dicembre 21, 2011
I miei 10 Top post del 2011
Tempo di bilanci... e può essere divertente (almeno per me) vedere quali sono stati i post più visti dal pubblico su questo blog.
Ma magari può servire anche a voi, se vi eravate mancati qualcosa che poi si è rivelato immensamente popolare ;-)
Allora... partiamo dal più popolare al meno, dato che qui non so che senso abbia giocare alla suspence.
#1, post più popolare in assoluto (tra quelli scritti nel 2011): "La Moratti Usa i Gattini in Pubblicità Elettorale?!" ed è anche il mio post più popolare di sempre. Ovvio: quando si esce dal ristretto campo del digital marketing, si allarga il pubblico e salgono potenzialmente i numeri...
#2: "Dati utenti italiani Internet Gennaio". Un buon inizio d'anno.
#4: La fine dei QR Codes? Prepariamoci (sull'arrivo di NFC e del suo potenziale impatto sul digital marketing)
#6 La Gnocca Funziona Sempre (che poi non è vero, visto che sul mio blog ha tirato di più la politica e temi più seri e nosiosi...)
#7: Una Strategia Social Media, scaricabile :-) irresistibile, potersene portare via una a gratis ;-) scherzi a parte, post molto didattico
#8 Biglietto da visita MOLTO unconventional (dal titolo non si capiva, ma aveva a che fare con il seno femminile)
#10: L'agguato di Danone
Per confronto, se vi interessa, qui torovate il mio post dell'anno scorso, con i Top Ten del 2010.
Pesantissimo: Amazon dichiara guerra ai negozi tradizionali
In realtà l'ha già fatto da tempo, ma stavolta è proprio palese :-)
La pietra dello scandalo è lo sconto del 5% offerto da Amazon (negli US) alle persone che verificavano il prezzo di un prodotto scansionandone il codice a barre.
Quindi sostanzialmente incentivandole ad andare in un punto vendita fisico, visionare il prezzo e vedere quanto invece costerebbe comprare lo stesso prodotto su Amazon.
Sconto però valido solo il 10 Dicembre.
Che sarebbe il famoso "Black Friday", ovvero il giorno dove gli americani si mettono in coda alle 4 del mattino per i pre saldi natalizi: il giorno probabilmente più importante per tutti i negozi e le catene USA in termini di fatturato.
In sostanza un vero colpo basso, sferrato da Amazon e da altri retailer, mirato alle code delle persone (smartphone-dotate) in paziente attesa che i negozi aprissero...
Quindi sostanzialmente incentivandole ad andare in un punto vendita fisico, visionare il prezzo e vedere quanto invece costerebbe comprare lo stesso prodotto su Amazon.
Sconto però valido solo il 10 Dicembre.
Che sarebbe il famoso "Black Friday", ovvero il giorno dove gli americani si mettono in coda alle 4 del mattino per i pre saldi natalizi: il giorno probabilmente più importante per tutti i negozi e le catene USA in termini di fatturato.
In sostanza un vero colpo basso, sferrato da Amazon e da altri retailer, mirato alle code delle persone (smartphone-dotate) in paziente attesa che i negozi aprissero...
A quanto pare Best Buy ha da tempo rimosso i codici a barre da alcuni prodotti per rendere almeno un pochino più complesso fare il price comparison con Amazon (ma anche con altri servizi: si veda questo articolo del NY Times, molto interessante perchè racconta come anche gli altri e-tailer abbiano studiato i trappoloni per scippare vendite ai negozi fisici durante il "Black Friday")
Cercate "Price check" su Amazon e scoprite cosa fa l'app... purtroppo non installabile in Italia. O seguite questo link, o guardate il video che segue.
Ora, c'è poco da stare a stracciarsi le vesti, cari negozianti... io è dal 2006 che ne parlo, di questo scenario (che sin da allora avevo iniziato a mettere, con qualche difficoltà, in pratica)... e non sono nemmeno un megaguru del digitale ;-) e poi ne avevo riparlato nel 2007, nel 2008, nel 2009... magari non con lo scan del barcode ma con una semplice foto
Btw la modalità del "guardo il prodotto in negozio e poi lo compro online" è una delle mie preferite per prodotti che costino più di una cinquantinata di euro...
martedì, dicembre 20, 2011
Lo scherzaccio della cabina fotografica col trucco :-)
Questo mi piace perché non solo è creativo ma ha un minimo di pensiero - che di questi tempi con tutti gli ambush, gli stunt e i guerilla non sempre capita.
Quasi che le agenzie avessero delle idee nel cassetto che cercano di vendere. A chiunque. Indipendentemente dalla marca ;-)
Il prodotto: fissatore per capelli. Forte.
Come mettere il dito nella piaga, sollevare il problema, dare in modo impattante e carino la proposta di prodotto?
Beh, i capelli hanno a che fare con l'immagine di se'. Dove per immagine si può leggere anche fotografia.
Cosa di meglio, dunque, che realizzare e piazzare delle cabine fotografiche che fanno foto gratis... ma col trucco? :-)
Non solo: le foto prese nella cabina venivano anche buttate real time online su Facebook, all'interno di appositi banner (ma... la privacy??? bah).
Dato che poi di ROI fa schifo a tutti parlare, diciamo solo che le vendite son salite del 40% (dove? Su che base? Bah. Diciamo che male alle vendite non ha fatto).
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Il vero lusso.. inizia dal basso. Il profilattico Louis Vuitton
In edizione limitata per la giornata mondiale contro l'AIDS.
68 dollari.
Praticamente regalato.
Ma al momento pare essere solo una provocazione.
lunedì, dicembre 19, 2011
Bellissimo. Coca Cola: il cinema in coda :-))
A Bogotà, Colombia, la gente perde circa 2 ore al giorno in coda.
Più o meno come quelli che vengono a Milano da Monza. Per dirne una.
Quindi è per noi di grande rilevanza la brillante idea di Coca Cola: allestire una sorta di drive-in (o di "coda-in") cinema lungo la strada.
Uno schermo cinematografico, filmati da un minuto, audio via radio FM. E, naturalmente, distribuzione di Coke e Popcorn :-)
Insomma, ancora una volta, una fabbrica di felicità (oddio, la felicità sarebbe un'altra cosa, ma lasciamogliela passare. Per un minutino).
Il Taxi Unconventional (e illegale!!!)
Sicuramente un buon modo per far parlare di se.
SPERANDO DI NON FARE TROPPI MORTI :-)
Carino: come si dice, da paura...
Deezer: sarà oggi?
Oggi dovrebbe essere ufficialmente il giorno in cui lanciano Deezer in Italia, dopo la finta fatta qualche giorno fa.
Vedasi il post precedente... ;-)
venerdì, dicembre 16, 2011
Il Meglio del Social Media 2011
Secondo Advertising Age, queste sono le 10 migliori campagne di Social dell'anno.
Un paio le avevo coperte anch'io, le altre 8 le ho scoperte solo adesso.
Vale la pena di darci un'occhiata... :-)
Il Social Travelling/commerce delle Ferrovie francesi
SNCF, le Ferrove francesi, lanciano un servizio di organizzazione social dei viaggi per rendere meno incasinato e più social mettersi d'accordo su dove, quando e come andare. E farci qualche soldo.
"Petits voyages entre amis" (piccoli viaggi fra amici) è un'applicazione Facebook che consente di organizzare, prenotare e comprare un viaggio in modo collettivo (sotto trovate il video demo).
Un progetto privato (zingarata fra amici) o pubblico (organizziamo un traincamp).
Praticamente tutto gestito da dentro Facebook. Con l'idea di usare l'ovvio interesse per l'organizzazione social del viaggio per tenere tutto l'acquisto "dentro" il negozio di SNCF invece che regalarlo al fai-da-te o ai soliti Expedia.
Il punto di forza è l'efficienza del processo decisionale, in questo senso è una forma di app groupware / collaboration. Invece di fare infiniti giri di mail o SMS, tutto il processo viene fatto risiedere sull'app ;-)
Praticamente tutto gestito da dentro Facebook. Con l'idea di usare l'ovvio interesse per l'organizzazione social del viaggio per tenere tutto l'acquisto "dentro" il negozio di SNCF invece che regalarlo al fai-da-te o ai soliti Expedia.
Il punto di forza è l'efficienza del processo decisionale, in questo senso è una forma di app groupware / collaboration. Invece di fare infiniti giri di mail o SMS, tutto il processo viene fatto risiedere sull'app ;-)
Ora, esistono illustri precedenti in aree contigue a questa ad esempio Train d’Union, operazione lanciata già nel 2007 e nel frattempo morta e sepolta, a quanto vedo.
Si trattava di un sito di incontri verticale, specializzato nel social networking ferroviario. Una volta iscritti e memorizzato il tragitto, si veniva allertati tramite e-mail quando un altro membro della community aveva deciso di viaggiare sulla stessa linea. Potendolo quindi contattarlo, per fare due chiacchiere e rendere meno noioso il tragitto, o passare al broccolamento (si veda questo mio antico articolo per Apogeo).
Qui comunque l'idea era di far incontrare sconosciuti con delle affinità, mentre il caso di Petits Voyages è più un servizio per gente che già si conosce. E un lavoro analogo sempre sulle ferrovie francesi lo fa http://www.idtgv.com/fr/ (ma solo per i viaggi a bordo del TGV)
Qui comunque l'idea era di far incontrare sconosciuti con delle affinità, mentre il caso di Petits Voyages è più un servizio per gente che già si conosce. E un lavoro analogo sempre sulle ferrovie francesi lo fa http://www.idtgv.com/fr/ (ma solo per i viaggi a bordo del TGV)
Sul fronte del social travelling ricordo i miei post precedenti: Malaysia Airlines e quello di Airpair.
giovedì, dicembre 15, 2011
Arriva Currents, il Flipboard di Google
Google sembra intenzionato a non lasciare nessun ambito scoperto e non presidiato.
Poi magari, come in certi casi passati, si floppa, ma in altri si acquisisce una significativa posizione sul mercato.
Oggi è il caso di Currents, un news reader stile Flipboard (ma io su iPad preferisco di molto Zite). Carino :-)
Btw, non sarebbe disponibile per l'Italia, ma se avete Android scaricate l'afk, lo installate e pronti via :-)
Currents è comunque interessante, vale la pena di darci un'occhiata.
Ecco il video di presentazione...
Il Marketplace dell'Alternative / Unconventional Marketing Italiano
Condivido con voi una cosa che mi hanno fatto vedere e che mi sembra interessante.
Ammandmore è una società italiana che sta mettendo su un serio marketplace in cui scoprire e comprare media alternativi.
Per capirci un sito in cui si troveranno a bizzeffe offerte di strumenti non convenzionali di comunicazione.
Per ogni idea una scheda descrittiva e la possibilità di pianificare lo strumento (o, forse più spesso, avere il contatto con "l'editore" per costruire insieme un progetto).
Si tratta di un marketplace, dove i fornitori di questi strumenti pubblicano la propria oferta e le aziende e/o le agenzie cercano soluzioni nuove, inaspettate, magari low cost. Dove si fa un self service della comunicazione, il che mi sembra un modo molto efficiente di lavorare (se si hanno gli skill).
La cosa interessante è che queso tool offre una panoramica abbastanza ampia di quelli che sono mezzi e strumenti poco convenzionali - magari la maggior parte delle cose sono delle idee / mezzi che abbiamo già visto, ma avere tutta questa compilation di strumenti sotto un unico tetto è secondo me utile quando ci si deve far venire un'idea, si cerca un ispirazione, si guarda cosa c'è di nuovo sotto il sole.
Poi, IMHO, alcuni di questi media tanto alternativi non sono - ma altri come le maniglie e le strisce dei parcheggi si qualificano a pieni voti come unconventional ;-).
Chiaro che il rischio è di cadere in uno sviluppo tattico dell'operazione piuttosto che strategico (inseguo la trovata e non il pensiero di come comunicare con il mio target); ma lì sta alla bravura del cliente e dell'agenzia sapere usare questo strumento nella maniera giusta.
Interessante inoltre, vedere riemergere il concetto di marketplace... quante fantasie ci avevamo fatto, negli anni ruggenti di Internet fase 1...
Da notare che si tratta del quarto marketplace di questo tipo esistente al mondo, dopo l’americano DOmedia.com, lo spagnolo Adpv.com e l’inglese getmemedia.co.uk.
Come approfondimento vi copio/incollo parte della loro Press release:
Da una parte aziende alla costante ricerca di metodi sempre più efficaci per raggiungere il target, senza sprechi; dall’altra consumatori sfuggenti, impermeabili, molto più connessi tra loro e più liberi di scegliere, anche solo le loro fonti di informazione. Al centro l’habitat naturale del consumatore: un universo fatto di strade, di palazzi, mezzi di trasporto, aree verdi, luoghi di attesa, stazioni, aeroporti, negozi, centri commerciali…
(...) Si chiamano Media Alternativi. Dai video in metropolitana, alle maniglie dei mezzi pubblici fino alle strisce dei parcheggi; ma anche sul sellino della bicicletta o sul posacenere fuori dai locali… basta ripercorrere il percorso di una giornata ed ecco che si presentano occasioni ‘alternative’ di attrarre l’attenzione del consumatore.
In Italia AMMandmore.com è la nuova realtà che ha l’obiettivo di raccogliere e razionalizzare in un unico contenitore gli ‘editori’ alternativi in modo da presentare alle aziende o agenzie in cerca di innovazione un’offerta vasta e ‘certificata’ di proposte.
I Media Alternativi: una crescita esponenziale
Sempre dalla Press Release qualche interessante numero sui Media Alternativi (utile se dovete fare una tesi o una presentazione ;-)
Una indagine di PQ Media, nota agenzia americana specializzata nel fornire metriche di utilizzo di media emergenti, ripresa anche dallo IAB in Italia (Interactive Advertising Bureau) ha messo in evidenza come il totale di spesa nei media alternativi ha avuto e avrà una crescita del 17,0% nel periodo 2007-2012, raggiungendo i 160,82 miliardi di $. In più la spesa nei media alternativi sarà il 26,6% del totale degli investimenti pubblicitari e di marketing degli Stati Uniti nel 2012.
Sempre PQ media in una recente ricerca dedicata ai Media Alternativi intitolata ‘ Digital Media Out of Home forecast 2011-2015’ riporta come la crescita mondiale dell’uso di Media Alternativi Digitali nel 2010 sia stata del 16,3% mentre per la fine del 2011 raggiungerà il 16,9%.
Reach Media Group prevede il ‘tipping point’ dei Media Alternativi, in versione digitale, entro l’anno 2011. Tra i motivi citati dal Reach Media Group per fare questa previsione, il movimento di 10 big spender in pubblicità in US, che negli ultimi mesi hanno tutti investito almeno un milione di € in Media Alternativi, e i trend di mercato: ci vogliono, infatti, circa 10 anni, secondo Reach Media Group, perché un settore di mercato giunga alla perfetta maturazione ed è giusto l’arco di tempo nel quale i Media Alternativi hanno operato fino ad oggi.
MagnaGlobal, altra Società di ricerca prevede una crescita dei Media Alternativi non digitali dell’8.3% entro il 2011, un investimento calcolato globalmente in 26,4 miliardi di €: la crescita più rapida in un anno rispetto a tutte le forme di advertising non ‘web based’ (e quindi tv, quotidiani, magazine, radio).
L’americana Clear Channel, concessionaria di pubblicità specializzata in Outdoor, senza indagini questa volta, prevede che nel giro di 10 anni il 90% dell’advertising sarà digitale, in questo supportata da JCDecaux, che sottolinea come si tratterà prevalentemente di digital ‘non tradizionale’ quindi, alternativo trattandosi prevalentemente di ‘ambienti controllati’ ossia all’interno di centri commerciali, aeroporti, stazioni.
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mercoledì, dicembre 14, 2011
Telecomanda il giocatore umano :-) Real-life Videogame per Sony
Molto unconventional per Sony Xperia.
Due giocatori: Tom Meighan dei Kasabian (che forniscono anche la colonna sonora... sarà un comarketing?) e il calciatore inglese Darren Bent.
Controllano, per il tramite del cellulare, una squadra di calciatori umani, dotati di auricolare.
Dal tastierino del telefono parte un comando in voce sintetizzata, che i calciatori sentono ed eseguono (più o meno).
Insomma un modo complicatissimo di giocare a pallone :-) ma vuoi mettere la soddisfazione di un videogame dove il video non c'è e sei il padrone assoluto di giocatori umani?
:-)
Da oggi Deezer - la musica in streaming - anche in Italia
Aggiornamento: all'ultimo minuto la data è stata spostata al 19 Dicembre...
Secondo le informazioni ricevute, oggi sarà il giorno in cui anche in Italia sarà disponibile Deezer (www.deezer.com/) - con una strategia di rollout progressivo paese per paese - che porterà il sito di musica in streaming ad essere disponible in 200 nazioni entro Giugno.
Secondo le informazioni ricevute, oggi sarà il giorno in cui anche in Italia sarà disponibile Deezer (www.deezer.com/) - con una strategia di rollout progressivo paese per paese - che porterà il sito di musica in streaming ad essere disponible in 200 nazioni entro Giugno.
Copio/incollo dalla Press Release, sintetizzandovela ;-)
(Poi dopo averlo provato, vi dico come va. La cosa interessante sarà soprattutto capire come potremmo usare questo tool per il marketing musicale ma anche per la comunicazione con target di pregio...).
DA OGGI LA MUSICA E' ANCORA PIÙ' LIBERA. DEEZER ARRIVA IN 200 PAESI IN CONTEMPORANEA
Il lancio di Deezer in 200 paesi - coordinato su FB - aprirà gli orizzonti della musica a milioni di utenti che non hanno accesso a sistemi di download.
Disponibile in 12 lingue, 30 zone editoriali indipendenti e con prezzi adattati in 13 valute
Importanti accordi di distribuzione con operatori locali: dopo Orange in Francia, Everything Everywhere (Orange) nel Regno Unito e Belgacom in Belgio, Deezer annuncerà - entro il gennaio 2012 - dieci uscite su nuovi territori accompagnate da accordi di distribuzione con operatori di spicco.
Deezer è una soluzione web-based al 100%, accessibile istantaneamente senza bisogno di scaricare alcun software. In questo modo i consumatori possono non solo ascoltare musica illimitatamente su un computer (le offerte “Premium”), ma anche su qualsiasi altro dispositivo, come ad esempio smartphone, tablet,… con connessione oppure offline (offerte “Premium+”) e con un periodo iniziale di prova. Deezer è semplice, intuitivo e risponde alle esigenze dei fan di scoprire, ascoltare, organizzare e condividere tutti i loro brani preferiti.
Deezer ha costruito il suo servizio con facebook, inteso come strumento unico di promozione per gli artisti:
Gli artisti potranno condividere spontaneamente e su scala mondiale, le loro nuove canzoni, i loro gusti musicali e le loro playlist con i fan, senza bisogno di appoggiarsi a video promozionali.
Gli artisti potranno quindi orientare nuovamente il rapporto con i fan verso la musica, piuttosto che fare affidamento a escamotages improntati al marketing (es. videogiochi, concorsi,…). I team editoriali di Deezer, inoltre, consentiranno agli artisti di promuovere attivamente le proprie canzoni attraverso il servizio.
Catalogo: un catalogo musicale con 13 milioni di titoli appartenenti a 2.000 etichette, tra cui le 4 major.
Improntato al concetto di social network: possibilità di condividere brani ed ascoltare live la musica degli amici, con una funzionalità ora potenziata grazie ad un profondo rapporto di partnership con facebook
Suggerimenti: possibilità di offrire ai consumatori di ogni paese momenti musicali di grande ispirazione sui canali smartradio, webradio e attraverso suggerimenti.
Attenzione ai contenuti editoriali: contenuti editoriali di grande qualità, pensati appositamente per ogni paese e organizzati per genere.
Compatibilità dei dispositivi: più di 250 terminali diversi, tra cui i seguenti marchi: Acer, Alcatel, Apple (iPhone, iPod, iPad), Archos, Blackberry, Samsung, HTC, Huawei, LG, Motorola, Parrot, Philips, Sony Eriksson, Sonos, etc.
Facebook.com/deezer
Twitter.com/DeezerWorld
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martedì, dicembre 13, 2011
Due traguardi importanti per il mio blog...:-)
In questo mese di dicembre 2011 ho superato due numeri simbolici per il mio blog, partito come una piccola scommessa - o meglio come una maniera per capire come usare i blog, sporcandomi le mani e provando a metterne su uno.
L'idea era appunto di fare un esperimento, che magari avrei abbandonato di lì a poco.
Risultato: sono passati sei anni. Ho passato la soglia dei 2000 post. Spero che almeno la metà siano stati di valore, siano serviti.
E ho passato la soglia delle 250.000 visualizzazioni di pagina. Quasi tutte, lo devo ammettere, fatte negli ultimi due anni, periodo in cui ho iniziato a investire più seriamente sul mio blog.
Grazie a tutti per il supporto. Ovviamente, sempre aperto a qualsiasi input per migliorare la qualità... ;-)
Difficile trovare nomi unici + una galleria di idee interessanti.
Una piccola riflessione: è sempre più difficile trovare dei nomi da dare alle proprie app, ai propri progetti.
Un esempio: partiamo da Usnaps.us, di cui abbiamo parlato da poco. Quello delle foto social agli sposi.
Poi però, guardando bene, c'è anche U Snap - un progetto del gigante dell'affissione JC Decaux. Si tratta di un'app mobile che riconosce il poster pubblicitario inquadrato e ti porta al sito / content relazionato (insomma, come i QR Code, ma senza il QR Code ;-) vedi alla voce image recognition.
Per approfondimenti, si veda questo link. E quest'altro link.
Per approfondimenti, si veda questo link. E quest'altro link.
E volendo c'è anche USnaps.com che è un'altra idea ancora (non male, in fondo). Ti noleggiano una cabina per le foto, da piazzarti in salotto (o nel locale) in occasione di feste ed eventi. Con tutte le socializzazioni del caso.
Ah, e c'è anche un gioco per iPhone, Usnap!, col punto esclamativo.
Ma anche un sistema di grondaie fai da te: http://www.plastmo.com/plastmo2/usnap.html
e un botto di altre cose ;-)
lunedì, dicembre 12, 2011
Geniale idea di business: le foto social agli sposi ;-)
Usnap: See your wedding through their eyes
Si tratta di una startup, il cui concept è di mettere a disposizione degli invitati alle nozze una app mobile (ovviamente su suggerimento/invito degli sposi).
In questo modo, tutte le foto fatte da amici e parenti del felice evento verranno automaticamente aggregate online, viste, condivise in diretta etc etc
Ad un costo stimato di poco di più di 100 euro per evento...
Consiglio: se vi interessa, non andate sul sito, perché non c'è nulla. Leggete piuttosto questo articolo.
domenica, dicembre 11, 2011
Il terrorismo del profilattico su Facebook, col finto figlio :-)
Beh, ricevere una richiesta di amicizia da un bebè (non ancora nato), figlio tuo fa una certa impressione.
Sorvolando la violazione di una serie di regole di Facebook (ad es. che inibiscono l'acceso agli under 13), mi sembra una maniera creativa di spingere uno degli end benefit della categoria di prodotto.
Non avere figlioletti sparsi per il mondo che poi ti vengono a cercare sui Social Media ;-)
Il concetto è quello di creare falsi profili della tua versione "jr", che poi ti chiedono l'amicizia su FB. E ovviamente inserire un link al sito di Olla, il produttore brasiliano di condom che sta dietro all'operazione...
Da notare che tutta l'operazione è stata fatta "a mano" - quindi con un investimento di tempo e lavoro non indifferente - compatibile però con le logiche del Buzz... sperando che l'operazione venga viralizzata e amplificata, giustificando così l'elevato costo per ogni persona contattata ;-)
(oddio, si potrà dire "preservativo" sul blog? Dopo i chiari di luna della RAI per la giornata mondiale contro l'AIDS, non vorrei mai dire una cosa che è proibita...)
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venerdì, dicembre 09, 2011
UK: le Guidelines per il Pay per Content e simili
E' abbastanza ovvio quanto oggi si sia un forte interesse ad arrivare "dentro" i contenuti editoriali di blog e simili, con belle comunicazioni a favore della propria marca / prodotto.
E' noto quanto gli influencers, le blogstars e i semplici blogger con un po' di seguito abbiano la mailbox oggetto di comunicati stampa (bleah, non hanno capito niente) o di gentili messaggi personali che esplicitamente o implicitamente chiedono di parlare sul tuo "media" di questa o quella iniziativa.
Quando poi non arriva la telefonata da parte di quel tipo dell'Agenzia di PR che ha fatto di tutto per conoscerti di persona e avere la possibilità di chiamarti al telefono ;-) (scherzi a parte, parecchi di questi figuri sono entrati a far parte di quelli che considero amici :-)
Fin qui tutto bene; c'è chi gioca questa partita in modo pulito e secondo le regole. Magari ti fanno anche il regalino (come sappiamo, se va bene un gadget da due euro).
Ma c'è chi sta seriamente pensando di giocare questa partita con altre regole (e la sta già giocando) - manipolando l'informazione, attraverso il pay per post non dichiarato, facendo apparire come un imparziale opinione quella che è una comunicazione in realtà comprata.
Alcuni blogger & co proprio non accettano il pay per post e affini (io, per esempio, ma anche buona parte di quelli che conosco e stimo). E c'è chi è talmente sensibile al tema che dove vede un sia pur vago conflitto d'interesse, piazza dei disclaimer: http://www.pandemia.info/2011/12/02/disclaimer-viva-la-trasparenza.html
Altri mi sa che le marchette le fanno dietro compenso (soldi o prodotto) ma non lo dichiarano nei loro contenuti. E questo non va mica tanto bene...
Altri mi sa che le marchette le fanno dietro compenso (soldi o prodotto) ma non lo dichiarano nei loro contenuti. E questo non va mica tanto bene...
Già negli USA la faccenda è regolamentata con multoni per blogger e simili, se non dichiarano che sono stati pagati o hanno ricevuto benefit in cambio del loro post (approfondimento qui)
Ora in UK lo IAB ha pubblicato una serie di guidelines su come ci si dovrebbe comportare in termini di promozioni a pagamento sui Social Media:
The guidelines – developed by the IAB’s Social Media Council and supported by ISBA, the Voice of British Advertisers - offer concise practical direction with the express aim of providing transparency for consumers. The document aims to help brand owners and marketing practitioners comply with consumer protection law. They feature six relevant social media scenarios to demonstrate how the guidance may work in practice:
These are:
1. Video Placement
2. Blogs
3. Video Blogs
4. Twitter
5. Forums
6. Facebook
(leggete l'articolo e scaricate i documenti su http://www.iabuk.net/en/1/paidpromotioninsocialmediaguidance101111.mxs)
Anche la Camera di Commercio Internazionale (l'organismo che influenza i codici di autodisciplina), si è mosso nel ridefinire le regole della comunicazione)
Vi metto anche un paio di link a miei content precedenti sul tema, se a qualcuno serve fare un ragionamento un po' più allargato...
Apogeo: Tira un'aria di Pay per Content
Blog: Arriva il Pay per Social
giovedì, dicembre 08, 2011
Il Tablet più grande del mondo? Un auto.
Nelle intenzioni dei designer per poterci permettere di cambiare il design dell'auto a piacere.
Ma, secondo me, anche per avere il tablet più grande della storia, potenzialmente.
Fondamentale chiuderla bene a chiave e staccare display e connessione.
Ci pensate, i passanti che si mettono a giocare ad Angry Birds sulla fiancata della vostra macchina? O a surfare su YouPorn?
mercoledì, dicembre 07, 2011
Sony trasforma il negozio in Calendario dell'Avvento
Come? Semplice. Un QR code diverso apposto su ogni finestra ed il gioco è fatto... (e si vincono premi).
E godetevi il giorno di festa.
E godetevi il giorno di festa.
martedì, dicembre 06, 2011
Lo spettacolino virtuale dei Dream Men in cabina di prova, per le taglie forti :-)
Oh, finalmente non solo donne oggetto ma anche uomini. In un contesto assolutamente demenziale e leggero :-)
L'attività in-store si svolge da Penningtons, negozio specializzato in taglie forti.
Per rendere più lieve il rito spesso fastidioso della prova del capo (btw non sono poche le donne che si fanno dei problemi affrontando la realtà della taglia "che entra" rispetto alla taglia percepita), hanno pensato di alleggerire l'esperienza con una Customer Experience.
Lo specchio del camerino è in realtà interattivo / dopato dalla tecnologia e d'improvviso mostra due aitanti pompieri che corteggiano la cliente. Strappando un sorriso e dando corpo al claim della nuova collezione, che si propone come sorprendente.
Insomma, guardatevi il filmato, che l'hanno fatto apposta :-)
Da segnalare anche che sul minisito dell'operazione hanno attivato la classica promo di viralizzazione... insomma, condividi il video con un'amica e potrete vincere 500 $ in buoni acquisto a testa...
lunedì, dicembre 05, 2011
Square Card Case: il futuro del pagamento, dello shopping...etc?
Diciamocelo: se Square Card Case fosse in Italia, io ne sarei dipendente.
Guardate il video di presentazione che vi allego.
La cosa che mi fa impazzire è il sistema per cui prima di entrare nel bar lanci l'applicazione. Anzi, quando ci sei vicino, si apre da sola.
E quando è il momento di pagare, ti limiti a dire alla cassiera "lo metta sul mio conto, sono Roberto". Ed è tutto fatto ;-). Senza toccare denaro, carte di credito, senza nemmeno toccare il telefono: il buon vecchio lo segni sul mio conto ;-)
Da quando Sir Richard Branson ci ha messo il capitale, questa cosa sta mostrando dei bei muscoli. Per ora solo negli USA.
Sei chiavi per un sito mobile di successo
Nuova puntata del mio corso di marketing digitale per non esperti. Ospitato da Eurogroup.
In questa edizione, si ragiona su Internet mobile, come fare un sito che funzioni: propongo sei chiavi importanti per orientare strategia ed esecuzione delle nostre attività mobili.
Internet Mobile rappresenterà, nel giro dei prossimi anni una parte importantissima del traffico totale sulla Rete, anzi probabilmente ci si collegherà più da mobile che da fisso, più da tablet e smartphone che da computer fissi.
Sempre più persone stanno accedendo a Internet Mobile, anche grazie alla disponibilità di cellulari a costo contenuto, in grado di connettersi e di permettere di interagire sui Social Network, usare la posta e visitare i siti web.
Questo fenomeno non potrà non avere conseguenze importanti per le aziende, nella misura in cui i clienti andranno a chiedere informazioni, a consultare siti da terminali mobili - dovendosi confrontare con siti che erano stati pensati per i PC e non per i piccoli schermi senza una tastiera comoda quanto quella di un notebook o di un desktop.
Se vi interessa, potete leggere l'articolo a questo indirizzo: http://www.eurogroup.biz/web/canali-tematici/ict-internet/approfondimenti/SEI-CHIAVI-PER-UN-SITO-MOBILE-DI-SUCCESSO_2675_4.jsp
E ora un breve messaggio commerciale ;-) No, scherzi a parte, dato che Eurogroup è lo sponsor di questo corso di marketing digitale / web marketing, mi sembra corretto postare ogni tanto qualche informazione su di loro...
A proposito di Eurogroup:
Attraverso i servizi di garanzia al credito di Eurofidi e le attività di consulenza aziendale di Eurocons, identifica un’offerta estesa e integrata di prodotti rivolti allo sviluppo delle piccole e medie imprese.
Obiettivo di Eurofidi, società consortile di garanzia collettiva fidi per azioni, è assicurare alle piccole e medie imprese un più ampio accesso al credito attraverso la concessione di garanzie. Per dimensioni, struttura e capacità di intervento, è tra le più grandi realtà di garanzia europee e rappresenta uno dei maggiori Confidi in Italia. In favore delle sue imprese socie, il sistema bancario ha complessivamente erogato finanziamenti per 6,6 miliardi di euro, (quasi 3 miliardi solamente nel 2010), con più di 3,7 miliardi di euro di garanzie rilasciate (1,6 miliardi nell’arco dello scorso anno).Eurocons, società consortile per la consulenza aziendale a responsabilità limitata, è una consulting per le Pmi, alle quali fornisce servizi ad alto valore aggiunto. Operativa dal 1994 con lo scopo di aiutare le imprese a sfruttare le agevolazioni finanziarie previste dalle leggi regionali, nazionali e comunitarie, negli anni successivi ha incrementato la sua gamma di attività. Oggi le principali aree sulla quali opera sono: finanza agevolata e internazionalizzazione, consulenza gestionale ,sistemi per la qualità, finanza straordinaria. Eurocons offre inoltre due specifiche attività di consulenza nel campo del risparmio energetico e dell’uso di fonti rinnovabili (con il prodotto “Energia") e della sicurezza in azienda (con il servizio “Sicurezza"). Al 31 dicembre 2010 Eurofidi ed Eurocons associavano in tutto oltre 46 mila imprese. Un marchio di qualità per imprese di valoreIl marchio Eurogroup è stato creato nel 1999 per volontà di Finpiemonte, l'Istituto Finanziario della Regione Piemonte (oggi Finpiemonte Partecipazioni), per contraddistinguere l'offerta di servizi a favore delle Pmi di Eurofidi e di Eurocons. I due soggetti operativi hanno però una storia più articolata: Eurofidi è stato istituito nel 1979, mentre Eurocons inizia a operare nel 1994. Nel 2009, Eurocons ha dato vita a Euroenergy, società che ha l’obiettivo di fornire alle aziende di tutta Italia soluzioni impiantistiche “chiavi in mano” nel campo delle energie rinnovabili.Grazie allo sviluppo di una capillare rete di filiali (29 tra Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Toscana, Abruzzo e Lazio e un’operatività che abbraccia anche Valle d’Aosta e Molise), oggi Eurogroup è un marchio riconosciuto per prodotti di valore rivolti alle Pmi.
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