A volte mi sorprendo (fortemente) anch'io.
Realizzare un video a fini virali ormai è un'operazione mainstream.
La domanda è: per quali categorie di prodotti questo strumento è adeguato? E per quali target?
La risposta istintiva sarebbe parlare di prodotti di consumo, su un target giovanile.. o giù di lì.
O almeno questo è il modello normalmente usato.
Ecco perchè sono rimasto a bocca aperta quando ho visto usare il viral per supportare apparati che amplificano la PCR.
La
Polymerase Chain Reaction è un processo che amplifica enormemente, in vitro, una sequenza di acido nucleico - tipo un pezzetto di DNA.
Con questo processo, da una traccia di DNA si ottengono rapidamente quantità dello stesso materiale, sufficienti per essere analizzate per analisi criminologiche, test di paternità e altre applicazioni scientifiche (scusate la superficialità, le mie nozioni di biologia sono alquanto arrugginite).
Per la PCR sono disponibili apposite macchine, che voi non lo sapete ma avete di sicuro visto in CSI e simili.
Questa tecnologia ha conosciuto un rapido sviluppo negli ultimi anni e un mercato abbastanza effervescente - il che ha posto le aziende nella classica situazione di competizione.
Così il produttore di una di queste apparecchiature ha fatto realizzare un "classico" video musicale, di quelli con tanti cantanti, tipo "We are the world", che fanno un bel coretto.
Ed ecco a voi "
Scientists for better PCR", video promozionale per l'apparecchietto in questione.
A parte *l'ottima* realizzazione, la genialità sta nei testi della canzone. Roba tipo :
"
There was a time when to amplify DNA,You had to grow tons and tons of tiny cells.Then along came a guy named Dr. Kary Mullis,Said you can amplify in vitro just as well.Just mix your template with a buffer and some primers,Nucleotides and polymerases, too.......
PCR, when you need to detect mutations.PCR, when you need to recombine.PCR, when you need to find out who the daddy is.PCR, when you need to solve a crime."
A noi comuni mortali, 'sta roba ci lascia assolutamente freddi.
Ad un biologo / genetista invece fa cappottare dalle risate. E ovviamente, lo manda a tutti i suoi colleghi.
Amplificando (è proprio il caso di dirlo) la comunicazione e creando notorietà e valore di marca per l'azienda - che ha rotto gli schemi della classica comunicazione scientifica BTB per parlare ai responsabili / influenzatori d'acquisto in modo decidamente più fresco e impattante.