Tutto sul prodotto, btw...;-) complimenti
Un blog di Comunicazione, Internet Marketing, Social Media, PR Digitali. Approfondimenti sul Manuale di Strategia Digitale.
venerdì, maggio 30, 2008
E fare una rivista di carta...User Generated?
E' quello che ha cercato di fare, anche solo per un numero, la nota rivista americana This Old House Magazine, del gruppo Time Inc. dedicata ai progetti di ristrutturazione, bricolage etc.
Il numero di Giugno è stato infatto realizzato usando esclusivamente materiale fornito dai lettori.
Il problema di essere "relevant" per il proprio mercato e la tendenza (la moda?) di pensare user-generated hanno portato la rivista a fare questo esperimento, non privo di rischi.
Perchè infatti, spendere dei soldi per leggere sulla carta cose che in fondo posso allora leggere gratis in rete? La rivista è solo un aggregatore di contenuti prodotti dalla gente? O il suo ruolo è quello di portarmi dei contributi professionali che in rete non posso trovare?
Bel casino...
Sicuramente ( e con Fiat 500 lo abbiamo visto chiarissimamente) lasciare che le persone parlino con noi, del nostro prodotto, ci permette un insight nelle loro vite, nei loro desideri, nella loro relazione con il nostro prodotto che sarebbe difficilissimo ottenere in altri modi...
Photo credits
E' quello che ha cercato di fare, anche solo per un numero, la nota rivista americana This Old House Magazine, del gruppo Time Inc. dedicata ai progetti di ristrutturazione, bricolage etc.
Il numero di Giugno è stato infatto realizzato usando esclusivamente materiale fornito dai lettori.
Il problema di essere "relevant" per il proprio mercato e la tendenza (la moda?) di pensare user-generated hanno portato la rivista a fare questo esperimento, non privo di rischi.
Perchè infatti, spendere dei soldi per leggere sulla carta cose che in fondo posso allora leggere gratis in rete? La rivista è solo un aggregatore di contenuti prodotti dalla gente? O il suo ruolo è quello di portarmi dei contributi professionali che in rete non posso trovare?
Bel casino...
Sicuramente ( e con Fiat 500 lo abbiamo visto chiarissimamente) lasciare che le persone parlino con noi, del nostro prodotto, ci permette un insight nelle loro vite, nei loro desideri, nella loro relazione con il nostro prodotto che sarebbe difficilissimo ottenere in altri modi...
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giovedì, maggio 29, 2008
Il marketing di Apple funziona: 66% di quota nei Pc
Numeri impressionanti per le vendite dei computer della Mela nel primo trimestre dell'anno. Ma chissà come si comporta il più aereo dei portatili?
Articolo settimanale su Apogeo... lo leggete qui
Nasce First TV. Si, però...
Sfogliando le riviste quotidiane del mondo della pubblicità, mi colpisce una notizia.
Nasce First.TV (e da qui cito da Pubblicità Italia, spero non si arrabbino):
"First.tv, il primo canale free film in streaming visibile su www.first.tv.
Grazie a una tecnologia di compressione è possibile la visione a schermo intero a risoluzione video Pal ... First.tv permette di accedere gratis e senza registrazione a 20 film in contemporanea, disponibili per 6 settimane, dopo le quali un sistema di rotazione... possiede i diritti di 250 film, soprattutto pellicole americane (alcune in lingua originale) di genere: thriller, horror, science fiction, classic..."
Beh, interessante. Vado a vedere.
E mi pongo delle serie domande.
Non ho provato il prodotto perchè sono in ufficio e abbastanza nelle canne. Ma una operazione del genere, che si pone come una bella e forte novità, può presentarsi con una home page che sembra il classico sito amatoriale del 1999?
E le locandine dei film scansionate in bassissima risoluzione?
E gli spazi vuoti con la sctritta "Advertise here"?
Più tardi proverò il prodotto...
Sfogliando le riviste quotidiane del mondo della pubblicità, mi colpisce una notizia.
Nasce First.TV (e da qui cito da Pubblicità Italia, spero non si arrabbino):
"First.tv, il primo canale free film in streaming visibile su www.first.tv.
Grazie a una tecnologia di compressione è possibile la visione a schermo intero a risoluzione video Pal ... First.tv permette di accedere gratis e senza registrazione a 20 film in contemporanea, disponibili per 6 settimane, dopo le quali un sistema di rotazione... possiede i diritti di 250 film, soprattutto pellicole americane (alcune in lingua originale) di genere: thriller, horror, science fiction, classic..."
Beh, interessante. Vado a vedere.
E mi pongo delle serie domande.
Non ho provato il prodotto perchè sono in ufficio e abbastanza nelle canne. Ma una operazione del genere, che si pone come una bella e forte novità, può presentarsi con una home page che sembra il classico sito amatoriale del 1999?
E le locandine dei film scansionate in bassissima risoluzione?
E gli spazi vuoti con la sctritta "Advertise here"?
Più tardi proverò il prodotto...
martedì, maggio 27, 2008
Il futuro della TV... meno spot..?
Che la TV non sia un mezzo, come dire, in rampante ascesa, lo sappiamo. E sappiamo anche che la pubblicità in TV non funziona più come una volta.
Se da un lato altri media meno "convenzionali" (primo fra tutti l'onine - e si vede dalla raccolta pubblicitaria) attirano l'interesse degli investitori, dall'altro lato i proprietari di catene televisive si spremono il cervello per riguadagnare gli spazi perduti. O almeno garantirsi un futuro.
Fox, negli USA, tenta una carta ad alto rischio. E riduce la quantità di pubblicità inserita nella sua programmazione.
Mentra da noi la quantità di spot infilati nei programmi sembra crescere continuamente (non è proprio così...) e si usano modi sempre più intrusivi per raggiungerci mentre guardiamo il nostro telefilm preferito, la Fox fa il contrario.
E riduce, a partire dalla prossima stagione del 50% (la metà!) il numero di commercials che verranno messi in onda durante due dei suoi più promettenti serial (si tratta quindi di un test, of course), portando quindi a quasi 50 minuti ogni ora la porzione dedicata la contenuto e non all'advertising.
Cercando quindi di minimizzare l'effetto zapping e di contrastare l'effetto di fastidio che è stato oggettivamente registrato negli utenti televisivi della catena per l'eccessivo affollamento.
E di aumentare l'efficacia dei messaggi pubblicitari diffusi - il che potrebbe permettere di aumentare i prezzi degli spazi e recuperare in questo modo i fatturati persi riducendo il numero di spot in vendita.
Per ora le reazioni degli operatori del settori (tipo agenzie media e investitori, è positiva. Tocca vedere come reagiranno le audience...)
Che la TV non sia un mezzo, come dire, in rampante ascesa, lo sappiamo. E sappiamo anche che la pubblicità in TV non funziona più come una volta.
Se da un lato altri media meno "convenzionali" (primo fra tutti l'onine - e si vede dalla raccolta pubblicitaria) attirano l'interesse degli investitori, dall'altro lato i proprietari di catene televisive si spremono il cervello per riguadagnare gli spazi perduti. O almeno garantirsi un futuro.
Fox, negli USA, tenta una carta ad alto rischio. E riduce la quantità di pubblicità inserita nella sua programmazione.
Mentra da noi la quantità di spot infilati nei programmi sembra crescere continuamente (non è proprio così...) e si usano modi sempre più intrusivi per raggiungerci mentre guardiamo il nostro telefilm preferito, la Fox fa il contrario.
E riduce, a partire dalla prossima stagione del 50% (la metà!) il numero di commercials che verranno messi in onda durante due dei suoi più promettenti serial (si tratta quindi di un test, of course), portando quindi a quasi 50 minuti ogni ora la porzione dedicata la contenuto e non all'advertising.
Cercando quindi di minimizzare l'effetto zapping e di contrastare l'effetto di fastidio che è stato oggettivamente registrato negli utenti televisivi della catena per l'eccessivo affollamento.
E di aumentare l'efficacia dei messaggi pubblicitari diffusi - il che potrebbe permettere di aumentare i prezzi degli spazi e recuperare in questo modo i fatturati persi riducendo il numero di spot in vendita.
Per ora le reazioni degli operatori del settori (tipo agenzie media e investitori, è positiva. Tocca vedere come reagiranno le audience...)
Blogs mega aziendali
Mi viene spesso domandato... "ma quali aziende hanno un proprio blog"?
In quest'ottica interessante la lista delle aziende della lista Fortune 500 che hanno il blog...
La trovate qui
Photo credits
Mi viene spesso domandato... "ma quali aziende hanno un proprio blog"?
In quest'ottica interessante la lista delle aziende della lista Fortune 500 che hanno il blog...
La trovate qui
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lunedì, maggio 26, 2008
...ma avendo i soldi, cosa si potrebbe fare?
Ce lo siamo chiesti tutti, attanagliati da budget spesso ridicolmente esigui per operazioni di comunicazione online.
Beh, un esempio di cosa si può fare avendo tanti soldi per la produzione è questo:
http://www.mgmgrand.com
Che sarebbe l'hotel della MGM a Las Vegas.
Posto, btw dove i soldi scorrono a fiumi... non sorprende quindi che un hotel / casino abbia dei soldi da spendere.
Cliccate su Enter Maximum Vegas e guardate... (il solo filmato introduttivo è probabilmente costato più di qualsiasi sito di cui mi sia mai occupato, forse con l'eccezione del sito delle Olimpiadi di Torino...)
Ce lo siamo chiesti tutti, attanagliati da budget spesso ridicolmente esigui per operazioni di comunicazione online.
Beh, un esempio di cosa si può fare avendo tanti soldi per la produzione è questo:
http://www.mgmgrand.com
Che sarebbe l'hotel della MGM a Las Vegas.
Posto, btw dove i soldi scorrono a fiumi... non sorprende quindi che un hotel / casino abbia dei soldi da spendere.
Cliccate su Enter Maximum Vegas e guardate... (il solo filmato introduttivo è probabilmente costato più di qualsiasi sito di cui mi sia mai occupato, forse con l'eccezione del sito delle Olimpiadi di Torino...)
sabato, maggio 24, 2008
Il vero problema è pianificare il sito - 7 regole da seguire per non sbagliare
15.05.2008 - Una volta fatto il sito, il lavoro non è finito, anzi è appena cominciato. Ne abbiamo già accennato più volte, durante le oltre 50 puntate di questo corso iniziato nel 2006... il problema vero, per quello che riguarda avere un sito non è tanto farlo, quanto tenerlo vivo.
Come spesso capita, occorre però fare un distinguo, affermando che esistono due tipi di siti. Quelli statici e quelli dinamici, quelli che non si evolvono più di tanto e quelli che ogni giorno (o ogni settimana) si modificano.
Le problematiche connesse sono ovviamente diverse. Parliamo oggi dei secondi, di quei siti che, per rispondere ad opportunità di mercato, devono aggiornarsi di frequente, diciamo almeno qualche volta l'anno.
In questo caso la parola chiave è organizzazione, pianificazione. Anzi le parole chiave sono 7.
Leggete il resto su:
http://www.eurogroup.biz/
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Come spesso capita, occorre però fare un distinguo, affermando che esistono due tipi di siti. Quelli statici e quelli dinamici, quelli che non si evolvono più di tanto e quelli che ogni giorno (o ogni settimana) si modificano.
Le problematiche connesse sono ovviamente diverse. Parliamo oggi dei secondi, di quei siti che, per rispondere ad opportunità di mercato, devono aggiornarsi di frequente, diciamo almeno qualche volta l'anno.
In questo caso la parola chiave è organizzazione, pianificazione. Anzi le parole chiave sono 7.
Leggete il resto su:
http://www.eurogroup.biz/
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Social network, il ritorno della carta carbone
Le reti sociali prolifereranno come i funghi o si esauriranno?
Resta una certezza: la portabilità del profilo si rivelerà un fattore determinante per lo sviluppo dei network di nicchia...
Il mio articolo settimanale su Apogeo...
http://www.apogeonline.com/webzine/2008/05/23/01/200805230101
Le reti sociali prolifereranno come i funghi o si esauriranno?
Resta una certezza: la portabilità del profilo si rivelerà un fattore determinante per lo sviluppo dei network di nicchia...
Il mio articolo settimanale su Apogeo...
http://www.apogeonline.com/webzine/2008/05/23/01/200805230101
giovedì, maggio 22, 2008
giovedì, maggio 15, 2008
i scarp de tennis si comprano alla vending machine
Mi faccio i complimenti da solo per aver mischiato tre lingue in un solo titolo.
Comunque, interessante esperimento di Onitsuka, che da un paio di settimane ha piazzato un distributore automatico di scarpe a Londra, a Carnaby Street.
A parte la nostalgia (Le Onitsuka Tiger furono le mie amatissime scarpe ipertecniche da pallavolo, quando da ragazzo giocavo - piuttosto male - e sono proprio quelle lì, un venticinque anni dopo...), siamo nel solito alveo.
Creare un evento, creare una notizia.
Non è ovviamente, almeno alle nostre latitudini, un'idea da macrovolumi di vendite.
Il problema dei furti con scasso (visto il valore della merce), i problemi logistici di refill della macchina, il problema di provarle...
Nella cultura giapponese la Vending Machine è un pilastro importante, ci sono distributori automatici di tutto, quindi l'idea "fitta" con il background culturale della marca.
Un bel pretesto di comunicazione, quasi un guerilla, però più serio ;-)
Un link di approfondimento
http://hypebeast.com/2008/04/onitsuka-tiger-vending-machine
Mi faccio i complimenti da solo per aver mischiato tre lingue in un solo titolo.
Comunque, interessante esperimento di Onitsuka, che da un paio di settimane ha piazzato un distributore automatico di scarpe a Londra, a Carnaby Street.
A parte la nostalgia (Le Onitsuka Tiger furono le mie amatissime scarpe ipertecniche da pallavolo, quando da ragazzo giocavo - piuttosto male - e sono proprio quelle lì, un venticinque anni dopo...), siamo nel solito alveo.
Creare un evento, creare una notizia.
Non è ovviamente, almeno alle nostre latitudini, un'idea da macrovolumi di vendite.
Il problema dei furti con scasso (visto il valore della merce), i problemi logistici di refill della macchina, il problema di provarle...
Nella cultura giapponese la Vending Machine è un pilastro importante, ci sono distributori automatici di tutto, quindi l'idea "fitta" con il background culturale della marca.
Un bel pretesto di comunicazione, quasi un guerilla, però più serio ;-)
Un link di approfondimento
http://hypebeast.com/2008/04/onitsuka-tiger-vending-machine
E quanto cresce l'adv online...
Nessun dubbio che Internet continui la sua fase crescente come raccoglitore di pubblicità.
Secondo gli ultimi dati Nielsen Media Research, nel primo trimestre 2008 la raccolta publicitaria dell'online cresce quasi del 31% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso - mentre il totale pubblicità sale del 2.2%.
Rallenta il tasso di crescita ma è ovvio, più si cresce più si va verso cifre serie, dove un aumento di qualche punto sono soldi veri...
Anno su anno cresce pochino (meno del 2%) la TV, scende un pochino la stampa, particolarmente i quotidiani a pagamento.
Nessun dubbio che Internet continui la sua fase crescente come raccoglitore di pubblicità.
Secondo gli ultimi dati Nielsen Media Research, nel primo trimestre 2008 la raccolta publicitaria dell'online cresce quasi del 31% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso - mentre il totale pubblicità sale del 2.2%.
Rallenta il tasso di crescita ma è ovvio, più si cresce più si va verso cifre serie, dove un aumento di qualche punto sono soldi veri...
Anno su anno cresce pochino (meno del 2%) la TV, scende un pochino la stampa, particolarmente i quotidiani a pagamento.
lunedì, maggio 12, 2008
Bruuummm, bruuuummmm...
no, non stiamo parlando del concorso di Fiat 500 (Airdrive).. anche se la famiglia è la stessa.
Si può fare un teaser online? In Ferrari evidentemente credono di si', così per il lancio della Ferrari GT cercano di scaldare il pubblico... non facendo vedere la macchina ;-)
Sul sito ferrarigtcountdown.com non è infati al momento ancora visibile l'auto... ma la si può ascoltare (vruuummmm...); poi la si vedrà, poi la si potrà provare (of course - solo virtualmente)
Curioso approccio, ma molto in linea con la fruizione emozionale della marca? In effetti, sentire il rumore del motore mentre mettono giù le marce (e uno si immagina dove sta andando la lancetta del tachimetro) fa un certo effetto...e ancora peggio sentirla sul misto.
(Nota: emozioni a parte, io comunque la mia prossima auto la vorrei tranquilla e ibrida...)
Nota 2: altri progetti si stanno abbattendo sulla mia scrivania - molto felice, ma il blog ne soffrirà ancora per qualche giorno...
sabato, maggio 10, 2008
Quei mille pazzi che indicizzano la radio
Strane cose ci fa fare Internet. Storia di un media che parla di un media che parla di un media. Per di più, come si usa dire, user generated.
E' il mio più recente pezzo per Apogeo, che parla di Melog, di Radio, di metamedia... di un gruppo di volontari che stanno pian piano indicizzando e taggando le puntate di questo programma..
L'Articolo lo trovate qui
Pr il resto... come avrete intuito, un paio di progettoni si sono fragorosamente abbattuti sul mio capo, quindi il blog ne soffre. Tutto bene, comunque, sono bei progetti :-) Settimana prossima cerco di scrivere un po' di piu'
Strane cose ci fa fare Internet. Storia di un media che parla di un media che parla di un media. Per di più, come si usa dire, user generated.
E' il mio più recente pezzo per Apogeo, che parla di Melog, di Radio, di metamedia... di un gruppo di volontari che stanno pian piano indicizzando e taggando le puntate di questo programma..
L'Articolo lo trovate qui
Pr il resto... come avrete intuito, un paio di progettoni si sono fragorosamente abbattuti sul mio capo, quindi il blog ne soffre. Tutto bene, comunque, sono bei progetti :-) Settimana prossima cerco di scrivere un po' di piu'
martedì, maggio 06, 2008
Vodafone e Tim venderanno l'iPhone in Italia. Sarà una svolta per Internet Mobile?
In un susseguirsi di rumors, articoli, dichiarazioni semiufficiali, è ormai certo che l'iPhone arriverà in Italia entro fine anno, distribuito sia da TIM che da Vodafone.
Si attendono per oggi sul tardi (a mercati chiusi?) dichiarazioni ufficiali in merito, anche se Vodafone si è già esposta, come vedete da questa news di Bloomberg.
Particolarità per l'Italia (oltre ad essere uno dei mercati dove sarà introdotto l'iPhone 3G, un po' più cicciotto di quello attuale, si dice) è che il telefono non sarà come in altri paesi sottoposto ad un contratto operatore / Apple... ma i dettagli non sono chiari e si dice che comunque il telefono sarà con la SIM bloccata...
Al di là di questi dettagli, interessante riflettere sul fatto che (specialmente negli US) l'iPhone fa registrare strabilianti dati di accesso a Google e a YouTube.
Al di là delle ovvie domande sulla capacità della nostra rete di reggere un tale aumento di traffico dati mobile... c'è da domandarsi se anche in Italia l'iPhone potrebbe essere il punto di svolta nella diffusione e uso dell'Internet Mobile.
Chiaro - dipende tutto dai piani tariffari, che devono esser convenienti (o almeno accettabili) ma soprattutto chiari e semplici da capire - altrimenti si tratterà di un servizio di nicchia, per executive che vogliono fare i fighi con un telefono aziendale molto smart e i soliti privati - o smanettoni o sboroni (molti dei quali useranno l'iPhone come un comune telefono, il che, visto le potenzialità, le dimensioni e il prezzo, ha poco senso, da un punto di vista razionale)
In un susseguirsi di rumors, articoli, dichiarazioni semiufficiali, è ormai certo che l'iPhone arriverà in Italia entro fine anno, distribuito sia da TIM che da Vodafone.
Si attendono per oggi sul tardi (a mercati chiusi?) dichiarazioni ufficiali in merito, anche se Vodafone si è già esposta, come vedete da questa news di Bloomberg.
Particolarità per l'Italia (oltre ad essere uno dei mercati dove sarà introdotto l'iPhone 3G, un po' più cicciotto di quello attuale, si dice) è che il telefono non sarà come in altri paesi sottoposto ad un contratto operatore / Apple... ma i dettagli non sono chiari e si dice che comunque il telefono sarà con la SIM bloccata...
Al di là di questi dettagli, interessante riflettere sul fatto che (specialmente negli US) l'iPhone fa registrare strabilianti dati di accesso a Google e a YouTube.
Al di là delle ovvie domande sulla capacità della nostra rete di reggere un tale aumento di traffico dati mobile... c'è da domandarsi se anche in Italia l'iPhone potrebbe essere il punto di svolta nella diffusione e uso dell'Internet Mobile.
Chiaro - dipende tutto dai piani tariffari, che devono esser convenienti (o almeno accettabili) ma soprattutto chiari e semplici da capire - altrimenti si tratterà di un servizio di nicchia, per executive che vogliono fare i fighi con un telefono aziendale molto smart e i soliti privati - o smanettoni o sboroni (molti dei quali useranno l'iPhone come un comune telefono, il che, visto le potenzialità, le dimensioni e il prezzo, ha poco senso, da un punto di vista razionale)
lunedì, maggio 05, 2008
Immagino lo conosciate già... interessanti esempi di cosa si puo' fare con il design sul web usando i CSS...
http://www.csszengarden.com
Compra il contenuto, ti regalo la memoria
Il mercato dei supporti per l'archiviazione e, più in generale, dell'hardware sarà rivitalizzato da bundle ferraglia più contenuto?
Il resto lo leggete nel mio pezzo settimanale per Apogeo...
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