Un esercizio di applicazione delle tecnologie alla vita quotidiana e all'acquisto di prodotti, settato in un contesto di "lifestyle" che aggiunge glamour alla cosa.
In sostanza, un'operazione di PR Digitali, applicato al FashionTech - l'intersezione tra mondo della moda e quello della tecnologia.
Vabbè, basta chiacchiere, ecco i fatti duri e puri.
Sfilata di Henry Holland, alla London Fashion Week.
In partnership con Visa, alcuni spettatori (chiaramente tutte "celebrities", quindi molto "influential") sono stati dotati di uno speciale anello, dotato di tecnologia NFC (che come sapete amo molto...).
Naturalmente non un orrendo accrocco tecnologico, ma qualcosa di affine alla marca. E poi due celebrities hanno usato l'anello per acquistare capi in modalità "contactless" :-)
Semplicemente avvicinandosi alla modella in posa, hanno sfiorato l'abito con l'anello - e hanno così concluso la transazione, caricando il costo sulla propria carta di credito e ritirando poi all'uscita il capo.
(Se avete il sospetto che fosse tutto combinato, secondo me avete totalmente ragione).
Cito da Forbes:
"Last night’s show ended with two VIP guests – Daisy Lowe and Alexa Chung – stepping out of their seats and walking over to the models where they were stood in their finale poses, to choose one item they particularly liked the look of. Using a House of Holland ring they were wearing, they placed it against the item in question, and instantly bought it there and then."
In sostanza, un impianto che può interagire con il cellulare (con NFC ma anche con QR Code) per permettere l'accesso a contenuti addizionali a quelli riportati sul manifesto, forzatamente sintetico.
Al momento i contenuti disponibili sono minimali, (in pratica: non ci sono contenuti contestuali) ma qui il limite è solo la fantasia delle agenzie... e la grande domanda di fondo è: ma la gente, userà questo formato di interazione?
L'experience è stata semplicissima - mi è bastato avvicinare il cellulare (attivando previamente l'NFC) per accedere immediatamente alla pagina dei contenuti.
Staremo a vedere...
(PS: se inquadrate il QR code qui sotto, vedete la pagina d'accesso geolocalizzata per voi...)
La pagina linkata da NFC è per ora puramente "di servizio"... nota - le distanze non sono corrette rispetto alla posizione del poster perchè ho barato e mi sono collegato al link dal mio ufficio...
Torno ancora una volta sul tema NFC - come sapete la mia tesi è che si tratti di una tecnologia interessante per il marketing e la comunicazione, molto più ad esempio dei QR Code.
Fattore limitante: la sua scarsa awareness; molti smartphone infatti sono già attrezzati ma le persone non lo sanno.
Chiaro che nel momento in cui si inizia a pagare con il cellulare e quindi a usare l'NFC si apre la porta anche ad altri usi (per vedere quanto ho scritto finora sul tema NFC, potete cliccare qui).
Ora finalmente Vodafone lancia il servizio; lanciando l'app e appoggiando lo smartphone abilitato su un terminale, in automatico parte il pagamento.
Certo, ci sono un po' di limitazioni - ad esempio sono pochi i telefoni abilitati e, ovviamente, manca l'iPhone dato che Apple, come tradizione, cerca di non abbracciare gli standard di altri e di imporre i propri.
Ecco il link al sito Vodafone da cui potete chiedere di essere avvisati appena il servizio sarà disponibile (29 Aprile):
Inutile che stia a riscrivere la loro press release, ve la sintetizzo.
Appena ci riesco lo provo e vi racconto come mi trovo.
Milano, 8 aprile 2014 – Vodafone Italia rivoluziona il mondo dei pagamenti attraverso lo smartphone e lancia l’applicazione Vodafone Wallet e Vodafone SmartPass NFC, la carta di pagamento ricaricabile integrata nel cellulare realizzata in collaborazione con CartaSi e MasterCard.
Vodafone Wallet è la nuova applicazione che permette di ospitare sul proprio smartphone carte di pagamento, titoli di trasporto pubblico e carte fedeltà.
All’interno del portafoglio digitale Vodafone porta SmartPass NFC, la prima carta di pagamento integrata nello smartphone che si basa sulla piattaforma interoperatore, a cui possono accedere tutti gli emittenti di carte di pagamento che intendono abilitare i propri prodotti agli acquisti via cellulare. SmartPass NFC permette di effettuare pagamenti in modo semplice, immediato e sicuro direttamente con il proprio smartphone grazie alla tecnologia NFC (Near Field Communication). Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con CartaSi e il Circuito MasterCard. La nuova soluzione, che si avvale della piattaforma tecnologica per pagamenti contactless realizzata da SIA, è il primo passo concreto su larga scala nel processo di sviluppo e diffusione dei pagamenti mobili tramite cellulare in Italia.
Secondo il Politecnico di Milano gli smartphone NFC circolanti in Italia sono oltre 8 milioni, mentre le carte di pagamento contactless hanno raggiunto i 6 milioni. Di queste, circa 500 mila sono carte Vodafone SmartPass emesse da CartaSi, mentre sono più di 200 mila le SIM NFC Vodafone già attive in Italia.
Con Vodafone SmartPass NFC è possibile effettuare un acquisto con un solo gesto, semplicemente avvicinando il telefono ad uno degli oltre 150 mila POS di nuova generazione già presenti sul mercato italiano e previsti in costante crescita anche grazie alle nuove installazioni di CartaSi. Solo nel caso di importi superiori ai 25 euro viene richiesto l’inserimento di un PIN di sicurezza.
Dal 29 aprile sarà possibile attivare SmartPass NFC in tutti i Vodafone Store. Per utilizzare la soluzione basta avere uno smartphone e una SIM dotati di tecnologia NFC. Vodafone Wallet è invece scaricabile gratuitamente ed è attivo su piattaforma Android.
Com'è tradizione, il post del sabato contiene immagini a caso.
Se, consunti dal logorio della vita moderna vi siete persi qualche post del mio blog (supponendo che la cosa vi turbi abbastanza da voler recuperare), vi faccio il riepilogo della settimana.
Ritorno, dopo parecchio tempo che non lo facevo, a parlare di NFC (qui trovate il link ai miei post precedenti sul tema).
Questa volta si tratta di una casa vinicola, che ha deciso di embeddare nell’etichetta un microchip.
Sulla scorta di esperimenti comparabili fatti con l’uso di QR code o semplicemente appiccicando un piccolo pieghevole, qui si tratta di dare accesso al consumatore ad informazioni di dettaglio e approfondimento su ciò che si sta bevendo.
La cosa ha molto senso: nella misura in cui non stiamo consumando un vino sfuso, beviamo un vino spesso non solo per accompagnare un cibo ma per fare un’esperienza. Scoprire cose, allargare i nostri orizzonti...
E quindi la possibilità di fare storytelling, di andare in profondità, di scoprire mondi, aggiunge quegli intangibili che fanno parte di un modo più avanzato di consumare prodotti in modo più consapevole e protagonista.
Va da se’ che la limitata diffusione dell’NFC (più per un fattore awareness, perché molti terminali sono già abilitati) può costituire un limite - da valutare dato che una grossa scommessa del settore bancario e dei pagamenti passerà proprio dall’uso di questa tecnologia per pagamenti contactless via smartphone.
E che quindi questa tecnologia verrà promossa e posta nelle mani di molte persone, forse a breve…
Comunque il fattore critico ormai non è forse tanto l'accesso a tecnologie avanzate - quanto la capacità di sviluppare content che queste tecnologie possano erogare per coinvolgere, emozionare, informare; e l'integrazione della tecnologia in un piano di comunicazione che non sia una trovata picchia e fuggi.
Approfondimento sull'operazione, cito dalla press release: il sistema è stato presentato a Vinitaly 2014 da Cabernet Sauvignon Sass Roà della Selezione Maniero prodotto dalla Cantina Laimburg Alto Adige. L'etichetta è munita di chip digitale, grazie al quale si potranno avere informazioni sul vino con un semplice gesto, senza dover scaricare un’app specifica.
L’azienda altoatesina è la prima in Italia nel settore vitivinicolo ad applicare questa tecnologia, il Tag NFC (Near Field Communication) delle dimensioni di un francobollo, integrato nella bottiglia, fornisce connettività wireless e funge da dispositivo di memoria, inviando segnali radio per la trasmissione di dati a distanze ravvicinate. La tecnologia NFC si attiva a circa due centimetri di distanza e la sua bellezza sta nella sua semplicità: una volta che le etichette vengono codificate, basta toccare con la parte posteriore dello smartphone il tag per attivare l’applicazione e ricevere informazioni organolettiche, sulla filosofia produttiva e addirittura prossimamente accedere allo shop on line.
Approfondimento 2: naturalmente non si tratta della prima applicazione della tecnologia al mondo vinicolo: ecco alcuni link di approfondimento e un video…
Per molte aziende si è da tempo rimescolato l'equilibrio tra prodotto ed experience.
In cui la scelta di consumo delle persone si sposta più per le emozioni, l'esperienza che provano che per il prodotto in se'.
Di qui una corsa del marketing ad arricchire, inegrare, diversificare l'esperienza d'uso del prodotto.
McDonald's in quest'ottica ha sviluppato un'interessante idea di materiale punto vendita: un tavolo NFC (a Singapore).
L'idea è di permettere alla famiglia di interagire con i propri smartphone con il tavolo e per genitori e bimbi creare dei "mondi" interattivi con cui i piccini possono giocare.
Un po' "una famiglia che mangia e gioca insieme, resta insieme"...
La cosa intelligente è che non si è (ovviamente!) pensato a tavoli costosissimi con display interattivi; l'interazione, l'azione avviene sullo schermo dello smartphone che viene passato sul tavolo; sotto il tavolo ci sono una serie di tag NFC che innescano cose che succedono sul cellulare...
Insomma, guardatevi il video che spiega meglio di quanto possa fare io.
L'unica cosa che mi chiedo è come abbiano risolto il problema delle ditate di maionese sullo smartphone nuovo di papà...
Dato che da più parti si sta parlando (dal punto di vista tecnologico) di morte dell'NFC credo sia importante chiarire un punto.
Quando sostengo che per questo tipo di applicazioni ci siano grosse opportunità di applicazione in campo marketing (e nella nostra vita) intendo che - siano esse NFC, blutooth o vodoo - a me non cambia niente. Magari a supportare questi tipi di comunicazione wireless sarà un'altra tecnologia, a me interessa l'aspetto marketing.
Nota 1: btw, trovo un po' curioso che si dia per morto NFC in concomitanza di una tecnologia nuova di Apple.... (che come spesso capita resta poi confinata agli iPhone - che sono molto meno diffusi dei cellulari Android... si veda questo link )
Nota 2: Sulle previsioni di morte di piattaforme e applicazioni... : questo mio post di un po' di tempo fa
Nota 3: se vi interessa il tema NFC, fate una ricerca per "NFC" su questo blog per vedere altri esempi (così mi fate un po' di pageviews :-)
Avviso ai naviganti/disclamer / roba del genere: tenete presente che lavoro per un'agenzia che ha McDonald's tra i suoi clienti. Per trasparenza e correttezza vi informo (anche perché mi sa che ci sono obbligato da una qualche Policy aziendale :-) Sapevatevelo.
Oggi edizione speciale del mio blog tutta destinata a Billboard.
Bravi, fanno cose innovative :-)
Per continuare a differenziarsi, a emergere, a costruirsi una marca più forte e legata a valori di sorpresa, innovatività, unicità (etc) hanno pensato bene di includere un chip NFC in copertina.
Così, basta avvicinare il proprio smartphone... e parte la musica. Che non è solo rinchiusa nelle pagine del giornale, ma si sprigiona in modo transmediale, postmoderno atipicamente laqualunque, molto geek advertising.
Come ormai sapete, sono abbastanza convinto del potenziale di NFC come futuro strumento che cambierà il mobile marketing (se non sapete cosa sia NFC o volete saperne di più sul mio pensiero, guardate questo link e poi fate una ricerca per "NFC" su questo blog).
Molti dei telefoni di buona fascia oggi in commercio hanno già incorporata la tecnologia NFC - quello che manca è una spinta all'uso (partendo da offerte di servizi accessibili).
Appare assolutamente chiaro che il futuro di NFC passerà attraverso i pagamenti mobili contactless, dai biglietti del bus al caffè al bar, dal panino da McDonald's all'acquisto in negozio.
Quando decolleranno questi pagamenti e le persone useranno normalmente la tecnologia, avremo (avranno) per le mani una tecnologia pronta a cambiare il modo in cui ci si relaziona con oggetti e materiali di comunicazione e il mobile marketing potrà fare un salto quantico.
E' per questo che sono stato particolarmente interessato dall'esperimento che ha fatto Banca Mediolanum, che ha messo in mano ad alcune decine di tester un telefonino abilitato per i pagamenti NFC e ha seguito lo svolgersi degli eventi.
Se volete anche voi saperne di più, tutto il materiale sul test e i suoi risultati è disponibile qui: http://www.mobilesurvive.it/, con gli interventi fatti al convegno di presentazione del progetto, compreso un filmato sull'interessante test: è possibile vivere avendo come mezzo di pagamento solamente uno smartphone?
Come sapete, seguo da parecchio tempo, con attenzione la tecnologia NFC - che ritengo potrà portare cose interessanti alla comunicazione (ma anche al modo in cui viviamo - alla fine dell'articolo una lista di link a miei post precedenti se la cosa vi interessa).
Quello che non sapete è che ho un grande amore per Moo - secondo me il posto più figo (ma si dice ancora figo? non fa tanto "2000"?) dove farsi fare i biglietti da visita online - volendo con le vostre foto (e spesso fanno promo in cui vi danno biglietti gratis, se accettate ci siano sopra loghi di terze parti, ad es. di Klout).
Ora combinando NFC e Moo, non potevo non scriverne. E postarvi, in fondo, un video.
Vabbè, con uno sforzo di sintesi, ecco la notizia.
Moo ha già fatto un primo esperimento a fine 2012, regalando ai propri clienti un campione di Business Card NFC-enabled, in sostanza un chip con i dati del biglietto da visita cartaceo, consultabile e condivisibile semplicemente avvicinandola ad uno smartphone con NFC (ergo molti cellulari di fascia alta, con la curiosa eccezione dell'iPhone.
Ovviamente ci vuole anche un software, ne esistono ma non sono generalmente un gran che - proprio in questi giorni Moo ha rilasciato un proprio software per Android che permette di massimizzare l'esperienza dello scambio di dati via NFC.
"The App, currently available for free on Android, is designed to allow you to take the next step with your cards – rewriting them with all kinds of exciting data to stretch the limits of what your card can do. Write a map to your location? No problem! Link to your Facebook or Flavors.me pages? Done! The NFC by MOO App makes it easy to take the card you received from us, and make it work, for you!"
Interessante la riflessione di come quello che alla fine è un tipografo (sia pure 2.0 e col turbo, ma uno il cui mestiere è stampare pezzi di carta) si sia trovato a dover diventare uno sviluppatore di software, segno preclaro di come il digitale sta scardinando tutti i business (e non perchè c'è Facebook...)
Poi c'è da riflettere che esiste da anni lo scambio di dati, il biglietto da visita virtuale, solo digitale, che ci si passa da telefono a telefono (ad es. con Bump) - eppure continuiamo ad esprimere preferenza per un pezzettino di carta, possibilmente bello, divertente :-)
E da riflettere che un biglietto da visita NFC è un biglietto che non si consuma mai, almeno potenzialmente - lo offriamo alla persona di fronte, lui si scarica i dati e potrebbe pure ridarcelo indietro... con le conseguenze ovvie sul modello di business dello stampatore.
Se la cosa vi interessa, trovate l'app a questo indirizzo. Quanto alle business card NFC di Moo, dovrebbero arrivare finalmente sul mercato come prodotto acquistabile tra qualche mese.
Come sapete da tempo tengo d'occhio la tecnologia NFC. Ma mi era sfuggito fosse attiva proprio a Milano :-(
NFC è una tecnologia, ricordo, simile a Blutooth per cui toccando col cellulare un terminale si paga un bene un servizio. Toccando un poster si accede a un sito o si compra on line un prodotto, avvicinandolo a una decorazione del negozio si scarica un buono sconto...
Tutte cosine che, come capirete, non cambieranno nulla nel nostro modo di informarci, pagare, scegliere le marche, decidere cosa acquistare e quando comprarlo (ad esempio acquisto d'impulso... ma anche eliminazione delle code...).
E, come ricorderete, sono convinto che NFC possa fare le scarpe ai QR Code, per la sua maggiore "potenza".
Devo constatare che non ho ancora visto un cliente o un'agenzia che ci stia seriamente guardando dentro - sulla base del principio meglio rincorrere affannosamente gli innovatori che spaccarsi i maroni con robe che non capisco e non ho già visto usare (non sono venuti a vendermi).
Naturalmente non ho sott'occhio l'universo, quindi sicuramente sbaglio, ma l'impressione...
Bene, A Milano (non lo sa credo nessuno, se non gli addetti ai lavori) NFC è in test: non solo in metropolitana, dove un ristretto numero di utenti è stato abilitato a pagare col telefonino.
Non sta però nemmeno ferma Vodafone, leggete qui - ci dovremmo aspettare un lancio del pagamento NFC sui loro terminali in un qualche punto del 2013...
Da oggi in poi, andrò in giro con gli occhi più aperti, alla ricerca di un oggetto con cui interagire con il mio NFC che è lì da anni sui miei telefoni impaziente di scatenarsi... :-)
Come sapete, da tempo osservo con interesse la tecnologia NFC, quella che permette di "fare cose" con lo smartphone semplicemente avvicinandolo ad un oggetto.
A naso ci vedo il potenziale per sostituire, almeno in parte, la funzione dei QR Code e tradurre in realtà il potenziale di tutta una serie di attività di marketing di prossimità che oggi fanno ancora un po' di fatica a decollare.
Invece di stare a trafficare con il lettore di QR Code, basta avvicinare il telefonino a un poster, un materiale POP per lanciare un sito di approfondimento (sul modello del volantino col QR Code... ovviamente su supporti meno usa e getta).
Esplorare un prodotto dalla sua confezione... ma anche ad esempio pagare la metropolitana (btw, chissà che fine ha fatto il test in corso a Milano? Qualche altro esperimento è stato annunciato...)
Chiaramente il successo di NFC dipende dalla sua disponibilità sui terminali ( ad oggi c'è già su tutta una serie di telefoni e tablet Android, per esempio, ma non è ancora abbastanza, dovrebbe essere presente su Windows Phone - lunedì dovrebbero farmene provare uno, poi vi racconto; mentre Apple ha deciso di starne fuori per il momento, a quanto si capisce. O si è fatta tagliare fuori.).
Ora, forse il momento della ampia diffusione di NFC sta per arrivare - dato che c'è un forte interesse per il suo uso sul fronte pagamenti, in modalità pagamento da mobile contactless, un po' come per le carte di credito, Mastercard , Vodafone...
E qui si apre un capitolo enorme nell'area dei supermercati "virtuali", quelli basati sull'acquisto via scansione di un QR Code in stazione, in aeroporto, in metropolitana...
Ma... quando diverrà davvero disponibile questa tecnologia, quando sarà nelle mani delle persone, quando sarà spinta e promossa? Diciamo verso fine 2013, quindi abbiamo tempo di prepararci.
Anche in Italia si è deciso di introdurre la tecnologia di pagamento via NFC, con un accordo fra i principali operatori telefonici.
E una volta che gli utenti avranno in mano la tecnologia già installata, il passo è breve verso il suo uso per altre funzionalità... sempre che non venga il dubbio che interagendo con un poster scatti qualche forma di pagamento o che il materiale Punto Vendita possa succhiarti i soldi... viste le diffidenze ad esempio che ancora hanno tanti italiani verso le Carte di Credito "classiche" ;-)
Oppure diventeremo evoluti di botto come gli USA, dove Starbucks, con un'applicazione proprietaria per smartphone, ha già collezionato decine di milioni di pagamenti? (btw, ci sono anche delle implicazioni in area CRM, tracciamento delle abitudini dei clienti, marketing personalizzato.... su cui si potrebbero scrivere dei libri)
"Telecom Italia, Vodafone Italia, Wind, 3 Italia e PosteMobile hanno stretto un accordo per lo sviluppo di una piattaforma per i pagamenti attraverso il cellulare. L'obiettivo è la creazione di un ecosistema nazionale che permetta un'ampia diffusione e fruibilità dei servizi di pagamento tramite smartphone.
La piattaforma è basata sulla tecnologia Nfc (Near Field Communication) e garantisce la piena interoperabilità delle soluzioni tecniche secondo gli standard Gsma, l'associazione internazionale degli operatori mobili.
Entro la fine del 2013, si prevede che circa l'80% degli smartphone sarà equipaggiato con tecnologia Nfc, mentre il numero di negozi dotati di POS abilitati al pagamento contactless sarà superiore a 150.000.I piani di sviluppo degli operatori prevedono la realizzazione di un'architettura che possa semplificare l'integrazione di un numero crescente di banche e istituti che emettono carte di pagamento e permettere loro di offrire servizi sulla nuova piattaforma mobile. " Approfondimento: http://www.dday.it/redazione/7455/NFC-a-che-punto-siamo.html?utm_source=twitterfeed&utm_medium=facebook
Inutile che ti nascondi. Sappiamo dove sei. E
ti portiamo il premio a casa.
Da Nestlé, una promozione geolocalizzata e un po’ inquietante.
Hanno semplicemente infilato un dispositivo GPS in un certo numero di barrette
di KitKat (e altri prodotti).
Il fortunato che troa una di queste barrette e
la scarta, attiva un dispositivo GPS che inizia a strombazzare la sua posizione
all’azienda (sempre che l’acquirente distratto non dia un bel morso e faccia fuori
GPS e denti, temo).
A questo punto un team aziendale ti rintraccia
e ti porta 10mila sterline di premio, entro 24 ore (a meno che non ti nasconda
sottoterra, dove il GPS non prende).
A supporto dell’operazione, pubblicità
interattiva – con simpatici poster dotati di NFC e QR Code. Interagendo
con il poster usando il proprio smartphone si viene trasportati (solo
digitalmente) a una pagina mobile da cui si può partecipare ad una promozione
parallela.
A quanto pare c'è un numero non piccolo di Americani molto disposti a usare il cellulare per micropagamenti... a condizione che gli si metta a disposizione una soluzione semplice (e magari sicura....).
Meno di un anno e mezzo fa Starbuck ha lanciato un'applicazione mobile che permette di pagare le consumazioni dallo smartphone (praticamente è come una carta ricaricabile sul telefono). E hanno raccolto già 42 milioni di transazioni.
Va segnalato che hanno scelto una soluzione tecnologicamente molto "piatta": il cassiere spara con la pistola scanner allo schermo del cellulare, che mostra un codice ottico.
Sarebbe più figo, sicuramente, con NFC - ma così è più semplice e direi più sicuro :-)
E comunque continuo a ritenere che NFC sia una tecnologia che ha grandi potenzialità di cambiarci la vita.
Vedremo presto, dato che il pagamento NFC sarà lanciato in grande stile in occasione delle Olimpiadi di Londra.
Uh - Oh. Ve lo ricordate il post sullo shopping in metropolitana (scatta la foto al QR code, in una stazione della metropolitana Coreana, abbigliata come un supermercato)?
Beh, ho scoperto che da un po' di tempo gira la voce che fosse un falso, un fake, un concept bello ma inesistente - presentato comunque ad un premio creativo.
Ecco le fonti - in Koreano (San Google Translate ci aiuta, ma poco) e in Inglese - e magari ne trovate pure altre.
La cosa che mi impressiona è che erano stati comunicati anche dei bei numeri sui risultati di business dell'operazione...
Non sarebbe il primo fake che vedo, anche in posti dove ho lavorato... su questo vizietto dei fake prima o poi bisognerà prendere provvedimenti... al di là del naturale sputtanamento sui Social.
E d'altra parte si riapre il tema: a chi credere in Rete? E se la notizia che fosse un fake fosse un fake?
Una cintura che, in modo facile e veloce - con un semplice (ancorché evocativo) movimento pelvico ci permette di geolocalizzarci, di dare un like, di facebook - socializzare in un punto vendita in mobilità molto mobile...
La Likebelt è un progetto Open Source e ve la potete costruire da soli seguendo le istruzioni contenute sul sito: http://likebelt.com/
Scherzi a parte, aspettiamoci nei prossimi anni un fiorire di braccialetti e altri oggettini hardware che interagiscono coi social, a partire dai cellulari con NFC o simili...
Dato che il cellulare Android con NFC io ce l'ho (Nexus S) quasi quasi me ne faccio una, tanto il saldatore lo so ancora tenere in mano... se lo faccio davvero, vi aggiorno
Diciamocelo: se Square Card Case fosse in Italia, io ne sarei dipendente.
Guardate il video di presentazione che vi allego.
La cosa che mi fa impazzire è il sistema per cui prima di entrare nel bar lanci l'applicazione. Anzi, quando ci sei vicino, si apre da sola.
E quando è il momento di pagare, ti limiti a dire alla cassiera "lo metta sul mio conto, sono Roberto". Ed è tutto fatto ;-). Senza toccare denaro, carte di credito, senza nemmeno toccare il telefono: il buon vecchio lo segni sul mio conto ;-)
Da quando Sir Richard Branson ci ha messo il capitale, questa cosa sta mostrando dei bei muscoli. Per ora solo negli USA.
Con Google Wallet e un cellulare dotato di NFC (come il Nexus S), si può ora pagare negli Stati Uniti semplicemente avvicinando il telefono ad un sensore di prossimità.
In Italia un sistema simile è in test nella Metropolitana Milanese - (spero che lo mettano presto a regime e non mi obblighino come adesso ad avere TIM e a prendermi un altro cellulare); ma se invece di cento soluzioni proprietarie Google riesce ad imporre anche questo standard... con Wallet non solo si pagherà ma la strategia è che arrivi a sostituire qualsiasi tipo di tessera e biglietto...(sorry, per ora niente Google Wallet in Italia e negli USA è disponibile solo sul carrier Sprint).
Sistemi analoghi sono da un po' di tempo operativi in Italia con carte di credito che non vanno strisciate ma solo avvicinate a un lettore. E quello delle transazioni mobili è un mercato estremamente appetibile per gli operatori, specialmente per le carte di credito che si stanno impegnando in grandi manovre.
Per il marketing interessanti opportunità di incorporare in Wallet le raccolte punti, liberandoci da quelle decine di tessere e tesserine che ci portiamo dietro (ma per il marketer, la dematerializzazione di queste tessere, è un'opportunità strategica o un rischio?)
La Press Release ufficiale di Google la leggete qui. Qui sotto il video.
Alcuni link ai miei post precedenti sul tema NFC: questo, questo e questo (ma ce ne sono anche altri)
Come sapete sono molto interessato all'NFC, tecnologia che ritengo abbia interessanti opportunità per il marketing digitale e il geek advertising - e che possa a tendere sostituire quel QR Code che è interessante ma mi sa fa un po' di fatica a decollare.
A quanto si rumoreggia, nel nuovo socialcoso di Google ci sarebbe incorporata una integrazione NFC.
Il che aprirebbe la porta a interazioni sociali avvicinando i cellulari (un po' stile Bump) ma anche interazioni geolocalizzate con il proprio circuito social, semplicemente avvicinando il proprio telefonino ad un oggetto - un poster, una confezione, un material punto vendita...
Nel video qui sotto una dimostrazione che la tecnologia c'è: di qui a sapere cosa ne verrà fatto davvero... spazio alla fantasia :-)
Il lancio del nuovo film degli X-men (X-men First Class) vede il supporto a Londra di Poster NFC.
Avvicinando il cellulare abilitato, si scarica un trailer ad hoc e ci si collega con la pagina FB del film.
La cosa che eccita di più gli addetti ai lavori pubblicitari è che il costo di impianto si questo tipo di iniziative è basso: migliaia di posizioni dei affissione possono essere utilizzate per creare un circuito NFC semplicemente affiggendo poster dotati di apposito chip. Semplice.
Molto probabilmente (per via di Cannes) questa l’avete già vista da qualche parte, ma dato che mi sembra un’idea intelligente la ripropongo e la commento anch’io.
Tesco ha costituito in partnership con Samsung una catena distributiva (“fisica”) in Korea, chiamata Homeplus.
Con l’obiettivo di allargare la portata del commercio, dal limitato mondo fisico del punto vendita ad un mondo più ampio, fatto di tempi diversi, di ubiquità dei luoghi, si sono inventati… un poster.
Anzi, un posterissimo.
L’idea è quella di una evoluzione o forse integrazione dell’ecommerce. Solo che invece di esplorare un catalogo online (attività on demand, diciamo pull), l’azienda arriva al possibile cliente in modalità push, attiva. Aggredendolo nel suo quotidiano commuting, lontano dal classico negozio.
Attraverso un posterone piazzato in metropolitana e in cui i prodottoni sono esposti con ben altro splendore che le misere giffettine del portale di e-comm, specialmente se pensiamo a raggiungere questi pendolari attraverso un portalino mobile di commerce sullo schermino del telefonino (sono stato sufficientemente riduttivo?).
Praticamente un lineare del supermercato messo in metropolitana.
Con tutte le ovvie conseguenze in termini di generazione di interesse, appeal, desiderio… e proponendoci prodotti che non necessariamente sappiamo di necessitare; di cui magari in un e-commerce ci potremmo dimenticare… insomma, nel più classico modello del catalogo (cataloghino, dai) per corrispondenza.
O potremmo vederlo come il volantino del supermercato che invece di cadere nella cassetta della posta atterra sul nostro percorso in metropolitana in modo impossibile da evitare, o quasi. Spalmato su un poster e integrato con una mobilità internettiana.
I prodotti pubblicizzati sono infatti accessibili facilmente attraverso un cellulare ed il solito QR code (in attesa di passare tutti all’NFC?), che scatena tutti i processi necessari e sufficienti per diventare proprietari dell’oggetto del desiderio. E poi in giornata ce lo consegnano a casa.
Ora, è evidente che si tratta di un'operazione promozionale/pubblicitaria; che non si può tenere il negozio virtuale per sempre in metropolitana, per gli elevati costi e altri fattori. I risultati però sembrano essere buoni ed è da vedere se questa operazione si trasformerà in una fidelizzazione all'ecommerce "tradizionale" di Home Plus da parte dei Koreani.
I risultati "ufficiali": Results and Effectiveness:
People could encounter TESCO HOMEPLUS wherever they go without having to visit the actual store. It was an efficient way to shop so people could enjoy their free time. After this campaign, on-line sales increased tremendously (Nov.2010-Jan.2011). Through this campaign, 10,287 consumers visited the online HOMEPLUS mall using smartphones. The number of new registered members rose by 76%, and on-line sales increased 130%. Currently, HOMEPLUS is No.1 in the on-line market and is a very close 2nd offline.
Per ulteriori chiarimenti, l’ormai immancabile video.
L'operazione ha vinto anche un Grand Prix a Cannes