Di Pizzerie, di ristoranti ce ne sono tanti. Come emergere, come "bucare"?
La Catena La Place in Olanda lo ha fatto sommando la relazione diretta con le persone a un Wow effect. Con in più un effetto alone di buzz.
In sostanza: poster interattivi. Comunicazione audiovideo bidirezionale con lo chef dal poster.
Da un'affollata via del centro, i passanti potevano parlare con lo chef.
Richiedere la pizza dei loro sogni. Vederla preparare sotto i loro occhi.
E, volendo, affrettarsi al ristorante per vederla pronta e calda.
Ecco il video:
Engagement, specialmente perché è una cosa inusuale. Furba, anche perché permette di entrare dentro a come sono concepiti, preparati i prodotti, è appetitosa. Divertente, insomma.
Idea semplice, realizzazione tecnologicamente un po' più complessa. Ambient, unconventional, creatività e tecnologia. Un bel mix.
OK, la gente sono disposti a fare qualsiasi cosa, recita il mantra.
E le aziende sono pronte a superare le soglie del sadismo, per fare engagement :-)
Breve, vi riassumo la storia del poster che ha chiesto a delle persone (in carne e ossa) di cercare di sopravvivere 24 ore alle peggiori intemperie che il clima londinese e un po' di cattiveria dell'agenzia potevano offrire.
Per il lancio della nuova versione di Tomb Raider (il videogioco) a Londra è stata lanciata una selezione di coraggiosi (o incoscienti) concorrenti. Tra le migliaia di partecipanti, 8 aficionados del brand (o semplicemente 8 pazzi) sono stati selezionati.
Piazzati fisicamente sulla superficie di un poster.
E, nell'attesa che ne sopravvivesse solo uno. Con l'idea di far durare il gioco 24 ore.
Per abbreviare l'agonia e fare comunque engagement, in aggiunta al clima notoriamente inaffidabile di Londra, sono stati aggiunti effetti speciali: tempeste di neve, piogge ghiacciate, venti tropicali, caldi torridi. Il tutto per fiaccare la resistenza fisica dei partecipanti appesi al poster.
Uno a uno, hanno ceduto, sotto gli occhi implacabili delle telecamere che trasmettevano in streaming il massacro sul microsito http://www.survivalbillboard.com/#TheGame
La storia: in Russia, per via delle famose sanzioni, il governo ha imposto un proibizionismo alimentare su molti generi in provenienza dall'Europa.
Ma dove c'è una proibizione c'è chi l'aggira - come questo negozio moscovita gestito da un Veronese: Don Giulio Salumeria. Che continua a vendere prodotti italiani e che ha deciso di farlo sapere al pubblico attraverso una campagna di affissioni.
Problema ("ufficiale"): la polizia. Che avrebbe immediatamente rilevato la illegale pubblicità e avrebbe costretto a interromperla.
(Problema reale: farsi notare con un budget... da negozietto).
La soluzione (quella "ufficiale"): un impianto di affissione dotato di un sistema di riconoscimento facciale (ne abbiamo già parlato in passato*, di sistemi analoghi). Tarato sui brutti ceffi dei poliziotti.
Così quando un tutore dell'ordine si avvicina, il poster (di quelli a rullo) cambia soggetto e il gendarme russo non s'avvede del reato.
Soluzione "reale": per rendere efficace la comunicazione, più del (singolo?) poster che hanno fatto, il giochetto è stato farlo sapere a tutti, per creare il buzz.
Intanto hanno scelto un poster in una zona ad alta densità di polizia (di fianco al Ministero dell'Interno) - in modo da essere sicuri di riuscire a girare il filmino in cui si vede il poster che cambia soggetto in presenza di polizia.
Poi hanno fatto girare la notizia, tanto (come vedrete dal video) non è che il sistema funzionasse poi così tanto bene, quindi sicuramente li avevano già beccati :-)
Quindi tipica operazione di Relazioni Pubbliche, uno stunt - in cui si crea un pretesto notiziabile, per amplificare la portata dell'operazione e farne parlare.
E di una (pur anche ottima, chissà) salumeria moscovita, ora parla il mondo intero... (insomma, si fa per dire :-) un discreto colpo di "reputation"... :-)
Non solo ha fatto un caldo pazzesco nelle settimane passate, ma in questo finale di stagione (lavorativa) mi è volato addosso uno dei peggiori periodi degli ultimi anni. Morale: i blog sono andati a mezzo servizio e resteranno così fino a boh, dopo metà agosto?
Vedo comunque che mi seguite e per ringraziarvi, un piccolo case leggerino, estivo, bello fresco.
Un po' sul filone delle vending machine, McDonald's si è inventato il poster che distribuisce gelati (ok, sono dei flurries, un po' diverso, ma è per dare l'idea).
Gli abitanti di Amsterdam hanno ringraziato.
Il poster/frigorifero era settato per aprirsi automaticamente solo se si fosse battuto il record di caldo... al raggiungimento dei 38.7° (una bella febbre). E la gente si è messa in attesa, per vedere se davvero...
Si aprirà, dopo quello delle vending machine, un filone dove creatività, tecnologia e impianti di affissione ci stupiranno, giorno dopo giorno? (ma, ricordo, il massimo mai fatto sulle vending machine è questo...)
Ieri vi ho espresso i miei dubbi circa l'azione di British Airways sul portarti negli US con la Realtà Virtuale (questo è il link, se ve lo siete perso).
Oggi invece vediamo con le linee aeree norvegesi hanno risolto sostanzialmente lo stesso brief; far sperimentare virtualmente l'essere negli US (più specificamente a NY).
Molto più semplice (ma comunque con complessità tecnologiche non banali), molto più comprensibile e engaging per chi guarda il video (che è il vero strumento di comunicazione - non l'attività nel centro commerciale che, forzatamente, può coinvolgere solo poche persone).
L'idea è di collegare in video un poster digitale con un'automobile a NY e con il suo equipaggio. Dialogare con loro, dirgli dove andare, farsi raccontare, godersi la gita. Easy, comprensibile per tutti.
Mi piace di più. Mi ha fatto più simpatia :-)
Mi ha fatto venire in mente che non ho mai volato norvegese (metre ho volato molto e benissimo - me lo ricordo con nostalgia - con BA). Quasi quasi mi faccio un giro a Oslo. Appena fa un po' più caldo.
Ecco il video:
To promote its direct long-haul service to New York, Norwegian Airlines invited shoppers in an Oslo mall to take a virtual taxi ride around Manhattan and to discover New York, real-time
Il primo poster suonabile, piazzato in Nuova Zelanda - all'interno di un progetto definito il "mese della musica" - tema che la nota birra sta cavalcando seriamente nel paese australe, sostenendo il lavoro di band emergenti locali.
Il poster.. beh, è touch sensitive, e lo potete far suonare i brani delle band selezionate come più interessanti .
Idea creativa - che rientra (volendo) nel filone delle Brand Utilities cioè di quelle attività di comunicazione che in realtà sono servizi per le persone (si veda anche questo mio post precedente).
In questo caso, beh, lo vedete subito nel video - il poster in realtà è un rotolone di carta da regalo utilizzabile per i propri doni natalizi.
Cosa intelligente perché se poi fasci i regali con quella carta, inevitabilmente racconti la storia e sei molto portato a "viralizzare" :-) e poi è in linea con la strategia di "happiness" di Coca-Cola.
In a claimed world first campaign, the new British Airways #LookUp billboards in Piccadilly Circus, have some pretty cool tech behind them, allowing a simple, yet very effective story to be told.And as British Airways planes fly over the ClearChannel digital outdoor sites through the Heathrow flight path, they trigger advertising creative showing real-time data of that plane, including destination and flight number; including a weather feed even reads the cloud height to ensure the plane is visible before showing the advert!
Operazione di dimensioni gigantesche :-) oltre 30 metri di altezza.
Un poster stampato in diretta sulla parete di un edificio.
Da una stampante HP di dimensioni improbabili...
Se guardate il video, capite come hanno fatto (la stampante c'è davvero... anzi i 3.000 fogli A4 necessari per produrre il poster sono stati stampati da una batteria di Deskjet... ma c'è stato anche un *sacco* di lavoro manuale)
Inserire, dentro al poster che promuove un film, un apparato WiFi con accesso aperto.
Una volta che il passante si collega alla rete, si scatena l'esperienza cinematografica (oddio... la trama, il trailer in HD, poter comprare i biglietti....)
Non so come siano i piani dati in Corea, ma dal mio cellulare avrei qualche resistenza a guardarmi un trailer "pesante", che brucia un sacco di Mega del mio contratto mensile... se invece me lo regalano via WiFi le cose cambiano.
Ecco la video case history, che racconta come sia significativamente cresciuto il traffico al sito del film promozionato, e si siano venduti un botto di biglietti.
E comunque mi aspetto che l'interazione con materiali pubblicitari esterni diventi la norma nei prossimi anni, grazie a NFC...
Inutile che ti nascondi. Sappiamo dove sei. E
ti portiamo il premio a casa.
Da Nestlé, una promozione geolocalizzata e un po’ inquietante.
Hanno semplicemente infilato un dispositivo GPS in un certo numero di barrette
di KitKat (e altri prodotti).
Il fortunato che troa una di queste barrette e
la scarta, attiva un dispositivo GPS che inizia a strombazzare la sua posizione
all’azienda (sempre che l’acquirente distratto non dia un bel morso e faccia fuori
GPS e denti, temo).
A questo punto un team aziendale ti rintraccia
e ti porta 10mila sterline di premio, entro 24 ore (a meno che non ti nasconda
sottoterra, dove il GPS non prende).
A supporto dell’operazione, pubblicità
interattiva – con simpatici poster dotati di NFC e QR Code. Interagendo
con il poster usando il proprio smartphone si viene trasportati (solo
digitalmente) a una pagina mobile da cui si può partecipare ad una promozione
parallela.
Idea semplice semplice: lasciate un messaggio in bacheca, possibilmente un messaggio d'amore. Sulla pagina Facebook di Robbins Brothers, gioiellieri.
Essi provvederanno a ripubblicarla su un mega cartellone digitale posto sull'autostrada.
E per maggiore comodità, a farne una foto e a inviarvela - in modo che possiate dimostrare all'amato bene che vi siete sbattuti per lei. Non fa una piega.
Facebook, in pubblicità, diventerà quello che oggi è diventato l'URL del sito dell'inserzionista?
Ci dovremo abituare a vedere l'invito a diventare amici posto in grande prominenza?
Da notare che qui si tratta però di un'operazione geolocalizzata, basata su Facebook Places, che accompagna il lancio del nuovo disco di Cheryl Cole.
E c'è un concorso. Loggandosi con Places si può vincere un viaggio a vedere la cantante a X Factor.
Pensiero aggiuntivo: con Places (ma anche con Foursquare o con i QR Code) si possono ottenere delle indicazioni di audience del poster... rendendo più misurabile un media che notoriamente non lo è poi molto...
Per dimostrare la rapidità d'effetto dell'analgesico Saridon, a Manila si sono inventati l'idea di battere il record mondiale per il poster dipinto più velocemente.
Se il prodotto funziona entro 15 minuti, loro si sono impegnati a realizzare il poster in 15 minuti.
E hanno realizzato questo stunt. Con la conseguente copertura e amplificazione mediatica, PR etc.