In un anno di elezioni, che si preannunciano combattute e piene di livore negli USA, JetBlue ha deciso di condurre un esperimento sociale a 8000 metri di quota.
Su un aereo preso a caso, ai 150 passeggeri è stato offerto un biglietto gratuito per una qualsiasi delle destinazioni, nazionali o internazionali servite dalla compagnia.
Ma... c'era una clausola.
Tutti i passeggeri dovevano decidere all'unanimità una sola, unica destinazione per tutti.
Sarebbe bastato un solo passeggero dissenziente e nessuno avrebbe vinto.
Fosse stato in Italia, data la nostra epica litigiosità (gli americani dicono che ogni volta che tre italiani si incontrano per strada fondano un nuovo partito), non ci saremmo mai riusciti.
O magari, data la nostra smartness genetica ci saremmo immediatamente messi d'accordo tutti, senza esitazioni, sulla destinazione più cara e lontana.
E negli USA?
Beh, sul volo i passeggeri hanno avuto voce e microfono, sono state condotte campagne elettorali, e alla fine si è passati alla votazione.
Saranno riusciti a trovare compromessi e un accordo per poter vincere tutti?
Qui sotto non solo c' un'idea ma c'è anche dell'ottimo lavoro creativo.
E qualcuno fortemente bastardo dentro.
Il committente è un'azienda che produce assorbenti femminili.
Il target le ragazzine ai primi cicli (tant'è che il prodotto pubblicizzato è un welcome kit, diciamo, o forse meglio chiamarlo starter pack).
Sotto ne parlo, perché è un'idea di business interessante.
La storia: una ragazzina ha un complesso di inferiorità rispetto alle sue pari, perché non ha ancora avuto il menarca, quindi diciamo che non è ancora entrata nell'età adulta.
Decide allora di fingere.
E qui la madre... (warning: bastard inside).
Molto divertente e ben fatto. E oltre 32 milioni di visualizzazioni meritatissime.
Qui c'è il video (suggerisco di attivare i sottotitoli in inglese, l'audio è un po' complicato)
Parliamo ora di HelloFlo, che è stato definito il Dollar Shave Club degli assorbenti; è un servizio in abbonamento che permette di ricevere periodicamente gli assorbenti, in abbonamento. Marca e azienda molto smart, approccio fortemente orientato alla creatività e all'impatto - cose ormai indispensabili per far bucare una nuova marca.
Con l'arrivo dei telefonini e la disponibilità della funziona "registra un video che se ti va bene finisci a Paperissima", una marea di persone si sono improvvisate registe e hanno alluvionato YouTube di filmini amatoriali.
In molti casi, i video sono girati in formato verticale (sospiro).
Il che lascia forzatamente delle bande nere di fianco al video su YouTube.
Tutto spazio inutilizzato, tutti pixel sprecati.
Di qui l'ideona: donarli in beneficienza.
E' il progetto brasiliano "Doe as barras", dona le barre. Quando si carica un video, si può scegliere una ONG, donando loro uno spazio di visibilità attorno alla nostra opera d'arte verticale.
OK, la gente sono disposti a fare qualsiasi cosa, recita il mantra.
E le aziende sono pronte a superare le soglie del sadismo, per fare engagement :-)
Breve, vi riassumo la storia del poster che ha chiesto a delle persone (in carne e ossa) di cercare di sopravvivere 24 ore alle peggiori intemperie che il clima londinese e un po' di cattiveria dell'agenzia potevano offrire.
Per il lancio della nuova versione di Tomb Raider (il videogioco) a Londra è stata lanciata una selezione di coraggiosi (o incoscienti) concorrenti. Tra le migliaia di partecipanti, 8 aficionados del brand (o semplicemente 8 pazzi) sono stati selezionati.
Piazzati fisicamente sulla superficie di un poster.
E, nell'attesa che ne sopravvivesse solo uno. Con l'idea di far durare il gioco 24 ore.
Per abbreviare l'agonia e fare comunque engagement, in aggiunta al clima notoriamente inaffidabile di Londra, sono stati aggiunti effetti speciali: tempeste di neve, piogge ghiacciate, venti tropicali, caldi torridi. Il tutto per fiaccare la resistenza fisica dei partecipanti appesi al poster.
Uno a uno, hanno ceduto, sotto gli occhi implacabili delle telecamere che trasmettevano in streaming il massacro sul microsito http://www.survivalbillboard.com/#TheGame
Sembra abbastanza evidente che il film a luci rosse sia una categoria dello spirito che nella nostra società è abbastanza in fase di sdoganamento, di accettazione.
Di conseguenza, dato che la comunicazione è lestissima a seguire i trend culturali, assistiamo sempre più frequentemente a campagne che sfruttano il mondo del videomajale; naturalmente, dato che un limite bisogna pur tirarlo da qualche parte, sono campagne che generalmente lavorano al servizio di cause nobili, pro bone.
Oh, curioso errore di stampa; volevo dire pro bono - ma già che ci siamo, ci sta molto bene anche il tema dei tumori maschili genitali.
Sì, lo so, state tutti compiendo gesti apotropaici (link) il che è esattamente quello che dovremmo fare tutti regolarmente, per verificare se tutto è a posto - anche perché con la diagnosi precoce, in genere la cosa è curabile.
L'insight strategico e l'ideona creativa è che esiste (oltre all'autodiagnosi) un altro ambito legato alla auto palpazione ovvero ... beh, insomma, passiamo alla case history.
Hanno inserito in un film a luci rosse (ispirato a Games of Thrones, btw) una sequenza dove la nostra star maiala... senza preavviso... passa il messaggio :-) un vero e proprio ambush marketing, che becca in castagna e sorprende il target.
Un buon pretesto di notizibilità, di buzz, di far parlare dell'operazione e quindi del problema / soluzione. Chiamiamolo, se volete, Ambushpornvertising. Potrebbe avere un futuro.
You may have seen adult film actresses remind men to check for testicular cancer before, but not in this fashion. During the season premiere of "Game Of Thrones", the aptly-named Australian charity The Blue Ball Foundation, and leading LA adult film studio Digital Playground created an adult film called "Game of Balls". Adult actress Eva Lovia donned a thematic dress (for a brief moment) and then the porn began. Released without any PR, the film was found on all sorts of porn websites where Australian males hang out. Little did they now that when they went to watch the movie, it was a “pornterruptive” public health message. Eva teaches you how to check for testicular cancer mid-movie. Since the viewers may already have their pants down at the time. Eva then points to an on-screen URL, playwithyourself.org – where men can find out more, get help, and spread the word. Then the film continues as normal.
A huge success and talked about worldwide, not just in Australia.
OK, simpatico, ben realizzato, in fondo un classico.
Meccanismo assolutamente prevedibile, tutto sommato.
Nel filone "Lui cerca di sorprendere lei con una proposta di matrimonio unconventional".
Girato bene - forse troppo bene (ma tutte queste videocamere dove stavano? Specialmente quella che faceva i close up del volto della commossa futura sposa? E perché lei, seppure involontariamente, non dirige mai lo sguardo verso l'operatore? :-)
Comunque un bellissimo modo di parlare di un prodotto apparentemente povero.. in realtà potenzialmente ricchissimo di storie da raccontare.
Come (e qui facciamo un po' di antologia), questa:
Sul tema delle proposte di matrimonio brandizzate (e scatenatevi pure sul tema dell'invadenza del marketing nella vita privata delle persone - o sul tema del brand come abilitatore di experience straordinarie nella vita privata delle persone) possiamo citare:
Finalmente, dopo 4 mesi di progetto, gli ex sedentari affrontano la Stramilano.
Si, può (se adeguatamente allenati e seguiti) arrivare a correre la Stramilano partendo da zero, se non si era mai corso prima?
Ecco il video :-)
Bellissimo progetto, pieno di emozioni positive.
I miei complimenti vivissimi a Andrea, Laura, Cristiano, Luciana, Francesco, MariaCaterina, Luca e Raffaella.
Per chi si fosse perso le puntate precedenti / i miei post sull'evoluzione del reality: l'operazione si chiama "Un passo per il tuo cuore" e ci si arriva da qui:
(ci sono tutte le info, i video aggiuntivi / i tutorial per runnerizzarsi... fateci un giro)
Il prodotto è figlio di un prodotto che si chiama Megared, che è un integratore di Omega 3 - e il cui senso nel progetto è legato allo stare meglio attraverso uno stile di vita salutare, con un focus sulla salute del cuore: http://www.megared.it/
Btw, se il prodotto vi interessa, si può comprare anche online...
Dopo 4 mesi d’allenamento, gli ex-sedentari del team MegaRed affrontano i 21 km che li separano dal titolo ufficiale di “Runner”. Taglieranno tutti il traguardo?
Pensate ad Air France e a cosa sentite in relazione alla marca (se avete avuto tremende disavventure con loro vabbé, lasciamo perdere, vale più un oncia di performance che una libbra di immagine).
Adesso guardate l'inflight video:
E ripensate a Air France.
Secondo me adesso la percepite in maniera diversa, inevitabilmente: tutto comunica, video e musica lo fanno in modo molto forte, il nostro sistema di mappatura delle marche reagisce automaticamente agli stimoli.
Tra l'altro, mossa intelligente ma non scontata nell'esperienza pratica, la compagnia aerea francese ha investito non poco in advertising con la nuova campagna tv (e non solo). Ed ha allineato tutta l'experience.
Ecco la campagna:
Sembrerebbe ovvio che questo rebranding, questo nuovo corso di comunicazione si trasferisse su tutti i tool o meglio su tutti i touchpoint verso i clienti e i prospect.
E il security video è uno dei touchpoint topici... che normalmente viene non-gestito, non-normalizzato, non-allineato.
Come se quando si arriva alla realtà delle cose, quando si sta per erogare il prodotto/servizio, quando i soldi li hai cacciati e hai comprato il biglietto, l'azienda smettesse di fingere e parlasse con la sua vera voce.
Fredda, impersonale, un po' antipatica... a giudicare dalle migliaia di esposizioni che ho avuto a questo tipo di video tecnici e molto poco interessati a me come essere umano. Zero relazione. Pura funzione.
E poi si potrebbe parlare della francesità della marca, del fare leva sulla percezione del loro sistema paese, degli stereotipi (positivi, sofisticati...) sfruttati in comunicazione.
Secondo tema:
Io, che ho viaggiato non poco in aereo, sarei probabilmente in grado di recitare a memoria il testo di uno di questi video. Tutti uguali e standardizzati, per esigenze di sicurezza.
Il safety video è probabilmente la cosa cui facciamo meno attenzione nella nostra vita.
Beh, io questo video di Air France me lo sono guardato tutto e me lo riguarderei pure. Alla faccia del content più noioso del mondo... con l'intelligenza nel trattamento si fanno miracoli.
Poi si potrebbero fare dei ragionamenti psicologici/subliminali, sulle capacità del video di rilassare, rassicurare i passeggeri, farli sentire più protetti o più sedotti.. ma questo non è esattamente il mio campo, quindi mi astengo :-))
PS: no, non sono al soldo di Air France, questo è davvero un post spontaneo e non un pay per post :-)))
Ma se proprio insistessero.. beh, parliamone (accidenti, avrei dovuto fare il travel blogger, non il blogger di marketing e comunicazione digitale e men che meno di strategie digitali)
PPS: sul tema video di sicurezza, ne ho parlato più volte su questo blog (è un tema che mi diverte). Se cercate un po' trovate altri esempi.
Un grande classico, un modello di comunicazione ormai collaudato, ma che ancora funziona bene.
La ricetta: prendere una persona che sia simpatica, se possibile andare a cercare un "caso umano" che faccia simpatia ed empatia.
O un bambino. O una persona che ha problemi.
E poi organizzare uno "Scherzi a parte" o un "Carramba che sorpresa".
Poi mostrare che l'umanità è migliore di quanto pensiamo e che un mondo migliore sarebbe possibile (se il pianeta fosse governato dalle agenzie di pubblicità) :-)
Breve: Samsung apre in Turchia un call center abilitato a comunicare con i sordi (scusate, non so quale sia il termine politically correct, oggi).
Per fare questo... beh guardate il video - non voglio rovinarvi la sorpresa.
Sappiate solo che ci sono volute settimane (se non mesi) di preparazione, un'attività prolungata di coinvolgimento e training del vicinato e budget importanti, per quello che alla fine è un PR Stunt, un ambush, riversato sui social per ottenere un effetto virale e servire allo scopo :-)
Preparate i fazzoletti (o no) e godetevi il video - che comunque è una bella idea e registra un'operazione pensata e condotta molto bene:
Non so se sia corretta definirla "the next big thing", certo è che Meerkat in questi giorni è balzata di colpo sugli schermi radar di molti analisti e opinionisti, godendo di una fiammata di popolarità.
Quindi sensato segnalarla come una piattaforma da tenere d'occhio... anche per capire come piegarla ai nostri biechi scopi markettari.
Andiamo con ordine.
Meerkat è un app che permette di fare streaming video in diretta, condividendolo con i propri amichetti Twitter.
In sostanza, partendo dal proprio telefonino (per ora solo iOS) si può sparare un video alla propria lista di contatti Twitter, che possono godersi uno streaming. Insomma, un real time video su Twitter.
Ecco un primo video che racconta l'app, intervistando il suo fondatore:
Può essere l'apoteosi del selfie, che passa dall'immagine al piano sequenza da 5 minuti, per mettere in evidenza ogni dettaglio del proprio essere, del luogo in cui ci si trova.
Ma il suo bello è la possibilità di interagire complessivamente, con una chat testuale, che permette di evolvere da spettatore passivo a coprotagonista della conversazione :-)
Il che presenta opportunità interessanti per i personaggi/brand, che possono trovare nuovi modi per interagire con i propri fan, a un livello più personale, facendo pesantemente leva sul voyeurismo intrinseco nell'affezionarsi a una personalità.
Per capire meglio cos'è e come funziona, potete guardare questa video recensione; altrimenti saltate, passate oltre e andate direttamente alla parte in cui si parla delle 5 cose che ci possiamo fare in logica marketing/comunicazione.
A questo punto c'è da capire per cosa potrebbe servire... tenendo conto che poi le app e le piattaforme trovano un modo tutto loro di vivere sul pubblico e nelle comunità.
1. Per le marche Meerkat può essere usato per la "messa in onda" di interviste, di presentazioni; per il mondo delle news (e se non siete BBC, RAI o CNN, che hanno ben altri mezzi) un modo per fare delle dirette, per le breaking news.
2. Più in dettaglio può essere un modo per fare un keynote, una demo, un incontro con un personaggio chiave dell'azienda
3. Per il mondo delle PR un modo per coprire un evento, far seguire al pubblico uno stunt, dare uno stream di una presentazione...
4. Ma anche di far vivere una experience che di persona è impossibile vivere; come una visita a un impianto di produzione, un dietro le quinte in un teatro, un viaggio a scoprire cose che normalmente sono chiuse al pubblico
5. Per il mondo blogger un modo per estendere il live twitting o per entrare in mondi affini a quello del vlogging, diventando una sorta di micro YouTuber, ma con il vantaggio (o lo svantaggio) del "real time"... con il valore aggiunto della possibilità di chattare con le persone che ti seguono.
Guardate questo video per un approfondimento sul tema:
Tra l'altro, è da notare che l'utente può anche mettersi sulla piattaforma facendo "zapping", scoprendo cosa è trending, andare alla ricerca di contenuti cool e popolari.
Certo è, però, che se vogliamo costruirci un audience per il nostro stream (ed è ovvio che lo vogliamo) dovremo investire tempo, risorse magari anche soldi in adv per far sapere alle persone che cosa stiamo per fare e cercare di convincerle a darci attenzione.
Insomma, chissà se Meerkat è qui per restare o se è una moda passeggera; ma comunque è da tenere d'occhio, perchè già domattina qualche cliente ci chiederà come usarla, ci chiederà le best practice e ci chiederà un benchmarking :-)
Detto fra noi, le cose che fa Meerkat sono tutte cose che si potevano già fare (a parte l'integrazione con Twitter?) ma con tecnologie molto più pesanti e con budget molto più importanti. Se ci accontentiamo di una qualità dell'experience più ruspante, allora Meerkat può andarci bene.
Approfondimenti, perchè è già stato scritto molto, su Meerkat:
Per chi non c'era alla SMW ed è interessato ad assistere da casa / ufficio al nostro show, ecco il video dell'intervento di Laura Renieri, Andrea Del Campo e mio.
Continuo a tenervi aggiornati sulle tappe più salienti del progetto di "reality" di Megared, che vede un gruppo di persone confrontarsi con la sfida di arrivare a correre la Stramilano. Partendo da zero.
Oggi il video è dedicato a raccontare l'esperienza della seconda gara.
Impressionante il progresso che hanno fatto. Questi ce la fanno, mi sa :-)
Molto bello vedere come sono emozionalmente coinvolti e come sono cambiati come persone... (e vedere che altri runner li hanno riconosciuti come "quelli del reality").
ecco il video:
Con il cuore si affronta anche una gara sotto la pioggia. Segui gli ex-sedentari alla Salsomaggiore!
Per chi si fosse perso le puntate precedenti / i miei post sull'evoluzione del reality: l'operazione si chiama "Un passo per il tuo cuore" e ci si arriva da qui:
Il prodotto è figlio di un prodotto che si chiama Megared, che è un integratore di Omega 3 - e il cui senso nel progetto è legato allo stare meglio attraverso uno stile di vita salutare, con un focus sulla salute del cuore: http://www.megared.it/
L'azienda alle spalle di Megared è la multinazionale Reckitt Benkiser (Durex, Finish, Sole, Scholl... tanto per capirci)
Btw, se il prodotto vi interessa, si può comprare anche online...
Nota: in logica di trasparenza - come vi ho già detto - sono /siamo coinvolti direttamente nel progetto... e ne siamo molto contenti :-)
Mega produzione interattiva di Casio (quello degli orologi G-Shock).
Cavalcando la popolarità del tema "sfuggire agli zombie" (e ci sarebbe da discutere sul perché l'umanità televisiva trovi il tema così attraente... ma è un'altra storia).
L'esperienza digitale interattiva online (per PC, tablet...) si chiama Five Minutes. Ed è ovvio che ci sia un riferimento al tempo. Al cronometrarlo. A una situazione dura, così come duri e tosti sono i prodotti dell'azienda.
E' un gioco immersivo - in cui lo spettatore (e potenziale acquirente di orologi) deve aiutare un uomo e sua figlia a sfuggire agli zombie.
Una produzione molto televisiva, a grosso budget. Big idea (più o meno) ma anche Big Money.
Fight for your life, sangue e splatter.
Placement del prodotto discreto ma sensato.
Val la pena di guardarlo.
Detto questo: il gioco è praticamente utilizzabile solo su tablet; i tipi di interazioni richiesti per sopravvivere pardon, per giocare sono un po' banali... si poteva fare di meglio?
Si è badato molto all'aspetto cinematografico, forse si poteva investire due lire in più sull'interfaccia / interaction design...
E' evidente quanto Ikea sia un'azienda fortemente orientata alla creatività - tanto da essere uno dei brand più citati nel mio blog (insieme a KLM).
Un altro caso innovativo si aggiunge ora alla lista.
La creazione di un set di emoticon ad hoc. Pensati per far comunicare meglio uomini e donne :-)
Con il pretesto di aiutare le coppie a comunicare meglio, l'azienda svedese ha lanciato una propria applicazione, Ikea Emoticons.
Dove i mobili hanno un ruolo importante come elementi simbolici :-) L'app, gratuita, è disponibile per iOS e Android.
Guardate il video, che è divertente :-)
Nota: di molti altri esempi di creatività, che girano in rete, scelgo di non parlare - perché se anche sono belle idee, sono secondo me idee che non funzionano. Che non hanno una strategia sotto.
Quindi magari attività di cui ci si ricorda - che piacciono... ma di cui non si memorizza la marca, o che non portano agli obiettivi di chi ci ha messo i soldi... insomma, cose belle che non funzionano.
E questo, nel nostro mercato è un peccato capitale.
Se prendiamo i soldi del cliente, purtroppo o per fortuna, l'obiettivo è portare risultati. Tutto il resto è arte (validissima.... ma è un altro mercato).
Nota 2: (e, come spesso capita, c'è una chiara strizzata d'occhio al legare IKEA ad una vita sessuale felice... inevitabile citare il video qui sotto :-)
La prima gara dei runner che stanno cercando, partendo da zero, di arrivare alla Stramilano.
Ecco il video:
Gli 8 runner affrontano la prima gara della loro vita: i 10 km della StraMagenta. Taglieranno tutti il traguardo? L'operazione si chiama "Un passo per il tuo cuore" che ha casa qui: http://www.megared.it/unpassoperiltuocuore/ (qui trovate tutte le info, i video aggiuntivi / tutorial... fateci un giro)
Nuova puntata del reality di Megared, dove 8 persone "comuni" si sono messe in gioco, hanno deciso di provare a vedere se - adeguatamente allenate e seguite, saranno in grado di partecipare alla Stramilano partendo da zero.
In questa puntata: la prima gara "test" si sta avvicinando.
E, a sorpresa, i concorrenti incontrano gli Urban Runners - un gruppo di (grandi) appassionati della corsa.
Le keywords qui sono passione, sostegno, appoggio, motivazione :-)
Continuo a tenervi aggiornati sullo sviluppo del web reality di Megared.
Prosegue la storia (praticamente in tempo reale) delle otto persone che hanno accettato la sfida; partendo da zero farsi allenare (da specialisti) con l'obiettivo di arrivare a correre la Stramilano.
Oggi pubblico il quarto video (l'allenamento prenatalizio) e il quinto: i partecipanti si raccontano con la loro videocamera... durante le ferie :-)
Se vi siete persi le puntate precedenti, questi sono i miei post:
L'operazione si chiama "Un passo per il tuo cuore" che ha casa qui: http://www.megared.it/unpassoperiltuocuore/
(qui trovate tutte le info, i video aggiuntivi / tutorial... fateci un giro)
Il Branding, ovvero le attività di creazione, definizione, manutenzione di una marca è una delle attività più alte e complesse che possa fare uno stratega, quindi un planner.
Purtroppo oggi viene fortemente sottovalutata... dalle aziende che, guarda un po', non hanno una marca forte.
E non capiscono perché aziende dalle marche fortissime spendano e continuino a spendere per lavorare sulla marca. Facciano strategie di branding.
E non capiscono perché le vendite vanno giù (eh, beh, se non sei percepito come qualcosa di speciale, meglio tu sia il meno caro del mercato)
Vabbè.
Allora, se non sapete di cosa sto parlando, e non avete le idee chiare su cosa sia un brand (NON E' IL LOGO!!) iniziate dal leggervi questo articolo di Wikipedia, che non è male: http://en.wikipedia.org/wiki/Brand
Poi, se volete, questo video non è male, da' qualche spunto...
e questo racconta in termini didascalici (e divertenti) cos'è il branding:
Avete ancora qualche minuto? Guardatevi anche questo filmato:
Air New Zealand, la linea aerea più "cool" che abbia mai solcato i cieli della terra di mezzo, colpisce ancora.
Con un nuovo video di sicurezza, che si può solo definire epico.
Attenzione, non è un divertissement e basta. E' un modo molto forte di lavorare sulla marca. Di costruire un'immagine e una percezione.
Pensate al video di sicurezza della vostra linea aerea preferita. E adesso guardate questo. Dopo mi dite come vi sembra la aerolinea che usate abitualmente.
Io ormai da anni sono convinto (non avendo la minima idea di come sia davvero) che se potessi scegliere, volerei certamente con loro. Per provare.
Ecco il video:
Naturalmente, il tutto coincide (anche produttivamente, il che abbatte i costi) con la partnership tra la Nuova Zelanda, la sua aerolinea e tutto il blocco Hobbit/Signore degli Anelli. Di cui, guarda caso, è in uscita la nuova puntata... (cià, già che ci siamo, ecco il trailer):
L'hashtag ufficiale è:
#airnzhobbit
E, se vi siete persi gli altri onboard video che Air New Zealand regolarmente inventa, ecco il link alle puntate precedenti: