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giovedì, febbraio 25, 2016

Bellissimo. La pizza dei sogni e il poster interattivo. Wow Effect.

Unconventional stunt pizza pr digital planner blog venturini




Di Pizzerie, di ristoranti ce ne sono tanti. Come emergere, come "bucare"?

La Catena La Place in Olanda lo ha fatto sommando la relazione diretta con le persone a un Wow effect. Con in più un effetto alone di buzz.

Unconventional stunt pizza pr digital planner blog venturini
In sostanza: poster interattivi. Comunicazione audiovideo bidirezionale con lo chef dal poster.

Da un'affollata via del centro, i passanti potevano parlare con lo chef.

Richiedere la pizza dei loro sogni. Vederla preparare sotto i loro occhi.

E, volendo, affrettarsi al ristorante per vederla pronta e calda.

Unconventional stunt pizza pr digital planner blog venturiniEcco il video:



Engagement, specialmente perché è una cosa inusuale. Furba, anche perché permette di entrare dentro a come sono concepiti, preparati i prodotti, è appetitosa. Divertente, insomma.

Idea semplice, realizzazione tecnologicamente un po' più complessa. Ambient, unconventional, creatività e tecnologia. Un bel mix.

giovedì, maggio 28, 2015

Genio. Comarketing Pizza/cinema... e la scatola diventa un proiettore (PizzaHut)


Che dire? Bella pensata.

L'oggetto in se' fa abbastanza schifo come qualità dell'immagine, ma l'effetto novelty (e quindi buzz) è assicurato.

Così come la curiosità e la voglia di provarlo... e quindi generazione di vendite :-)

Approccio smart, che lavora su più fronti; il comarketing, la lettura del consumatore, intervenire sul packaging...

L'operazione parte da un insight: pizza e film vanno benissimo insieme.

PizzaHut a Hong Kong ha realizzato (in serie limitata) un cartone della pizza per la consegna a domicilio che si trasforma in videoproiettore (più o meno).

Due operazioni e si inserisce la lente (inclusa) nel cartone. 
Si scansiona un QR code con lo smartphone e arriva il film in streaming, grazie al comarketing con Blockbuster.

Manca solo qualcosa da bere e la serata è organizzata :-)

Ecco la video case history:




Ogilvy & Mather HK - Blockbuster Pizza Box from Work that works on Vimeo.

Approfondimento:
http://www.designboom.com/design/ogilvy-hong-kong-pizza-hut-blockbuster-box-05-26-2015/

mercoledì, luglio 23, 2014

Codesign fatto bene: inventa la tua pizza e facci i soldi.


'sta faccenda del codesign, del far inventare i prodotti alle persone, diciamocelo francamente, in larga misura è rimasta una tattica di comunicazione e poco una strategia di marketing.

Anche perché, in molti casi, non è ne' facile ne' economico (ne' funzionale) far disegnare i prodotti agli utenti.

Esistono però particolari modelli di business dove ciò è (teoricamente) possibile - ad esempio nel campo della pizza consegnata a domicilio.

Per farla breve: Domino Pizza ne combina un'altra delle sue. Permette ai propri clienti di inventare una pizza e di metterla in vendita nella lista prodotti dell'azienda con il progetto "Pizza Mogul".

E, ovviamente, promuovere la propria pizza, diventare i comunicatori del proprio prodotto, attraverso i Social e l'email marketing.

E, infine, di venire pagati con una commissione ogni volta che viene venduta una delle loro pizze - quindi codesign e affiliation (fino a 4.5 dollari per pizza venduta!). 

Gli incassi si possono anche devolvere a una charity, c'è un approccio di gamification (ovviamente) con tutti i badge e le classifiche del caso, il tutto è disponibile su mobile. Ma solo in Australia.

(Note: l'operazione spinge gli inventori a testare personalmente il proprio prodotto, influenzando quindi comunque le vendite. E poi.. bah, a fare codesign semplicemente assemblando ingredienti da una lista non è sportivo. Ma è pratico, molto più che spingere la gente a proporre di ricostruire stabilimenti e processi produttivi, con investimenti recuperabili in non meno di 200 anni :-)

Ecco il link per scoprire i dettagli:
https://www.pizzamogul.com.au/#!/home
Ed ecco il video:



Per scoprire le altre numerose invenzioni di marketing e comunicazione di Domino's Pizza, potete cliccare qui e recuperare i miei post precedenti sul tema.


** --->> Messaggio promozionale: se non l'avete ancora fatto, considerate la possibilità di comprare "Strategia Digitale", il manuale. Scoprite cos'è o approfonditene i contenuti.
Può servire.

giovedì, maggio 29, 2014

Il cortocircuito tra pubblicità e vendite: compra (la pizza) in streaming su Hulu, nuovi formati

http://venturebeat.com/2014/04/30/hulus-new-ads-will-let-you-order-a-pizza-without-leaving-the-video-player/
Se la televisione assume nuove forme, come la fruizione in streaming piuttosto che su device "non televisivi", è naturale che anche i format pubblicitari possano e debbano evolversi. Anche se, onestamente, sono anni che se ne parla (io partecipai a un progetto di ricerca finanziato dalla Comunità Europea nel lontano 1995...) e non si è visto ancora la killer app :-)

Un interessante tentativo si è adesso visto su Hulu (provider importantissimo di TV in streaming), in un nuovo format adottato da Pizza Hut.

Idea semplicissima: in una cultura come quella statunitense, davanti alla TV mangi la pizza. E la pizza la ordini al telefono oppure online - dovendo affiancare un second screen, second device alla TV (una complicazione). E la pizza la ordini quando? Beh, per non perderti il godimento dello spettacolo, durante le pause pubblicitarie.

E allora, ecco l' "In-stream purchase unit", che consente (consentirà) di ordinare la pizza direttamente dalla TV, durante la pubblicità, senza cambiare canale. Anzi, che prima suggerisce l'idea che sarebbe un buon momento per una pizza e consente di ordinarla senza cambiare piattaforma.

Quindi, finalmente, se volete, una pubblicità (televisiva) che chiude il cerchio tra propaganda e acquisto immediato :-) e che consente di pensare a un targetting delle persone (microtargeting - ad esempio selezionando solo certi tipi di persone ad alta probabilità di acquisto, tanto online posso profilare e identificare chi mi sta guardando e servire pubblicità differenti).

E di targettarle nel momento più giusto per convertirle all'acquisto (e se volete, per cose meno banali della pizza, potremmo anche tirarci dentro qualche bella analisi di big data, tanto per complicare un po' la faccenda).

E una pubblicità pensata in maniera più intelligente in un mondo dove non è detto che la televisione si guardi in televisione :-)


Approfondimento:
Ne parla Bloomberg (Video, saltate al minuto 2:40)

Hulu non ha annunciato solo questo, ma ha un po' di novità in arrivo - http://blog.hulu.com/2014/04/30/today-at-the-hulu-upfront/





mercoledì, marzo 05, 2014

Ordineremo la pizza col tavolo interattivo? (Pizza Hut)

Nuovo da Pizza Hut: il tavolo interattivo che rende ordinare (o meglio comporre) una pizza una esperienza e non una noia.

Ecco il video:


Approfondimento: 

Trovo il video molto interessante - è riuscito a trasmettermi la sensazione di un'attività divertente, che mi piacerebbe fare (con discussioni infinite coi bimbi...). Trovo anche interessante il design dell'interfaccia, l'approccio dell'UX...

Per il momento comunque è solo un concept (visti anche i costi di realizzazione e manutenzione...) ma è un pensiero interessante, che ci fa pensare a un mondo dove il valore di entertainment e la costruzione di experience si stanno infiltrando in un po' tutti i nostri atti d'acquisto.

Per ora comunque è più che altro un Marketing Stunt della catena di fast food per generare buzz, in un mercato competitivo dove la marca fa molta differenza... e anche la capacità di innovare.

Si veda ad esempio:

Ordinereste una Pizza con Kinect? Pizza Hut






giovedì, giugno 20, 2013

La pizza la consegna il Drone.


Mi verrebbe da dire: "Adoro il profumo di Pizza la mattina. Profuma... di vittoria".

Ma qui non siamo in Apocalypse Now, siamo nel magico mondo del marketing di Domino PIzza, azienda che mi sembra davvero molto attiva, visti i post che mi scatena.

Si tratta (almeno per ora) di uno stunt, di un guerrilla, di una consegna della pizza per via aerea che non ha senso dal punto di vista logistico.

Almeno per ora (tra i problemi da risolvere: la navigazione notturna o con nebbia, come fa a suonare alla porta, come difendersi da uccelli predatori o dalle Tartarughe Ninja che in breve tempo si renderebbero conto delle consegne volanti di cibo)

Il ‘DomiCopter’ Dominos’ First Pizza Delivery Drone permette una consegna fregandosene di traffico, ostacoli e compicazioni (missili antiaerei esclusi) per garantire che la pizza arrivi ancora bollente.
Allego il video e un bonus content.



venerdì, maggio 10, 2013

La tua pizza la vedi nascere in diretta. Webcam, Domino Pizza.


Da sempre, si sa, chi ordina una Ferrari può andare in fabbrica e vedere l'avanzamento lavori, vedere la *sua* macchina nascere (o così mi hanno detto, io sono fuori target).

Adesso però è possibile farlo anche con la pizza :-)

Brillante iniziativa di comunicazione di Domino Pizza. A Salt Lake City, città dei Mormoni (non c'entra. Però mi va di fare sfoggio di cultura spicciola).

Il Domino's Tracker permette, una volta ordinata la propria pizza, di vederla nascere. Dall'impasto alla cottura. Grazie a webcam poste in pizzeria. Senza tagli e montaggi. Così la pizza, la sentirai più tua.

Trasparenza, nulla da nascondere. Buzz.


lunedì, maggio 06, 2013

Ordinereste una Pizza con Kinect? Pizza Hut


Parecchi anni fa un eminente (e autoproclamato) Guru della Rete mi spiegava che le catene di pizzerie americane erano state più o meno obbligate a sbarcare sull'ecommerce per motivi di incrocio tra target e tecnologie.

Nel senso che un loro target importante erano i nerd fanatici di Internet - di quelli che muoro ma non mi scollego.

Problema: in un'era di connessione via modem (e di assenza di cellulari negli USA) telefonare per farsi portare una pizza (cibo ideale per alimentarsi continuando a stare al PC) significava staccare la connessione.

Di qui la necessità di permettere un acquisto muktitasking continuando a fare ciò che si stava facendo.

In quest'ottica ha un heritage strategico la mossa di Pizza Hut: il lancio di un'app per XBox che permette ai giocatori di realizzare e ordinare una pizza personalizzata, volendo usando Kinect o dando i comandi a voce (a me viene in mente il telefono, ma vabbé...).

Diventando, attraverso un accordo di partnership, il fornitore esclusivo di Pizza per la piattaforma di gioco.

Oggi però, la pizza si può ordinare usando una pletora di altri dispositivi "paralleli", dal telefono fisso a quello mobile, dal notebook al tablet...

Di qui il sospetto che questa volta più che una strategia di marketing sia una strategia di comunicazione, di buzz, di generazione di interesse e profilo di immagine verso la marca Pizza Hut.

E, in effetti, la cosa ha generato interesse - tanto che su YouTube sono apparsi parecchi video di prova e recensione - nessuno dei quali però ha ancora raggiunto un numero decente di views.

Ve ne allego qualcuno, così vi risparmiate la fatica di cercarli. Enjoy. Mi sembra una cosa übernerd.




giovedì, dicembre 20, 2012

Il profumo (spray) di Pizza Hut


Questa è la classica dimostrazione che un brand forte può portare la marca in territori inesplorati e inaspettati :-)

Pizza Hut, in Canada ha lanciato una iniziativa su Facebook.

Cari Fan, visto che amate tanto il profumo della nostra pizza, se lo imbottigliassimo, come lo chiamereste?

Vista la positiva risposta del popolo social, sono andati avanti e hanno realizzato una tiratura esclusiva in 100 pezzi del profumo di pizza :-)

Si tratta di una bella operazione tattica, di uno stunt... ottenuta partendo da un pensiero (semplice) sull'insight, sulle cose forte e amate della marca. E ci hanno direi beccato, visto il tono di desiderio e di divertimento di molti dei commenti che hanno ricevuto (lo voglio, lo voglio).

E anche la capacità di prendere la palla al balzo e, secondo le migliori regole di un marketing social, andare avanti cambiando il progetto, facendo davvero, al volo (rispetto ai temi medi delle multinazionali) il follow on, producendo il profumo.

 Un approfondimento (in francese) qui

Qui si aprono splendide opportunità anche nel settore del co-marketing (spruzzo il profumo di Pizza Hut in un negozio di Adidas? ;-) esplorando le fantastiche frontiere del marketing olfattivo (se vi interessa, una rassegna dei miei post sul tema cliccando qui)

mercoledì, settembre 05, 2012

Crowdsourcing per il furgone della Pizza :-)


Innovativa iniziativa di crowdsourcing -  in realtà, pretesto per fare un po' di buzz - non è pensabile che un progetto condiviso di un furgone per le consegne, grazie al suo potenziale "sociale" possa davvero aumentare vendite e fatturati...

Il protagonista è Domino Pizza, non nuova a interessanti progetti digitali e sociali (ad esempio il progetto di aprire un negozio sulla Luna o la pizza crowdsourced).

L'altro player importante è Local Motors - un'azienda di automobili open source. Suona un po' una follia e forse lo è ma questa azienda permette alle persone di progettare nientepopòdimeno che un'automobile. 

Poi se il popolo apprezza il progetto, questa viene davvero messa in produzione. E, in effetti, un veicolo (la Rally Fighter) è effettivamente acquistabile... o meglio è acquistabile l'esperienza di costruirsene una presso la fabbrica di Local Motors, al modico prezzo di 74,900$.

Mettendo insieme i due player si ottiene un concorso per chiedere alle persone di progettare il perfetto automezzo per la consegna a domicilio delle pizze.

Seguono un paio di video di spiegazione e approfondimento. Enjoy.








venerdì, marzo 23, 2012

La pizza Social di Domino

La pizza è per sua natura un alimento sociale... ma Domino la fa diventare ancora più social.

L'azienda è una di quelle che investono seriamente e strutturalmente sul digitale, e se continuano a farlo, vuol dire che ci troveranno il loro bel tornaconto :-)

Ora in Australia hanno lanciato una operazione Facebook, di crowdsourcing o di User Generated, a seconda della buzzword che più vi piace usare.

Nella sostanza hanno chiesto alle persone di scegliere come sarà la loro nuova pizza.
Ingredienti, caratteristiche, nome.

Nulla di che... se non che si tratta di un modo semplice ed economico di portare ancora una volta l'attenzione delle persona sulla marca e le proprie attività. e chi trova il nome più bello, vince 1000 dollari (australiani). Semplice ma interessante.

Il vostro Digital Planner preferito approva.

lunedì, settembre 19, 2011

Il sogno lunare (infranto?) di Domino Pizza - e la centralità della strategia.

Troppo spesso ci concentriamo (solo?) sul come comunichiamo.
Quale tool, quale trovata, qual tecnologia.

L'essenza della comunicazione è la strategia - il trovare "cosa" dire, qual'è il punto che vogliamo fare, la posizione che vogliamo occupare.

C'è chi obietta che i creativi (o certi creativi) riescono a farlo bene senza strategia. Io rispondo - per averlo visto - che creativi bravi possono farlo senza strateghi ;-) perché sono bravi a costruire da soli strategie che portano alla creatività, in modo formale o istintivamente. Al punto che se gli dici che hanno fatto della strategia alcuni si offendono e dicono che hanno fatto della eccellente creatività che non ha bisogno di strategie :-) 

Sulle diatribe e rivalità tra strategic planner e creativi, strateghi ed account si potrebbero scrivere volumi, specialmente in quei luoghi d'intrighi che sono le agenzie di adv (e specialmente in tutte quelle dove i risultati per il cliente sono al fondo della gerarchia degli obiettivi per coloro che ci lavorano, troppo impegnati a battagliare per il potere sulla tolda di una nave che sta comunque affondando).

Piccole beghe d'agenzia a parte, importa soprattutto ragionare sulla "brand story", la storia che vogliamo raccontare, il sogno che vogliamo condividere.

In quest'ambito mi piace molto l'idea di Domino Pizza Japan.

Ragionare, seriamente ( o almeno presentandolo in modo molto serio ;-) sul progetto di aprire un Punto Vendita sulla Luna. Aprire un ristorante lunare* che rifornisca di pizza astronauti e scienziati - un temporary shop, comunque, limitato a soli 12 mesi. Per un costo di 21 Miliardi di dollari ;-)

Guardatevi il video che vede il capo di Domino Pizza Japan presentare il progetto.

Un sogno, on obiettivo, una storia che definisce la marca, che "ingaggerebbe" il pubblico... chiaro, facile parlare di preminenza dell'idea rispetto alle technicalities quando si ha un budget di 21 miliardi di dollari. Ma la lezione è sempre valida. Se non c'è un'idea c'è solo una paginetta di Facebook su cui nessuno interagisce.

Anche se, però...
Poi al momento dell'annuncio, qualcuno (io per esempio) è andato a vedersi quanto fattura Domino Pizza. 21 miliardi di Dollari significherebbe investire, per creare la base lunare, una cifra pari a quindici anni almeno di fatturato ( o 55 anni di profitti) US.
E qui si sente odore di pizza bruciata :-) o di stunt marketing.

Com poca sorpresa quindi, se andate oggi sul sito http://moon.dominos.jp/ , a una quindicina di giorni dall'annuncio del progetto lunare, troverete un video diverso. in cui il boss annuncia che il progetto è spostato a data da definirsi etc etc... ;-) visto anche che il prezzo al pubblico di una pizza sulla Luna sarebbe stato superiore ai 214 milioni di Yen.

Potete ancora deliziarvi con il sito lunare originario a questo indirizzo (suggerimento: il menu compare portando il mouse sul lato sinistro sullo schermo, su alcuni computer è talmente nascosto da essere praticamente invisibile). 

Dateci un'occhio, ci sono alcuni spunti interessanti di comunicazione :-) compresi i progetti per lo sviluppo di uno scooter spaziale con cui poter fare le consegne a domicilio sulla Luna ;-) e i vari schizzi di come sarebbe la base Domino ...(LOL)

*Da notare che non si tratterebbe di un record di consegna spaziale: infatti già nel 2001 Pizza Hut ha consegnato sei pizze ai cosmonauti della ISS (Stazione Spaziale Internazionale). 

martedì, dicembre 07, 2010

Cosa c'è dietro la pizza? (Advergame, Domino's Pizza)



Tanto per smettere di parlare di rotondità femminili e farmi una brutta fama, passiamo in questa giornata di festa milanese a parlare di un advergame educational.

Domino's Pizza ha lanciato un giochino carino (Behind the Pizza) che permette di esplorare il processo di sviluppo dei propri prodotti, a partire dagli ingredienti, raccogliendo punti, ottenendo coupon e incentivi, sincronizzando il tutto con Facebook (e, oggi come oggi, ci mancherebbe altro).

Vale la pena di essere visto.

venerdì, settembre 17, 2010

Hell Pizza, Zombie e video interattivo (e web design)


Bella operazione, di qualità, di Hell Pizza (pizza a domicilio neozelandese).

Alla base lo stesso concetto già visto ad esempio per Tipp-ex con il suo orso: video (girati benino) che, attraverso le scelte dell'utente, costruiscono una storia interattiva.

Nello specifico si tratta di consegnare una pizza in una città infestata di zombie :-) bello trash...

Da notare che è il terzo caso di "horror" che mi capita fra le mani in pochi giorni...

Con questo primo video inizia la missione - riuscirà il nostro eroe a fare le scelte giuste e a consegnare la pizza? Riuscirà il giocatore a vincere un anno di pizza gratis?
(dato che il concorso è finito, possiamo svelarvi come è andata: si. la missione è stata compiuta, ma potete godervi lo stesso i video e l'idea).

Assolutamente rimarchevole anche il design del sito :-)