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mercoledì, marzo 09, 2016

Un genio (vero) del male: Hawking supercattivo per Jaguar :-)

Avere un testimonial è cosa abbastanza comune.

Avere un Premio Nobel e un genio come Stephen Hawking, non è cosa da tutti.

Specialmente se non si limita ad essere se' stesso, ma interpreta una parte.

Un genio. In questo caso, un genio del male :-)



E, solo su Facebook, un video con 806.000 visualizzazioni
Ecco il video:



(A parte la presenza dell'eminente dottore, non un gran che di spot, diciamocelo, nulla di memorabile. In effetti, il punto di interesse è che si tratta più un'operazione di PR che una grande campagna pubblicitaria)

Comunque, una netta evoluzione rispetto allo spot in cui il professore faceva una rapida comparsata nel 2015:


lunedì, marzo 07, 2016

La Business Card con l'elettrocardiogramma (per gli investitori)


Brillante tour de force tecnologico.

Comunicare attraverso il proprio know how tecnico.

Usando il più classico (e spesso povero) strumento di comunicazione corporate: il biglietto da visita.

L'azienda  produce soluzioni tecnologiche, prodotti per il monitoraggio del cuore.
E quindi ha pensato bene di realizzare un biglietto da visita che ti fa l'elettrocardiogramma.
Wow effect assicurato.

Naturalmente, dato che l'oggetto è piuttosto costoso (ho letto che costa circa 20-25 dolalri al pezzo), non lo distribuiscono a cani e porci - è stato pensato come stunt di marketing per i potenziali investitori nell'azienda...

Ecco il video:

giovedì, febbraio 25, 2016

Bellissimo. La pizza dei sogni e il poster interattivo. Wow Effect.

Unconventional stunt pizza pr digital planner blog venturini




Di Pizzerie, di ristoranti ce ne sono tanti. Come emergere, come "bucare"?

La Catena La Place in Olanda lo ha fatto sommando la relazione diretta con le persone a un Wow effect. Con in più un effetto alone di buzz.

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In sostanza: poster interattivi. Comunicazione audiovideo bidirezionale con lo chef dal poster.

Da un'affollata via del centro, i passanti potevano parlare con lo chef.

Richiedere la pizza dei loro sogni. Vederla preparare sotto i loro occhi.

E, volendo, affrettarsi al ristorante per vederla pronta e calda.

Unconventional stunt pizza pr digital planner blog venturiniEcco il video:



Engagement, specialmente perché è una cosa inusuale. Furba, anche perché permette di entrare dentro a come sono concepiti, preparati i prodotti, è appetitosa. Divertente, insomma.

Idea semplice, realizzazione tecnologicamente un po' più complessa. Ambient, unconventional, creatività e tecnologia. Un bel mix.

martedì, gennaio 12, 2016

Volvo: quando il camion lo guida una bimba di 4 anni... B2B Emozionale


Stunt di comunicazione.

Che segue la strada tracciata dall'Epic Split di Van Damme: invece di essere razionali e "tecnici", si è scelto di giocare sull'emozionale, anche in un ambito B2B.

Se Van Damme dimostrava in modo spettacolare la precisione di guida del "dynamic steering system", la bimba dimostra la robustezza dei veicoli Volvo.

Idea semplice, esecuzione complessa: mettere una bimba alla guida di uno di questi grossi camion e lasciarla divertire.

Ovviamente, data l'età e la mancanza di esperienza, qualche inconveniente non manca. Ma proprio qui interviene la capacità di incassare del prodotto (bellissimo il fotogramma coi genitori preoccupatissimi che gli facciano poi pagare i danni inflitti dalla bambina al veicolo).




(Ovviamente la bimba non è a bordo del camion ma lo pilota a distanza, stile drone... e per rendere la cosa più interessante... beh, si sono inventati qualche sorpresa sul percorso.)

Così il messaggio di prodotto passa in modo molto più "engaging" e "compelling" del solito spottone B2B.
Ecco il video (spoiler alert: alla fine del video il camion è malconcio, ma ancora funzionante :-)




Approfondimenti:

http://blogs.wsj.com/speakeasy/2013/11/15/how-volvo-created-the-jean-claude-van-damme-video/

http://www.fastcocreate.com/3031654/cannes/how-volvo-trucks-pulled-off-an-epic-split-and-a-game-changing-campaign

http://www.digitaltrends.com/cars/4-year-old-girl-drives-heavy-duty-volvo-truck-pictures-video/



venerdì, gennaio 08, 2016

Comunicazione innovativa e contestuale: la radio subacquea per il filtro solare.


Idea innovativa, tecnologica e parecchio Geek.

Molto ben focalizzata: dove infatti ha più senso promuovere una crema solare se non sulla spiaggia? (ammesso e non concesso che le creme uno le compri sul posto e non al supermercato prima di partire, beninteso).

La risposta è: sott'acqua - visto che una buona crema solare deve resistere anche all'immersione fra i flutti, in modo da proteggerti.

E qui la protezione non è solo da intendersi in termini di salute della pelle; è anche da vedere come prevenzione di quei fastidiosi arrossamenti o scottature che ti impediscono di goderti appieno la vita notturna nei bollenti locali di Puerto Rico.


Ma facciamola breve: per promuovere le virtù della crema solare Neutrogena, in un modo giovane e inaspettato, si è realizzata una stazione radio subacquea.

Musica, allegria e divertimento (e messaggi educational)... udibili solo in immersione (usando quegli speciali altoparlanti che gli scienziati usano per cercare di comunicare coi delfini... così anche i nostri amici mammiferi si sono goduti un po' di salsa e merengue).

Il tutto, ovviamente, accompagnato da un corretto sampling sulla spiaggia.

L'effetto è inaspettato, perché buttarsi in mare e di colpo sentire la musica crea attenzione... e qui si è creato un vero e proprio media "paid" che ottiene un sacco di attenzione, anche per l'effetto novità - attenzione che si estende anche ai messaggi pubblicitari, quindi all'awareness, all'equity... e alla generazione di party subacquei (possiamo classificarla come "brand utility"? :-) )



martedì, dicembre 15, 2015

Durissima: chiedere a un uomo di far fare shopping alla fidanzata... ma c'è una birra in mezzo

In qualche modo, a distanza di tempo, Beck's risponde ad Heineken, lavorando sui territori del maschile, identificando insight legati alle nostre paure ancestrali - prima fra tutte accompagnare la fidanzata a fare shopping.

Se questa è, notoriamente, un'attività che i maschi preferiscono evitare o quantomeno ridurre ai minimi termini, la sfida che Beck's ha lanciato in Croazia è stata quella di tener occupata la dolce metà per almeno un'ora (senza che lei sapesse che c'era sotto qualcosa, ovviamente).

La "teoria" dell'esperimento di markleting ha qualcosa a che fare coi benefici per la relazione di un po' di comprensione, del raggiungimento del compromesso, fuffa così. 

La realtà è che si è lavorato sull'avidità.
Il premio in palio, se si riusciva a tenere la fidanza impegnata almeno un'ora era una camionata (beh, dai, un furgoncino con qualche cassa...) di birra.

Il gioco valeva dunque lo sbatti, come direbbe il milanese imbruttito...

Ecco il video di questa case, con i maschi croati che si arrampicano sugli specchi per tenere le sbalordite compagne in negozio a provarsi roba... :



Per un approfondimento sugli stunt di Heineken, ecco un link che vi porterà a miei vecchi ma pur sempre validi post:
http://robertoventurini.blogspot.it/search?q=heineken 

mercoledì, dicembre 09, 2015

Gli YouTuber? In Siberia! (sul serio, fatto). Tomb Raider. Fantastico. Invidia.


Il titolo del post mi è venuto fin troppo facile :-)

L'operazione però è reale.
Di quelle belle grosse, senza badare troppo a spese.

Parliamo di nuovo del lancio di Tomb Raider. Quello di Lara Croft.


Immagino il brief: coinvolgere gli influencer.


Però "da loro" questo non vuol dire facciamo un eventino a basso budget, 2 tartine e gli diamo una copia del gioco.

Volendo fare qualcosa che avesse risonanza su scala il più possibile globale, l'idea è stata di prendere 4 YouTuber e di farli fuggire dalla Siberia. Seguendo le orme di Lara.

Non vi voglio spoilerare (guardate il video qui sotto) ma vi anticipo che non è stata roba da fashion blogger o da beauty star.
Arrampicate. Teleferiche. Unghie rovinate e pelle arrossata dal freddo. Lupi. Arco e frecce. Roba seria. Elicotteri.

Insomma, guardatevi il filmato. E fate un po' di riflessioni su cos'è un'azione seria di PR.

Uno stunt serio che poi viene ovviamente ripreso e amplificato nello spazio digitale.
E di conseguenza rappresenta uno spunto per fare uscire notizie sui media tradizionali e online, per fare copertura stampa. Per comunicare.

(Ammetto: rosico. Questo sì e un evento da influencer cui mi sarebbe davvero piaciuto essere invitato :-)))

Ecco il video:

Approfondimenti:
http://www.mirror.co.uk/news/technology-science/technology/watch-four-youtube-stars-copy-6813611
http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-3315921/Could-Lara-Croft-YouTube-stars-try-hand-stunts-latest-game-Siberia.html


giovedì, ottobre 29, 2015

North Face: sperimentare il Polo... in negozio + super stunt. #Giovedì VR


Un'altra puntata della mia serie di Case History dedicate alle applicazioni di comunicazione della Realtà Virtuale.

Questa volta c'è una bella combinazione VR + Stunt / ambush

North Face è una marca che produce abbigliamento molto tecnico. Prodotti di elevata qualità per applicazioni anche molto estreme (come ben sa un mio amico che va a fare fotografie a -28 C ).

Probabilmente, però, una parte non piccola del fatturato arriva dall'impiego di capi in contesti in cui il massimo dell'avventura è perdere il tram.

Di qui la necessità/opportunità di legare un capo che non necessariamente deve essere così performante (visto l'impiego urbano) a un'immagine di marca che ci fa sentire meglio, diversi, esploratori... 


Per scaricare a terra questa strategia, North Face in Korea ha fatto un altro dei suoi stunt coreani sul punto vendita.

Ha replicato il mondo dell'esplorazione polare, legandosi al lancio della giacca McMurdo (Mc Murdo è il nome di una antica e famosa base polare di ricerca US).

E, in una logica esperienziale, ha preparato la classica slitta artica in negozio.
Un paio di occhialoni Oculus e parte l'esperienza...

Solo che, a un certo punto ... (Spoiler: la giacca se la portano a casa gratis, se...)

Ecco il video:



lunedì, ottobre 26, 2015

La traduzione automatica...diventa una ricetta. Contro Google. B2B Furbo. Lol factor.


Caso intelligente - come far parlare di se' se fate una cosa noiosissima, in logica B2B :-)

Se vi occupate di traduzioni, oggi avete come competitor Google Translate.
Il problema è far capire che il vostro servizio da' dei risultati superiori.

Qui facciamo due ragionamenti sui target: ci sono aziende che fanno tradurre a Google Translate e poi pubblicano (siti, depliant, menu...) ma sono ai livelli bassi della catena alimentare. 

Fanno ridere, si fanno del male, ma non avranno mai i soldi e la cultura per andare da un traduttore professionista. Al limite dal figlio dell'amica (tanto la qualità non conta).

E moltissimi di noi usano Google translate per capire il senso di quanto pubblicato in una pagina (o per avere una prima traduzione approssimativa - e piena d'errori - quando non si può fare altro)

Ma c'è un mercato dove la traduzione online risolve esigenze tali da giustificare il ricorso a un servizio a pagamento - (mentre Google è gratis).
Fatto da persone competenti... (dove Google usa delle abili ma pur sempre limitate macchine).
Dove il risultato può fare la differenza tra fare una vendita e perdere per sempre un possibile cliente.

E, inoltre parlare di traduzioni è proprio un tema un po' noioso...

Quindi l'azienda Elan Languages ha visto nello schierarsi contro Google Translate un'interessante opportunità per fare invece una comunicazione più "engaging", creare un po' di buzz e di conversazioni.

In sostanza:
Hanno preso una ricetta. Giapponese.
Da un lato l'hanno tradotta loro, con i loro traduttori.
Dall'altro l'hanno fatta tradurre a Google.
Hanno preso le ricette e fatte preparare, così com'erano, a un cuoco.
E hanno fatto assaggiare i risultati.

Così hanno potuto dimostrare in pratica che la qualità da' risultati, che la qualità si sente.

Ecco il video. Enjoy.


martedì, ottobre 20, 2015

PR, Tech, Fashion (e NFC): alla sfilata, compri il vestito sfiorandolo con l'anello.

Un esercizio di applicazione delle tecnologie alla vita quotidiana e all'acquisto di prodotti, settato in un contesto di "lifestyle" che aggiunge glamour alla cosa.

In sostanza, un'operazione di PR Digitali, applicato al FashionTech - l'intersezione tra mondo della moda e quello della tecnologia.

Vabbè, basta chiacchiere, ecco i fatti duri e puri.
Sfilata di Henry Holland, alla London Fashion Week.

In partnership con Visa, alcuni spettatori (chiaramente tutte "celebrities", quindi molto "influential") sono stati dotati di uno speciale anello, dotato di tecnologia NFC (che come sapete amo molto...).

Naturalmente non un orrendo accrocco tecnologico, ma qualcosa di affine alla marca. E poi due celebrities hanno usato l'anello per acquistare capi in modalità "contactless" :-)

Semplicemente avvicinandosi alla modella in posa, hanno sfiorato l'abito con l'anello - e hanno così concluso la transazione, caricando il costo sulla propria carta di credito e ritirando poi all'uscita il capo.
(Se avete il sospetto che fosse tutto combinato, secondo me avete totalmente ragione).

Cito da Forbes:

"Last night’s show ended with two VIP guests – Daisy Lowe and Alexa Chung – stepping out of their seats and walking over to the models where they were stood in their finale poses, to choose one item they particularly liked the look of. Using a House of Holland ring they were wearing, they placed it against the item in question, and instantly bought it there and then."

Ecco il video che presenta l'evento:



 Approfondimento:

Forbes

Wareable


lunedì, ottobre 12, 2015

Il Poster che si nasconde dalla polizia. In Russia.


Attività molto unconventional.

La storia: in Russia, per via delle famose sanzioni, il governo ha imposto un proibizionismo alimentare su molti generi in provenienza dall'Europa.

Ma dove c'è una proibizione c'è chi l'aggira - come questo negozio moscovita gestito da un Veronese: Don Giulio Salumeria. Che continua a vendere prodotti italiani e che ha deciso di farlo sapere al pubblico attraverso una campagna di affissioni.


Problema ("ufficiale"): la polizia. Che avrebbe immediatamente rilevato la illegale pubblicità e avrebbe costretto a interromperla.

(Problema reale: farsi notare con un budget... da negozietto).

La soluzione (quella "ufficiale"): un impianto di affissione dotato di un sistema di riconoscimento facciale (ne abbiamo già parlato in passato*, di sistemi analoghi). Tarato sui brutti ceffi dei poliziotti.

Così quando un tutore dell'ordine si avvicina, il poster (di quelli a rullo) cambia soggetto e il gendarme russo non s'avvede del reato.

Soluzione "reale": per rendere efficace la comunicazione, più del (singolo?) poster che hanno fatto, il giochetto è stato farlo sapere a tutti, per creare il buzz.

Intanto hanno scelto un poster in una zona ad alta densità di polizia (di fianco al Ministero dell'Interno) - in modo da essere sicuri di riuscire a girare il filmino in cui si vede il poster che cambia soggetto in presenza di polizia.

Poi hanno fatto girare la notizia, tanto (come vedrete dal video) non è che il sistema funzionasse poi così tanto bene, quindi sicuramente li avevano già beccati :-)

Quindi tipica operazione di Relazioni Pubbliche, uno stunt - in cui si crea un pretesto notiziabile, per amplificare la portata dell'operazione e farne parlare.

E di una (pur anche ottima, chissà) salumeria moscovita, ora parla il mondo intero... (insomma, si fa per dire :-)   un discreto colpo di "reputation"... :-)

Ecco il video:




* Potete ad esempio rileggere:

Fare check-in con la faccia... (progetto di riconoscimento facciale)


lunedì, settembre 21, 2015

Earned Media? Bellissimo: altro che Tinder, l'acchiappo oggi è basato... sul bacon :-))

Divertente operazione di comunicazione di Oscar Mayer.

Se come me appartenete al culto del maiale fritto, non potrete rimanere indifferenti a questa idea, a questa app. Che, non fossi felicemente sposato, sicuramente userei (se avessi un iPhone) :-)

Evidente il riferimento a Tinder (e alla quantità di candidati improbabili che ne escono). Ovvio il posizionamento emozionale: se non stai cercando un'avventura di una notte, se cerchi qualcosa di più, nulla meglio di un condiviso amore per il bacon può consolidare una coppia.


Ecco che allora Oscar Mayer (colosso del settore) lancia una App chiamata "Sizzl" - la prima "dating app for bacon lovers".

Ecco il video:



Ovviamente, nessuno si aspetta che questa app faccia numeri colossali: è il classico Stunt, creare una opportunità di comunicazione, un tema su cui si possano scatenare condivisioni, conversazioni, diffusione.

Insomma, un classico caso di progetto di comunicazione focalizzato sull'Earned Media...

Btw, Tinder ha scatenato tutta una serie di campagne di comunicazione da parte di altri brand, che l'hanno usato come icona della cultura contemporanea.. ad esempio guardate questi miei post precedenti:

Anche i gattini sbarcano su Tinder

Grandi. Sul sito di incontri (Tinder) ... adotta un cane :-)






Approfondimento:

http://time.com/4035044/oscar-mayer-bacon-dating-app-sizzl/

http://www.adweek.com/adfreak/oscar-mayer-releases-sizzl-dating-app-exclusively-bacon-lovers-166955

venerdì, settembre 18, 2015

Ambush Heineken Rugby: All Black, Pub e distributore automatico.


Post divertente che è venerdì.

Tema: Rugby.

Mandante: Heineken.

Il contesto: il lancio della campagna di comunicazione Heineken per la Coppa del mondo di Rugby.

Protagonista: Jonah Lomu, mitico giocatore degli All Blacks, celebrato nella Hall of Fame e famoso anche per le sue vicissitudini di salute.

Contesto: Pub di Dublino, dove è stato piazzato un distributore automatico particolare: una vending machine di palloni da Rugby (in realtà una macchina dove si poteva vincere... una specie di slot machine).

Heineken invita un po' di gente a un evento speciale. E...

Beh, guardate il video.


Approfondimento:
http://www.stuff.co.nz/sport/rugby/international/71498031/All-Black-legend-Jonah-Lomu-baffles-patrons-with-pub-quiz-machine-prank

mercoledì, settembre 16, 2015

Genio. Per recuperare la cena in famiglia... il macinapepe ammazza la tecnologia :-)


Chiunque abbia figli  o nipoti ha ben presente l'impatto che le nuove tecnologie hanno sulle dinamiche familiari.

Già la TV durante la cena ammazza la conversazione.
Per non parlare della connessione Internet, che distrugge qualsiasi relazione sociale a tavola :-)


Per recuperare un minimo di interazione in famiglia durante uno dei pochi momenti in cui ci si trova insieme, la soluzione è quindi di resettare a zero tutte le tecnologie che interferiscono con le dinamiche socio-familiari.

Problema: proibire il WiFi o la TV in casa immediatamente innescherebbe una esplosione nucleare in mariti e figlie.

Soluzione: rubando un'idea o due da Q (il mago dei gadget di James Bond), trasformare un innocuo macinapepe in un'arma nascosta di distruzione di massa domestica.

E, d'altra parte si può inveire contro il destino e le tecnologie - ma quando c'è la sfiga c'è poco da fare... e si è costretti (forse) a parlarsi.

Perché "Quando le famiglie si scollegano, si connettono". :-)

Ecco il video che spiega:



Il mandante è Dolmio, azienda australiana che produce prodotti alimentari italiani... (o come correttamente dicono sul loro sito, "Italian Inspired Meals".

Ovvio: questa è un'operazione di buzz, per far parlare della marca attraverso la creazione di un topic divertente e interessante... specialmente utile in situazioni dove forse del prodotto, della passata di pomodoro o del sugo alla Bolognese c'è un po' poco da dire e forse nulla di eccitante...

L'idea in nuce non è nuovissima, guardate questo mio vecchio aritcolo sul telecomando che ammazza qualsiasi TV nei luoghi pubblici...

mercoledì, luglio 01, 2015

Genio? Direi di sì. Nescafè connette gli sconosciuti... al semaforo :-)


Questo mi è piaciuto molto.

Molto carino, sia come esecuzione, sia come approccio strategico, come pensiero sottostante, come pensiero di marca*, come comunicazione emozionale.

In estrema sintesi:
Esterno giorno.
Francoforte.
Semaforo.
Pedoni in attesa.
Da ordinati tedeschi, cercano l'apposito pulsante per richiedere il verde pedonale.

Invece trovavano un pulsante con la scritta "press together".
Un schermo ovviamente collegato con una webcam.
Sguardo perplesso. Riflesso negli occhi del pedone dall'altro lato della strada, messo di fronte allo stesso enigma.
Un lampo d'intesa. Entrambi pigiano il bottone.
E dal semaforo entrambi ottengono un Nescafè.


Connecting strangers.

Cosa che sarebbe bello succedesse senza l'intervento del marketing e della comunicazione.
Molto di più che un prodotto; un'emozione :-))

Vabbé, sopprimo qui e ora la vena lirica e vi metto la video case history. Però anche i Digital Planner ogni tanto hanno dei guizzi di creatività, mica solo di strategia :-)




 * abbiamo visto quali risultati di valore porti investire sulla marca:
http://robertoventurini.blogspot.it/2015/06/roi-piu-alto-del-49-se-investi-sulla.html

martedì, giugno 23, 2015

Crosselling: estendere la propria gamma...dalla birra al beauty

Vabbè, qui c'è poco da commentare, la notizia si spiega da sola.

Carlsberg, in occasione della festa del padre, in partnership con un'azienda cosmetica, ha realizzato una linea di prodotti per la cura della pelle destinati a un pubblico maschile.

Tra gli ingredienti principali... una delle mie birre preferite. Congelata e polverizzata.

In effetti, lievito e cereali sono ricchi di sostanze comunemente usate nei prodotti di bellezza, a quanto pare.

Classico PR Stunt? Direi di sì. Una bella idea.

I prodotti si comprano qui:

Ecco il video.

lunedì, giugno 15, 2015

La ricetta perfetta del Buzz: Sesso, Spazio e Crowdfunding

Con tre elementi come il sesso (nello specifico quello dei film majali), lo spazio (ultima frontiera) e il crowfunding (che ci ha ridato il gusto dei regalare soldi a degli sconosciuti) era impossibile toppare.

Il caso è auto esplicativo.

Protagonista: Pornhub. Azienda che opera in un settore molto affollato e che (secondo Alexa) è al primo posto in termini di traffico allupato nel mondo (dovrebbe essere tra i 70 siti più visitati del pianeta).

Per mantenere l'attenzione e il "top of mind" e soprattutto gli elevati volumi di traffico di cui gode oggi, ha pensato bene di generare un progetto per far parlare di se' su scala mondiale (ovviamente il loro mercato é globale; e per il loro prodotto le barriere linguistiche sono meno forti, essendo predominante la parte di comunicazione non verbale).

L'idea è stata quella di lanciare un'operazione di crowdfunding su Indiegogo  per raccogliere oltre 3 milioni di dollari donati dal pubblico.

L'obiettivo è di mandare nello spazio una coppia di addetti ai lavori (Eva Lovia e Johnny Sins), che realizzino il primo filmato piccante in assenza di gravità, varcando, appunto, quell'ultima frontiera delle relazioni interpersonali (dato che, a quanto è dato sapere, nessuno l'ha mai fatto al di sopra della Kármán line).

Naturalmente è bastato annunciare l'operazione che siti, blog, mass media, social media, persone alla macchinetta del caffè, coppie più o meno clandestine fra le lenzuola iniziassero a parlarne, a fare passaparola, a creare buzz.

Anche se poi resterà, probabilmente solo questo del progetto - ovvero tante chiacchiere e pochi fatti.

In 5 giorni sono stati raccolti 20.000 dollari (pari allo 0,6% del budget richiesto).

Anche perché l'idea di accoppiarsi con una stella del settore a gravità zero sicuramente stimola la fantasia, ma non si vede perché dovrei pagare qualcun altro per farlo (su Indiegogo potete vedere i perks previsti dal progetto - con soli 150.000 dollari vi potete portare a casa una delle tute usate dagli attori...)

Ecco il video di presentazione del progetto:


Pornhub Presents: Sexploration from Pornhub TV on Vimeo.

L'operazione, naturalmente è stata amplificata anche cavalcando i social; da Twitter a Facebook ...

Pornhub, tra l'altro, non è nuova a questi stunt di marketing unconventional, basti citare il non lontano caso del "wnakband"...

Ultima nota a piè di pagina, messa in fondo per non rovinare il gioco e il sogno.

Per tutta una serie di ragioni è da escludersi che il film a luci rosse venga girato sulla Stazione Spaziale, al momento l'unico luogo abitabile al di fuori della terra. Si dovrà quindi attendere che ci siano soluzioni commerciali disponibili per il viaggio e soprattutto la permanenza nello spazio.

La soluzione che appare più vicina al lancio commerciale è al momento quella di Virgin Galactic... che però promette solo un breve periodo di mancanza di peso - all'incirca sei minuti -  troppo poco per girare un video porno, con tutta la buona volontà, tenendo conto che uno deve anche rimuoversi tuta e tutto quanto... in un ambiente che appare alquanto angusto (il problema, più che la performance in se', è il corretto posizionamento degli operatori di ripresa...) :-)

Le altre offerte commerciali appaiono ancora piuttosto remote (gli hotel spaziali gonfiabili di Bigelow Aerospace non saranno disponibili ai privati prima del 2020, ad un costo di oltre 26 milioni di dollari a persona)...

... quindi la data di lancio del video a gravità zero ma rossa, stimata per il 2016, sembra terribilmente ottimistica... o forse solo una buona strategia di marketing, un buon PR Stunt :-)



  

martedì, giugno 09, 2015

La vending machine definitiva. Che sconvolge le persone :-))


Come sconvolgere le persone, ormai abituate agli ambush, rotte a tutte le intemperanze del guerilla marketing, impervie ai PR Stunt?

Semplice, con un pensiero laterale.

Geniale, e totalmente inaspettato (e inaspettabile).

Guardate il video.



Approfondimento:
http://www.adweek.com/adfreak/agency-pulled-vending-machine-stunt-end-all-vending-machine-stunts-161335