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giovedì, febbraio 04, 2016

Google ha distribuito più di 5 milioni di visori per la Realtà Virtuale... #GiovedìVR



Oggi è giovedì, quindi parliamo di realtà virtuale - un tema dove i big sempre più pare vogliano scommettere duro.

Un tema che quindi o ci cambierà la vita o sarà un altro inceneritore di risorse finanziarie spese dietro a quello che "avrebbe potuto essere".

Se Facebook, Sony e altri hanno fatto grande rumore e PR sul tema della Virtual Reality, Google è stata un po' più di basso profilo nella comunicazione.

CardboardHa però fatto dei fatti - il suo Cardboard è il visore VR più diffuso al mondo, con oltre 5 milioni di pezzi venduti (e ci credo, costa pochi euro e al limite uno se lo può anche autocostruire... e sfrutta il nostro smartphone, senza costringerci a comprare hardware aggiuntivo).



La sua app per visualizzare i filmati /app di Virtual reality è stata scaricata 25 milioni di volte. Centinaia di migliaia di ore di filmati VR sono stati consumati su YouTube.

Ora il tono della comunicazione si è alzato, con Google che annuncia l'apertura di una divisione vera e propria dedicata al tema.

E' chiaro che immergersi in una realtà artificiale ma convincente è una opportunità potenziale pazzesca per il mondo dei giochi, del turismo virtuale e (come abbiamo già detto) delle luci rosse.

Nei piani di Google c'è sicuramente un forte coinvolgimento di YouTube - che cavalcherà seriamente i contenuti VR e una partnership con GoPro (che ha prodotto una - costosissima - professional camera per filmare in Virtual Reality).

Qui è dove vi metto un video che approfondisce cosa sta pensando di Fare Google:


Google has big plans for VR, but it's starting with something small: a piece of cardboard. We go behind the scenes with the new Google Cardboard and a crazy GoPro camera rig.

Interessante l'articolo di ITespresso, che da' un contesto:
"Secondo una ricerca targata SuperData, nel 2017 saranno venduti 70 milioni di dispositivi di Realtà virtuale (VR). Il mercato dei visori per la virtual reality (VR), forte di 70 milioni di unità, genererà un giro d’affari pari a 8,8 miliardi di dollari di fatturato sul versante hardware e 6,1 miliardi di dollari su quello software."



Approfondimenti:
http://www.alphr.com/google/1002416/google-opens-dedicated-virtual-reality-division
http://recode.net/2016/01/29/google-adds-design-oomph-to-virtual-reality-unit-as-apple-enters-the-fray/
http://fortune.com/2016/01/27/google-cardboard/
http://www.lastampa.it/2016/01/28/tecnologia/realt-virtuale-tutti-i-numeri-di-google-cardboard-ll7lmj1rv2s39Vyw0E9jcO/pagina.html




mercoledì, dicembre 30, 2015

Xmas Edition #2: da Google Japan, un coro Android :-)


Prosegue la serie di post agili e veloci, case divertenti e interessanti per il periodo natalizio.

Questa volta una cosa un po' difficile da definire.

Chiamiamolo un video virale, forse. E la sua milionata di views se l'è fatta.

Un'operazione di branding, sicuramente un progetto su cui è stato molto divertente lavorare.

300 cellulari, con Android.
Un coro, uno show.
Guardate il video.



Vedi anche:
http://www.androidauthority.com/google-android-chorus-587039/

lunedì, ottobre 26, 2015

La traduzione automatica...diventa una ricetta. Contro Google. B2B Furbo. Lol factor.


Caso intelligente - come far parlare di se' se fate una cosa noiosissima, in logica B2B :-)

Se vi occupate di traduzioni, oggi avete come competitor Google Translate.
Il problema è far capire che il vostro servizio da' dei risultati superiori.

Qui facciamo due ragionamenti sui target: ci sono aziende che fanno tradurre a Google Translate e poi pubblicano (siti, depliant, menu...) ma sono ai livelli bassi della catena alimentare. 

Fanno ridere, si fanno del male, ma non avranno mai i soldi e la cultura per andare da un traduttore professionista. Al limite dal figlio dell'amica (tanto la qualità non conta).

E moltissimi di noi usano Google translate per capire il senso di quanto pubblicato in una pagina (o per avere una prima traduzione approssimativa - e piena d'errori - quando non si può fare altro)

Ma c'è un mercato dove la traduzione online risolve esigenze tali da giustificare il ricorso a un servizio a pagamento - (mentre Google è gratis).
Fatto da persone competenti... (dove Google usa delle abili ma pur sempre limitate macchine).
Dove il risultato può fare la differenza tra fare una vendita e perdere per sempre un possibile cliente.

E, inoltre parlare di traduzioni è proprio un tema un po' noioso...

Quindi l'azienda Elan Languages ha visto nello schierarsi contro Google Translate un'interessante opportunità per fare invece una comunicazione più "engaging", creare un po' di buzz e di conversazioni.

In sostanza:
Hanno preso una ricetta. Giapponese.
Da un lato l'hanno tradotta loro, con i loro traduttori.
Dall'altro l'hanno fatta tradurre a Google.
Hanno preso le ricette e fatte preparare, così com'erano, a un cuoco.
E hanno fatto assaggiare i risultati.

Così hanno potuto dimostrare in pratica che la qualità da' risultati, che la qualità si sente.

Ecco il video. Enjoy.


martedì, settembre 01, 2015

Breaking news: cambia il logo di Google!

Ho controllato un paio di volte per essere certo non fosse una bufala... e invece è proprio vero.

In una mossa (nel suo piccolo) abbastanza storica, Google cambia radicalmente il logo. 

Non sto a farvi la rava e la fava del significato del tipo di font dal punto di vista comunicativo, sicuramente si sprecheranno gli articoli e i post... di certo il tipo di look and feel adottato è più moderno, dinamico... evolutivo, via.
Con tutto quello che ne consegue sui valori di marca, gli aspetti evocativi, la brand equity etc etc.

Se andate sul sito. il doodle di Google è simpatico:



Per approfondimenti, ecco cosa dice Google sul suo Blog:
http://googleitalia.blogspot.it/2015/09/google-update.html

(PS: se ad esempio guardate questo blog, vedete che, in linea con una sensata operazione di refresh della corporate identity, è cambiata la grafica anche dei bottoncini etc etc...

venerdì, gennaio 09, 2015

Cosa abbiamo cercato su Google nel 2014? Infografica e video

Curiosità, certo, ma anche tenere un po' la mano sul polso della situazione - questo è guardare a cosa cerca "laggente".

Lavoro che andrebbe fatto con costanza e metodo (magari facendosi un giro da queste parti: https://www.google.com/trends/) - ma dato che siamo all'inizio dell'anno limitiamoci a guardare questa infografica e questo video, che ci raccontano cose interessanti, per ripartire (speriamo) gradualmente...

Google - Year in Search 2014

Cominciamo dal minisito ad hoc:
 https://www.google.com/trends/2014/

Ecco il video:


Ed ecco l'infografica:


martedì, dicembre 30, 2014

Best of 2014 su Google Play - infografica

Eh, sì, è ora di passare ai riassunti dell'anno 2014 e alle anticipazioni per il 2015.

Può essere interessante, per dare un polso della situazione, guardare questa infografica, che ci dice cosa la gente ha fruito di più su Google Play (app, giochi, video...)

Interessante notare, ad esempio, che la categoria di app che cresce di più è "Health and Fitness"...
Enjoy!


giovedì, febbraio 06, 2014

Notevole. Google Glass, Fitness: corri contro gli zombi. O te stesso. O gli amici.

Le "wearable technologies" promettono di essere una roba piuttosto grossa.

Arrivano sempre più concetti, prototipi, app che ci illustrano (pallidamente) come potrà essere la nostra vita nell'era cyborg (ah, beh, certo, mettendoci gli occhialetti ci trasformiamo in cyborg, non ditemi che non si era capito).

In questo caso, interessante app che fornisce stimolo e motivazione a raggiungere i propri obiettivi di training.

Correndo (o allenandosi) contro amici, sconosciuti, contro se' stessi o ovviamente Zombie. In una logica di gamification.

Interessante, guardate il video.

Ecco il sito da dove potete pre-ordinare l'app: http://www.raceyourself.com/





venerdì, ottobre 25, 2013

Halloween:cartaigienizza casa tua :-) con Street View. Da Cheetos


A Halloween gli amici statunitensi pare abbiamo la simpatica abitudine di confezionarti la casa avvolgendola in numerosi rotoli di carta igienica.

Usanza che viene quest'anno celebrata da Cheetos (uno snack - probabilmente che vede nella festività un'opportunità di mercato...).

Grazie a una collaborazione con Google, potete ora virtualmente impacchettare casa vostra o degli amici.


Idea carina (insomma). Sopratutto interessante l'esecuzione e l'applicazione di una tecnologia divertente.

Comunque era molto meglio quella del robot che distruggeva casa tua:



mercoledì, giugno 26, 2013

Burberry+Google:manda baci digitali :-) Romantico


Carino :-)

Con il potere dello smartphone e della tecnologia, si possono inviare bacetti... (fin qui, sai che novità).

L'elemento differenziante è la scansione delle labbra :-)

Video:




E in omaggio per voi, da me, questo link: http://howto.cnet.com/8301-11310_39-20092735-285/how-to-clean-your-smartphone-or-tablet/

giovedì, giugno 06, 2013

Download. Le 100 Marche Top del Mondo, secondo BrandZ


Come tutti gli anni ecco la classifica delle marche top del mondo, quelle che valgono di più (sì, perché loro valgono).

Al top Apple (che vale 185 miliardi di Dollari), seguita da Google (113) e IBM (113).

Microsoft vale "solo" 69 miliardi di dollari, battuta alla grande da marche come McDonald's (90 miliardi) o Coca-Cola (78).

Significativa la crescita di Prada.

Nell'abbigliamento l'oscar va a Zara (che vale 20 miliardi). Per le auto, Toyota (24). Per le birre (sì, c'è una categoria ad hoc :-) vince Bud Light. Nel retail ovviamente Amazon (45), L'Oreal nel persona Care (17 miliardi) e Louis Vuitton per il lusso (22 miliardi).

La ricerca potete scaricarla qui. O leggerla qui sotto (e in fondo vi metto pure uno dei molti video disponibili di approfondimento, per non farci mancare nulla):


martedì, giugno 04, 2013

La Storia del Web, in un video di Google


Altamente raccomandato, specialmente a chi nel 1991 c'era :-)

E anche a chi è venuto dopo.

Google ha realizzato un breve video che racconta il web dalla sua nascita ad oggi.
Obbligatorio nei corsi di storia delle scuole di ogni ordine e grado.

Pubblicità per Google? Sì, ma non solo.


giovedì, febbraio 21, 2013

Wow. Il Futuro, come sarà? Secondo Google Glass...


E alla fine i Google Glass stanno arrivando. I famosi occhiali di Google.

Carissimi (1500 dollari), per ora apparentemente destinati solo agli sviluppatori - che ci dovranno inventare attorno un nuovo ecosistema. Pronto per il lancio al pubblico l'anno prossimo.

Vi pubblico il video che presenta cosa potremo fare con Google Glass.
Ma mi sbaglio. Non è cosa ci potremo fare. E' come potremo vivere. 

In una realtà perennemente aumentata dai rapporti sociali, dalla condivione istantanea e in diretta delle esperienze, dall'accesso senza mani ai dati.

Onestamente impressionante.

Poi vederemo se questo futuro si realizzerà o meno. E se c'è da spaventarsi o essere felici.

Io, personalmente sono molto affascinato e pensieroso.
(btw, provate a pensare che la prima ovvia cosa che faranno sarà integrare Glass con Googles... e immaginatevi un po' come potrebbe scardinare la nostra relazione con marche e prodotti.

(Se non conoscete Googles, caricatelo sullo smartphone e fateci un giro, poi mi dite).


Di certo si apriranno / aprirebbero frontiere incredibili o spaventose per la comunicazione, ma quello che mi affascina di più è come potrebbe cambiare il nostro modo di vivere.

Nostro, poi - calma.


Sarebbe un prodotto di massa? Sarebbe un prodotto che aumenta il vero Digital Divide - che non è quello della banda ma quello della testa?








btw, non posso astenermi dal postare questo fulminante commento al video...la vera killer app?

ilikegirlsdaily
This will be be awesome for making sex tapes.
 · 14 


(ma occhio che Glass funziona con comandi vocali. E potrebbe facilmente confondere il vostro "Seeee ...ar...ddio, e godi " con "Share video with everybody".)

mercoledì, febbraio 20, 2013

Il Meglio di Gennaio

Ovvero i 10 post più popolari del mio blog per numero di visite a Gennaio 2013.

Ve li racconto non tanto per farmi bello dei miei successi, quanto perchè se sono stati visti molto magari c'è un perché. E potrebbero interessare anche a voi.


Ecco la Top Ten:

10. La Gamification del fitness: Nike Fuel Missions

9. Da oggi su Amazon si può anche vendere...  (post di Luglio 2011...!)

8. Axe: puro genio in 3D seduction:-)

7. CATRoulette (non ChatRoulette). Coi gatti.

6. Il Porno Solidale made in Italy: come4.org (vabbé, il sesso funziona sempre)

5. Uso sexy della Facebook Poke App :-) (appunto)

4. McDonald's cambia nome in Australia

3. I 10 Trend chiave per il 2013

2. Sincronizzare Calendari (multipli) Google sull'iPhone... (coda lunghissima! Dal Febbraio 2009 (!) è il mio post più letto o quasi, costantemente, visto migliaia di volte. Evidentemente c'è un problema forte che è difficile risolvere. )

Ed ecco, al primo posto...

1. Uh...i 50 anni della Porno Casa di Produzione...:-))) Video xxx molto particolare (ci risiamo. Maiali.)

Fuori concorso e in realtà  post più visto:

Sky On Demand: non tutti sanno che.... (dal vostro inviato)

E qui si ripropone il tema che evidentemente Sky On Demand suscita grande interesse e grande richiesta di informazione. Che per qualche ragione viene trovata sul mio blog. 

Il post è di Luglio 2012 ed evidentemente tanta gente lo visita (per errore, per questo non lo metto in classifica) cercando info o soluzioni ai problemi. E per qualche strano motivo se cercate "sky on demand", il mio post è tra i primi in classifica su Google.

In effetti - se vado a vedere le query che mi hanno portato più traffico (tra parentesi i miei commenti):

1. Porno casa (!)
2. Come funziona Sky on demand
3. Sky on demand non funziona
4. chat roulette
5. roberto venturini
6. on demand
7. porno 50 anni (mah...)
8. pornocasa (ancora?!)
9. programmazione sky on demand
10. sky on demand come funziona
11. sky on demand
12. sky on demand opinioni


Poi per non affliggervi, sintetizzo: nei successivi 50 risultati "sky on demand" compare 19 volte  e "porno" compare  7. Premio speciale della giuria per la query "sky on demand porno".

Premio super speciale per la query più inquietante: "2milioni quanti zeri??"
Posto d'onore per "vongole giganti" - ma naturalmente nessuno potrà mai battere la query "circoncisione fai da te".

Premio della giuria per la categoria ommioddio, vinto dalla query: "Sky on The Mand"

Se il tema vi piace, segnalo questo mio post precedente: 

Ma che gente strana mi manda Google

lunedì, gennaio 28, 2013

Sarà di Google l'Unico Anello? (per le password)

Secondo me quest'idea l'hanno presa di peso dal Signore degli Anelli, trattandosi di un concetto un po' nerd :-)

In estrema sintesi: farsi sottrarre la password di Google può portarci al disastro - perché se non stiamo attenti a come gestiamo le cose e con i nostri social tutti concatenati uno all'altro, da lì un cattivone può impadronirsi di tutta la nostra presenza online e far dei grandissimi casini.

La possibilità di rinforzare l'autenticazione con processi a due step è già offerta da Google ma - sulla mia esperienza- si è rivelata una complicazione continua e fastidiosa, al limite dell'inusabile (probabilmente sono scemo io, ma credo che software e interfacce debbano essere disegnate un po' a prova di tonto).

Senza entrare nella teoria delle password e della protezione (diciamo solo che siamo in una situazione dove se siamo smart al massimo possiamo inventarci password per noi difficili da ricordare ma relativamente facili per un computer da craccare), la soluzione su cui sta ragionando Google è un token fisico, un po' come le chiavette che alcune banche ci danno per generare codici usa e getta.

Solo che se devo usare una chiavetta qualche volta alla settimana per accedere al conto passi, se la devo usare più volte al giorno per accedere a prodotti e servizi, Gmail, Maps o Drive, metti e togli, infila e sfila di nuovo diventa una seccatura, la gente non la usa poi più e siamo punto a capo poco protetti.

Una soluzione che sta venendo ventilata è quella di un device che si colleghi via Bluetooth, senza contatto fisico, magari un oggetto che sia comodo e naturale portare con noi... magari un anello.


One Ring to rule them all, One Ring to find them,
One Ring to bring them all and in the darkness bind them


Un anello del potere, alla Tolkien, che possa legare e controllare tutte le nostre password...

Voi lo mettereste?

Già mi immagino negli USA le insurrezioni, su basi "politiche" (privacy) e su basi religiose - per una qualsiasi cosa che ti danno da portare addosso, c'è sempre qualche oltranzista che tira in ballo "il marchio della Bestia"e l'Apocalisse... ma anche da noi, con il microchip per gli animali...

Io, il Google Ring, me lo farei fare così...

Si aprirebbe un mercato molto Nerd & Geek di design su misura e commissione, ... così come potrebbe aprirsi per gli occhiali di Google (o magari potremmo usare i Google Glass, per sbloccare le password).

A quando le Google Scarpe e i Google Calzini?

venerdì, dicembre 21, 2012

Ma...come funziona Google?


E' parecchio che non faccio dei post didattici.


Riparo subito, perché ho trovato questo video, della serie "brevi cenni sull'universo", che riesce a spiegare in modo chiaro e rapido come funziona Google, cosa fa.

E a dare l'idea della complessità che devono superare.

Secondo me, utile... :-) (apprezzo molto Matt Cutts)


lunedì, dicembre 17, 2012

Google Zeitgeist 2012


Cosa abbiamo cercato di più, nel 2012, su Google?

La risposta è nel cosiddetto Zeitgeist - che raccoglie lo spirito di milioni e milioni di ricerche.

Allego video, bello, qui sotto.

Potete curiosare fra i dati qui:

Nel mondo, le ricerche top sono state per...

  1. Whitney Houston
  2. Gangnam Style
  3. Hurricane Sandy
  4. iPad 3
  5. Diablo 3
  6. Kate Middleton
  7. Olympics 2012
  8. Amanda Todd
  9. Michael Clarke Duncan
  10. BBB12


per l'Italia, il top delle ricerche va (nel bene e nel male) a:


  1. Terremoto
  2. INGV
  3. Lucio Dalla
  4. Zalando
  5. Costa Concordia
  6. Calcolo Imu
  7. Sara Tommasi
  8. Akinator
  9. Pulcino Pio
  10. Italo






Se (può essere interessante) volete rivedere il video del 2011, ecco il link:

martedì, novembre 27, 2012

Brillante. Google vende pubblicità con un libro animato..


Modalità di educazione e di vendita decisamente inaspettata per Google.

Per promuovere i propri servizi alle aziende e alle agenzie, si sono inventati un Digital Popoup Book - uno di quei libri animati, di quelli che quando girate le pagine saltano su case, personaggi, varie ed eventuali...

Solo che il libro è (ovviamente) digitale e invece di spiegare ai bambini fattorie, città, api e fiori, questo spiega le possibilità pubblicitarie di Search, YouTube, Hangouts, Google+ etc

La realizzazione è deliziosa, ci sono un po' di case history, mai interessarsi dell'offerta pubblicitaria di un editore è mai stato più piacevole.

lunedì, novembre 19, 2012

Google Ingress: c'è da ragionarci molto

Probabilmente l'avrete già letto da più parti: Google ha lanciato un gioco: Ingress.

In realtà aumentata sullo smartphone (Android) + una estensione sul computer. 

Un gioco che prevede il far camminare gli umani per la città, guidati dallo smartphone e dal GPS. Che include l'uso della realtà virtuale.

Una storia inquietante fa da trama al gioco, coinvolge le persone, le fa agire. E soprattutto, che raccoglie dati. E apre possibilità pubblicitarie.

A naso è una di quelle cose che più che descriverle vanno provate (sotto vi metto un paio di link ad articoli che spiegano in maggiore dettaglio il gioco, meglio di come potrei fare io, e vi metto il video teaser).

Ed è un'idea che vuole coinvolgere le persone, staccandole dal computer e dall'immobilità fisica per portarle a interagire con il territorio e con livelli di realtà aumentata incollate sopra i luoghi.

Un'idea che può portare soldi a Google, e valore. Interagendo con il territorio, le persone alimentano un flusso di dati per Google Maps, prendendo foto alimenterebbero Street View etc etc.

Non solo: quello che appare interessante pubblicitariamente è portare le persone, durante il gioco, a interagire con specifici luoghi fisici (nella forma più banale, fare  andare le persone davanti alla vetrina di un negozio, ma anche farle interagire con spazi, eventi sul territorio...). 

Opportunità pubblicitaria monetizzabile e gestibile anche  automaticamente - sul modello di Adwords.

Al momento il gioco è in beta chiusa, appena riesco ad intrufolarmi lo provo e vi racconto meglio.

Link di approfondimento:
Cnet (loro hanno potuto provarlo, e lo recensiscono)


giovedì, novembre 15, 2012

Furbo, 100 anni di Oreo sui Social :-)


Soprattutto molto creativo. Strategicamente e esecuzionalmente. Bella idea.

Semplice: per festeggiare i 100 anni, il biscotto ha messo in piedi un'atività di comunicazione che si centra su questo sito: http://brands.nabisco.com/Oreo/dailytwist/

La cosa carina (lo so, non del tutto nuova, ma innovativa in questo contesto) è presentare ogni giorno una diversa incarnazione del biscotto - legata ad una qualche specificità della giornata...

Guardate ad esempio il 25 Giugno o il 14 Luglio... ma anche il 19 Luglio.

Se poi ci trovate una total similarità con i doodle di Google.. beh, forse proprio qui sta la furbizia, fare i doodle di Oreo ;-) e poi l'imitazione è la forma più sincera di adulazione...

Se volete cliccate qui per confronto: http://www.google.com/doodles/search?query=14+july mentre il 25 Giugno di Google è un po' diverso... http://www.google.com/doodles/jordan-independence-day-2012

Le sorprese non mancano, con spunti di interattività inaspettata: provate ad andare a vedere il 20 Settembre :-)

Di qui, hub della comunicazione, la conversazione e l'amplificazione poi percorre i Social... per esempio il fatto di aver tributato un biscotto al giorno del Gay Pride ha generato un significativo effetto di amplificazione mediatica - detto anche "earned media"...


In generale va detto che Oreo è una delle marche che sembrano aver colto meglio l'opportunità di Facebook (anche se le dimensioni non sono tutto, quando una marca ha 30 milioni abbondanti di fan qualche riflessione la si può anche fare...); poi c'è Pinterest e tutto il resto...

giovedì, novembre 08, 2012

Il successo del Mobile mette a rischio il nostro Marketing?


Sempre di più le persone usano gli smartphone per connettersi, esplorare la Rete, orientare le proprie decisioni d'acquisto.

Si prevede che la navigazione su Mobile supererà quella da computer fisso.

Eppure nel marketing delle aziende il mobile viene ancora impiegato poco e male. E forse non abbiamo ancora trovato i modi giusti per usarlo.

Da riflettere sul fatto che si usa lo smartphone, su punto vendita, per decidere se comprare o meno un prodotto che ci ha colpito. E decidere se comprarlo lì, in un altro punto vendita più economico, online...

Ne parlo nel mio più recente articolo per Tech Economy, che potete leggere qui.

E ne parlano più autorevolmente di me anche qui:  Only 5 Percent Of Search Advertisers Follow Mobile Best Practices

Enjoy.