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martedì, ottobre 20, 2015

PR, Tech, Fashion (e NFC): alla sfilata, compri il vestito sfiorandolo con l'anello.

Un esercizio di applicazione delle tecnologie alla vita quotidiana e all'acquisto di prodotti, settato in un contesto di "lifestyle" che aggiunge glamour alla cosa.

In sostanza, un'operazione di PR Digitali, applicato al FashionTech - l'intersezione tra mondo della moda e quello della tecnologia.

Vabbè, basta chiacchiere, ecco i fatti duri e puri.
Sfilata di Henry Holland, alla London Fashion Week.

In partnership con Visa, alcuni spettatori (chiaramente tutte "celebrities", quindi molto "influential") sono stati dotati di uno speciale anello, dotato di tecnologia NFC (che come sapete amo molto...).

Naturalmente non un orrendo accrocco tecnologico, ma qualcosa di affine alla marca. E poi due celebrities hanno usato l'anello per acquistare capi in modalità "contactless" :-)

Semplicemente avvicinandosi alla modella in posa, hanno sfiorato l'abito con l'anello - e hanno così concluso la transazione, caricando il costo sulla propria carta di credito e ritirando poi all'uscita il capo.
(Se avete il sospetto che fosse tutto combinato, secondo me avete totalmente ragione).

Cito da Forbes:

"Last night’s show ended with two VIP guests – Daisy Lowe and Alexa Chung – stepping out of their seats and walking over to the models where they were stood in their finale poses, to choose one item they particularly liked the look of. Using a House of Holland ring they were wearing, they placed it against the item in question, and instantly bought it there and then."

Ecco il video che presenta l'evento:



 Approfondimento:

Forbes

Wareable


mercoledì, giugno 25, 2014

Non ti lascio comprare il vestito... se non apri il lucchetto con un Like


Incentivo forzato ai Social? Scarcity Marketing (si veda questo mio vecchio post)?

Far vivere, per una marca diffusissima un minimo del brivido dell'esclusività, della scarsità propria di marche di ben maggiore lusso? (Vi ricordate cosa aveva fatto H&M per la propria linea Versace? Il salta la coda? Se no, leggete qui) o forse solo una promozione che passa obbligatoriamente per i social?

La sostanza è che si rende difficile comprare, attraverso un appendino col lucchetto.
(C&A ci aveva già deliziati con gli appendini conta click, guardate qui)

Che si può aprire solo con un like su Facebook. Attraverso un'operazione di likaggio collettivo. Influenzando (si fa per dire?) tutto il proprio network.
Che può permettere poi ad una di loro (quella che corre più veloce) di vincere un vestito.

Da C&A. In Brasile. Per la linea firmata da Calvin Klein.

Insomma, date un'occhiata al video che capite tutto :-) compreso che non hanno fatto dei brutti numeri.




venerdì, febbraio 28, 2014

Fendi: la sfilata con i Droni

 Post leggerino da venerdì fine del mese.

I Droni sono  un argomento d'attualità, che si tratti delle applicazioni militari, delle uscite di Amazon in merito alla consegna "al volo" dei prodotti (e delle controrisposte :-) o delle applicazioni per il soccorso e l'utilità civile.... senza dimenticare la dimensione da giocattolo.

Fendi apre una nuova dimensione - utilizzando i droni alla Milano Fashion Week, come elemento di contorno della propria sfilata. 

Come segnale di contemporaneità?
Come modo di far parlare di se'?
Il mondo della moda segue (o non segue) regole di comunicazione del tutto proprie, su cui i comunicatori "classici", razionali e strategici fanno abbastanza fatica ad entrare...



In questa pagina potete assistere alla sfilata e guardare i filmati resi disponibili dai droni - e decidere se sono stati un elemento di valore aggiunto, di disturbo o neutri :-)

Approfondimento: ecco un paio di video che vi danno un'idea migliore della cosa:



Approfondimento:
http://www.dazeddigital.com/fashion/article/18921/1/drones-will-make-their-runway-debut-at-fendi

PS: a scanso di equivoci, non ho alcun rapporto di parentela (che io sappia) con la parte Venturini della famiglia Fendi... :-)

lunedì, ottobre 21, 2013

Moda (2): Un sacco di dati. Quanti Italiani comprano moda con l'e-commerce? 13 milioni e più

Oggi giornata dedicata alla moda.

Segnalo l'interessante ricerca commissionata da Netcomm, il consorzio italiano del commercio elettronico.

Ecco un estratto dalla Press Release:

Sono 13,2 milioni gli eShopper attivi nell’ultimo trimestre e si stima un volume di acquisti mensili di oltre 1 miliardo di euro per quasi tutti i mesi del 2013 (il picco registrato a luglio è stato pari a 1,35 miliardi di euro)

In un anno è cresciuto di oltre 1 milione il numero di chi ha comprato online almeno una volta nella vita un prodotto di abbigliamento e di moda, per un totale di quasi 9 di eFashion Shopper (+14,5% rispetto a Ottobre 2012). Le transazioni online da device mobile sono il 18% degli acquisti di prodotti di moda e abbigliamento a fronte di una media del 10%.

Nei primi 8 mesi del 2013 gli acquisti online di prodotti di moda e abbigliamento sono cresciuti del 25,5% rispetto allo stesso periodo del 2012

Gli eShopper si dividono in due ampie categorie: 5,1 milioni sono acquirenti sporadici, mentre 8,1 milioni sono acquirenti abituali con tre o più beni comprati negli ultimi tre mesi. 

Gli sporadici hanno al loro attivo uno o due acquisti nel trimestre, hanno effettuato complessivamente 6,5 milioni di acquisti (il 14% del totale), con uno scontrino medio di 100 euro e hanno generato 680 milioni di euro nel trimestre (16% del totale). 

Gli abituali (8,1 milioni) hanno realizzato tre o più acquisti nel trimestre, hanno compiuto 40,1 milioni di acquisti, con uno Scontrino medio 90 euro e hanno generato 3.540 milioni di euro nel trimestre. 

Proprio questi ultimi – gli acquirenti online abituali – guidano la crescita dell’ecommerce nel nostro Paese, generando l’86% del valore totale delle transazioni.

In particolare, nell’approfondimento dedicato agli acquisti online di prodotti “fashion” i consumatori che hanno comprato un prodotto di moda almeno una volta nella vita sono cresciuti di 1 milione di unità (1,1 milioni) nell’ultimo anno, arrivando a sfiorare quota 9 milioni di individui, con un incremento del 14,5% rispetto all’ottobre 2012. 

Inoltre, nei primi 8 mesi del 2013 gli acquisti online di prodotti di abbigliamento hanno generato transazioni per un valore superiore del 25,5% rispetto allo stesso periodo del 2012 (secondo i dati dell’Osservatorio CartaSì).

A questo link sono disponibili ulteriori materiali relativi alla notizia.

Moda(1): My Secret Dressing Room - affitta il vestito, tra privati. Startup made in Italy

Moda e Sharing Economy si uniscono per un guardaroba infinito...

Oggi, giornata dedicata alla moda. Settore che trascuro un po' troppo.

Con piacere segnalo questa iniziativa Made in Italy, che vuole portare un po' di rivoluzione nel settore: My Secret Dressing Room.

Per ora solo a Milano (ma presto anche a Londra e Parigi) questa startup milanese ha preso ispirazione dai pilastri della sharing economy per applicarli anche nel campo della moda.

L'idea di fondo: hai un vestito di moda che non usi quasi mai? Valorizzalo mettendolo in affitto.
Hai bisogno di un vestito per un'occasione speciale? Affittalo dalla tizia di cui sopra.

In mezzo My Secret Dressing Room che si occupa di pagamenti, ritiri e consegna e assicurazione per danni, varie ed eventuali. E affidandosi anche all'autoregolazione della community per individuare e disinnescare chi non si comporta bene.. :-)

Qui potete trovare il video di presentazione e spiegazione del servizio: https://www.youtube.com/watch?v=ZRq45iePYB4



Questa è la sintesi. Allego un corposo estratto della Press Release per qualche info in più:

"My Secret Dressing Room nasce con l’obiettivo di vedere soddisfatto un desiderio delle donne di oggi: avere a disposizione l’abito ideale per ogni occasione, un guardaroba infinito, senza che questi diventino un peso lasciato nell’armadio, a cui non si danno più le attenzioni meritate.

My Secret Dressing Room si inserisce come primo player italiano di noleggio che associa moda e sharing economy. 

Il traguardo che MySDRoom si prefigge è la valorizzazione del guardaroba che ogni donna possiede e che troppo spesso non viene utilizzato. Allo stesso tempo vuole dare l’opportunità alle donne di esprimere la loro personalità tramite i capi d’abbigliamento che più desiderano senza essere costrette all’acquisto.

L’idea si traduce in un guardaroba infinito, che mette in contatto SecretStylist (chi mette a noleggio) e SecretFan (chi noleggia), tramite MYSDROOM.COM. 

Le donne parte della community si affidano ad un team di professionisti, che trattano i loro capi con la cura che questi meritano. Tramite la piattaforma, online nella prima settimana di Novembre 2013, sarà possibile mettere e prendere a noleggio abiti, borse, calzature ed accessori inizialmente nella zona di Milano. 

Questi verranno trasportati da un team dedicato e protetti da confezioni con il logo MySDroom specificatamente pensate per il servizio. Sarà possibile inoltre concordare gli orari di ritiri e consegne, per usufruire del servizio con la maggiore flessibilità possibile, anche in orario serale. I capi saranno protetti da assicurazione, per garantire alle SecretStylist di aprire il loro guardaroba alle SecretFan senza preoccupazioni.

Nella fase iniziale di lancio, sarà a disposizione delle SecretStylist un servizio fotografico professionale gratuito, per far rendere al meglio i capi dell’armadio virtuale di MYSDROOM.COM. 

Il servizio partirà con oltre 1.000 vestiti e accessori, già disponibili a noleggio nella zona di Milano, caricati dalle SecretStylist incontrate agli eventi organizzati a Milano nei mesi di Luglio, Agosto e Settembre, durante lo sviluppo della piattaforma. La loro partecipazione ha dato vita a focus group in tempo reale, grazie al loro feedback il servizio è tailor-made, e risponde alle esigenze vere delle potenziali clienti MySDRoom. Il team operativo, composto da giovani donne, dà valore aggiunto al progetto e un carattere femminile vicino a SecretStylist e SecretFan.

Ad oggi, solo per la zona di Milano, la waiting list su MYSDROOM.COM conta più di 600 SecretFan che aspettano il lancio dell’iniziativa. Per poter continuare in questo percorso sempre più ambizioso, il progetto si avvarrà di una tavola rotonda di esperte del settore, italiane ed estere, che diventeranno consulenti a rotazione, per un miglioramento continuo e per poter essere sempre in linea con i trend più attuali."



giovedì, marzo 28, 2013

Ricerca su Fashion e Social Media - Italia


Segnalo la ripartenza dell'Osservatorio Brands & Social Media - con la pubblicazione dei dati relativi al settore Fashion.


Cito:

"Il settore, guidato da Burberry, si caratterizza per una forte comunicazione visuale e un uso dei social media come canali “verticali” in cui si esprime emotivamente l’affezione ai brand da parte degli utenti.

La ricerca, che si propone di analizzare la comunicazione sui social media di alcuni dei più rilevanti brand nazionali e internazionali presenti sul mercato italiano, torna con una metodologia arricchita, in grado di cogliere con precisione uno scenario comunicativo dinamico e sempre in evoluzione grazie a più di 60 diversi indicatori relativi alle variabili di esposizione, di coerenza e di interazione con il pubblico.

Per questo report sono state selezionate 14 aziende leader di settore a livello internazionale, i cui social media sono stati analizzati nel mese di gennaio 2013.

Leader della classifica è Burberry, seguito da Dior e Dolce & Gabbana. Il risultato di Burberry deriva dall’uso intensivo dei social media dal punto di vista dei contenuti, incentrati sulle caratteristiche distintive del brand: prodotti di punta, come il trench, o tratti caratterizzanti, come l’inglesità, in grado di catalizzare l’attenzione degli utenti sulle diverse piattaforme.

Il settore si avvale ovviamente di strategie globali, con la tendenza a creare profili internazionali che raccolgono utenti da tutto il mondo, e la presenza ridotta di profili localizzati per singole lingue o Paesi.

Rispetto alle piattaforme utilizzate, Facebook si conferma quella più adottata insieme a YouTube. Questo settore si distingue anche per un’elevata tendenza alla sperimentazione su nuovi social media, come Pinterest e Instagram, e nel mondo delle app."

Per approfondimenti, infografica e richiedere l'accesso ai risultati completi, potete cliccare qui






mercoledì, novembre 21, 2012

Il vestito lo compro su YouTube. Molto interessante


Interessante applicazione della tecnologia al marketing o meglio all'e-commerce.

La possibilità di acquistare un prodotto cliccandolo su un video.

O, detta in un'altra maniera, la possibilità di presentare una propria collezione di prodotti (ad esempio vestiti) con un film unico, dove ogni prodotto è cliccabile.

Il concetto non è assolutamente nuovo (in realtà se ne parlava per la TV, più che per YouTube) ma l'esecuzione mi sembra convincente.

Insomma, si fa prima a vedere un esempio che a raccontarlo: guardatevi il video in fondo.

Mooolto interessante per i siti di shopping online: la presentazione, l'experience di prodotto è tutta un'altra cosa.

martedì, settembre 11, 2012

Street: maggiordomi inglesi invadono New York :-)


Per il lancio dell'inglesissimo negozio di Ted Baker sulla 5th Avenue, operazione di street marketing - maggiordomi e cameriere ultra british invadono il centro di New York, facendo (bene) il loro britannicissimo mestiere.

Ecco il video dell'operazione.

Molto elegante.


mercoledì, luglio 11, 2012

Cena con Make-up incorporato. A Madrid.


Anche in Spagna  la crisi picchia duro, tanto di mettere alle corde i ristoranti.

Per sopravvivere occorre, lo sappiamo, innovare, essere creativi, pensare al proprio mercato in un'ottica strategica.

Ad esempio come ha fatto il ristorante Zamburiña, con i suoi Beauty Dinners. Si cena, si beve, si ascolta un po' di buona musica grazie al resident DJ... e un team di make-up specialists rimette al massimo le gentili signore, magari provate da una giornata di lavoro. 

Cenate e settate appropriatamente per una notte di festa... vedi alla voce vantaggio competitivo.
Per le signore e per il ristorante.  



venerdì, luglio 06, 2012

Shopping, altro che Farmville :-)


Gamification, gamification... ma dalle verdi colline e dalla polverosa terra di Farmville,  Fantasy Shopper porta le gentili signore nello spietato e glamorous mondo dello shopping.

Semplice concetto: un po' di denaro (virtuale). 

Una paghetta se torni spesso. 

Col tuo budget giri per i più interessanti e famosi negozi di Londra. E compri, virtualmente, capi e accessori. 

Ma se scendi di un bottone, lo compri davvero e te lo spediscono a casa (in questo caso, però, i soldi li vogliono veri)

Realizzi il tuo outfit virtuale. Lotti per conquistare saldi e sconti. Condividi socialmente. E rimani irrimediabilmente shopping dipendente. Alla Kinsella.

Merita di essere esplorato e di rifletterci - per questo, do your best and link the rest, leggetevi l'articolo dell'Economist : http://www.economist.com/node/21548929 anche perché è una delle "hottest startup" europee.

giovedì, giugno 07, 2012

Biancheria intima geek-olografica


Molto bella, anche se andrebbe vista dal vivo per giudicare :-)

Empreinte, produttore francese di lingerie, per l'apertura del flagship store a Parigi ha realizzato una vetrina davvero particolare - un ologramma notturno, una modella che appare e scompare... molto geek advertising.

Peccato che l'azienda abbia il sito under construction... (ma ancora esistono, 'ste cose?)


lunedì, settembre 12, 2011

Burberry spende il 60% in Social...e in spot sexy su YouTube


Specialmente in Italia ci siamo abituati che sui Social vadano piccole percentuali dell'investimento pubblicitario. 

Con l'eccezione di piccole aziende con piccoli budget che non riescono ad accedere all'advertising - e quindi concentrano sul digitale e i Social Media. 

All'estero non è proprio così - ultimo esempio quello di Burberry che ha deciso di ridurre considerevolmente l'adv classico (il che per una marca del mondo moda è un bel passo coraggioso) e di spostarsi sul digitale... però per un profumo, mica per l'impermeabile o la sciarpetta (eh, sì, c'è il trucco, sarebbe stato strano che avessero avuto il coraggio o l'incoscienza di non far più vedere i propri modellini di stagione sulle pagine delle riviste per le persone giuste ;-)

Comunque, per il proprio profumo Burberry Body, il 60% del budget è andato su Facebook - comprendendo un'offerta di un campione gratuito (recapitato con strumenti offline, ovviamente - dato che strumenti come questo non li hanno ancora installati a casa di tutti ;-) ) 
L'offerta del campione gratuito della fragranza femminile è valida anche per l'Italia.
Vi accedete dalla pagina FB

Il lancio non sarà solo "social" - ovviamente è stato fatto anche un bello spot...bello sexy (tipo sotto il vestito niente)  lanciato su YouTube.

lunedì, settembre 21, 2009

Puma: gnocca+indici di borsa+iPhone app

Curiosa strategia di marketing per il marchio di abbigliamento sportivo.

Entrando in un mondo che non è assolutamente il suo, Puma realizza una applicazione per iPhone che segue gli indici di borsa.

La "svolta" creativa è che se gli indici scendono, le modelle si spogliano (per restare ovviamente in mutande). Modelle o modelli, of course.

Direi che come buzz ci possiamo essere. Per il resto, ci devo pensare.

In effetti trattandosi di una comunicazione a supporto della linea di intimo possiamo vederla come una maniera creativa di far vedere delle modelle che comunque in mutande ci si sarebbero dovute mettere comunque... con un uso decisamente non politically correct del sempiterno Gnocca Express che passa ora anche sugli schermi del melafonino.
Ecco il video esplicativo...