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giovedì, febbraio 25, 2016

Bellissimo. La pizza dei sogni e il poster interattivo. Wow Effect.

Unconventional stunt pizza pr digital planner blog venturini




Di Pizzerie, di ristoranti ce ne sono tanti. Come emergere, come "bucare"?

La Catena La Place in Olanda lo ha fatto sommando la relazione diretta con le persone a un Wow effect. Con in più un effetto alone di buzz.

Unconventional stunt pizza pr digital planner blog venturini
In sostanza: poster interattivi. Comunicazione audiovideo bidirezionale con lo chef dal poster.

Da un'affollata via del centro, i passanti potevano parlare con lo chef.

Richiedere la pizza dei loro sogni. Vederla preparare sotto i loro occhi.

E, volendo, affrettarsi al ristorante per vederla pronta e calda.

Unconventional stunt pizza pr digital planner blog venturiniEcco il video:



Engagement, specialmente perché è una cosa inusuale. Furba, anche perché permette di entrare dentro a come sono concepiti, preparati i prodotti, è appetitosa. Divertente, insomma.

Idea semplice, realizzazione tecnologicamente un po' più complessa. Ambient, unconventional, creatività e tecnologia. Un bel mix.

venerdì, settembre 26, 2014

Con un Tweet ti faccio chiudere il ristorante - L'ufficio comunale segue Twitter e...


Le polemiche su Social Media e Ristoranti sono parecchio calde.
E questa news è interessante.

A Chicago, il "Department of Public Health" segue Twitter, ovvero fa un'attività di monitoraggio in Rete, con un Twitter bot (@foodbornechi).

Il Bot raccoglie i tweet che segnalano o sembrano segnalare casi di avvelenamento da cibo. 

Il bot flagga i tweet rilevanti e allerta il team, che fa l'analisi umana e decide se sono tali da far scattare allarme e ispezioni.

(btw, il bot è open source: lo trovate su GitHub https://github.com/smartchicago/foodborne )

Incrociando il tutto con un form di reclami, il dipartimento ha ispezionato 133 ristoranti in 10 mesi e ne ha chiusi 21 - come risultato di un'analisi che ha identificato più di 2.200 tweet contenenti le keyword "food poisoning" - che sono stati poi ridotti a 270 tweet particolarmente "relevant".

Le persone che hanno twittate vengono contattate dal team del dipartimento e invitate a formalizzare una segnalazione.

A questo punto si mette in moto il meccanismo, che include i ristoranti oggetto di lamentele nella lista di quelli da ispezionare. Se l'ispezione del ristorante evidenzia reali e oggettivi problemi igienico sanitari, scattano le sanzioni.

Comunque, solo circa il 4% dei ristoranti chiusi dal dipartimento sono arrivati all'attenzione degli ispettori attraverso i social; al momento quindi l'impatto è limitato - ma appena ci si renderà conto che il meccanismo di denuncia funziona, suppongo che un po' di gente si scatenerà su Twitter a valle di esperienze gastronomiche dagli sgradevoli effetti collaterali.

Interessante soprattutto il concetto dei Social come specchio della società, le conversazioni come manifestazioni del pubblico, i social user come sensori embeddati nella realtà - e degli enti preposti al controllo che ascoltano questi sensori...

Approfondimento: Popular Science


giovedì, aprile 17, 2014

FoodBlogger: foto perfette al ristorante, con la Dinnercam: PR Stunt in Sud Africa


Essere un Food Blogger è molto cool :-)

Ma per raggiungere e mantenere una vera coolness in un settore così competitivo, è necessario saper creare contenuti di pregio e non banali - anche dal punto di vista visivo.

Seppur i telefonini abbiano fatto passi da gigante nelle loro prestazioni fotografiche, tutta una serie di fattori (in primis l'illuminazione del ristorante) remano contro alla realizzazione di immagini di qualità di quello che andremo a mangiare e a raccontare.

Ecco allora l'ideona. La Dinnercam, una sorta di studio fotografico portatile - prenotabile prima della cena (per il momento solo in un ristorante messicano, in Sud Africa).

Così il blogger potrà prelevare il piatto dal proprio tavolo, trasportarlo alla macchina e lì realizzare magnifiche immagini da postare al volo su Instagram & Co (qui il fattore tempo è cruciale, non solo per essere sul pezzo col proprio content ma soprattutto per evitare di mangiare freddo).


La Dinnercam, in maggiore dettaglio, appare sostanzialmente essere un set fotografico ottimizzato per gli still life e l'uso di smartphone  per scattare e postare la foto, grazie alla connessione WiFi offerta dall'apparato (se guardate il video che posto in fondo, capite tutto).

Posso immaginare uno scenario in cui la Dinnercam potrà diventare più importante per il ristorante di una recensione su TripAdvisor. 

Indubbiamente i foodblogger prediligeranno cenare (e raccontare) proprio in quei ristoranti che daranno loro il valore aggiunto della presenza della macchina e quindi della possibilità di realizzare foto che permettano loro di diventare sempre più foodstar  - foodporn addicted.

O no? :-)

In realtà c'è da domandarsi chi c'è dietro e a cosa serve davvero questo "stunt" di comunicazione.

Il committente è un provider sudafricano. Che ha fatto realizzare la macchina come esempio, riflessione, provocazione sul tema dell'impatto di una buona connessione WiFi negli spazi pubblici... magari proprio per vendere connessioni, visto che ha un offerta senza limiti...

Approfondimenti:

L'hashtag è #dinnercam

Facebook: beh, non c'è una pagina.. ma si può sempre fare una ricerca per hashtag.. e funziona :-) Ecco dove trovare un po' di risultati: https://www.facebook.com/hashtag/dinnercam

Articoli di approfondimento:

Ed ecco il video:

martedì, febbraio 25, 2014

Contro TripAdvisor: si organizza la resistenza

Secondo me molto interessante per chi si occupa di Marketing Turistico

Con i miei post della settimana scorsa (questo e questo) mi sono tirato addosso un bel po' di casino (ne parlo in fondo al post).

Ho toccato un nervo scoperto. E scoperto fattori, situazioni interessanti da studiare.

Ad esempio segnalo il gruppo su Facebook (che si è pure scatenato contro di me): "Gufo? No grazie"

E' uno dei posti dove si aggrega la resistenza contro TripAdvisor, da parte di operatori del settore ristorazione, di operatori della comunicazione turistica etc.

Vale la pena di guardarlo - di TripAdvisor, negli spazi del marketing digitale, si tendono al leggere molti commenti e opinioni positive - ha senso guardare l'altra faccia della medaglia, in un ottica di ascolto del mercato e dei loro attori.

E vale la pena di rifletterci sopra. 
Al di là dell'evidente emotività che suscita in questa pagina il tema delle recensioni, sarebbe troppo semplicistico guardare l'operato del gruppo come una battaglia di retroguardia. 

O leggerci dietro politiche di marketing di operatori che si vogliono porre, per i ristoratori, come alternativi a TripAdvisor.

C'è da fare delle riflessioni su come gli operatori del settore si muovono e di come lo scenario in cui si muovono, nel bene e nel male sia mutato; e cosa sia sensato fare - in termini di marketing e comunicazione - in un mondo che è cambiato così rapidamente.

Fate voi, io non mi esprimo, questa volta; se guardate i commenti al mio post sul blog e su Facebook, vedete quanti insulti mi sono tirato dietro - il più benigno è che abbia fatto il post per fare polemica e ottenere un po' di visibilità :-)

Contrariamente alle normali policies di moderazione, ho lasciato anche gli insulti, postando tutto quello che ho ricevuto (nonostante le accuse di censura.... che poi sul mio blog potrei pure fare quello che mi pare).

Danno un contesto della situazione di disagio evidentemente vissuta da alcuni operatori del settore...

Spero possa essere utile :-)
(e temo mi attirerò un'altro po' di vaffa dagli attivisti anti TripAdvisor..:-S  )

martedì, febbraio 18, 2014

In quale andreste a mangiare? (Polemiche TripAdvisor)

Mi limito a pubblicare due foto.

Una che gira in Rete. Scattata all'Ottavo Nano di Brescia.



Una scattata invece da me, questa domenica, in un ristorante dove ho mangiato bene e ho ricevuto un ottimo servizio.

Cosa che mi aspettavo - perché l'avevo selezionato su TripAdvisor proprio per le sue recensioni positive.

Fare la guerra a TripAdvisor è spesso un modo per non voler riconoscere le proprie manchevolezze - o per continuare a rifilare al cliente di passaggio un prodotto/servizio substandard.

Parlare di frustrazioni degli utenti è corretto... ma spesso sono frustrazioni dovute al bidone rifilato da un ristorante.

Per cui.. magari hanno ragione, ma alla pizzeria "Ottavo Nano" di Brescia nel dubbio non ci andrei a mangiare. C'è abbondante scelta, lì intorno.

Che poi non si capisce bene la polemica del locale verso TripAdvisor, dato che ha pure delle recensioni piuttosto positive; è un modo di farsi pubblicità all'italiana - attraverso la polemica? 

Si è "fatto furbo" e si è comprato un po' di recensioni positive? Ha un problema di accettazione psicologica delle critiche? (ma allora non si fa un lavoro a contatto col pubblico...)

Poi il problema dei troll o dei concorrenti scorretti esiste... ma da quel che sento parlando con tanti ristoratori, tanti clienti stanno imparando a leggere le recensioni e a nasare quel che c'è dietro...

Quando la vita ti dà dei limoni - è inutile incavolarsi e dire "e io non gioco più". Conviene (è indispensabile) per le marche mettersi a fare limonate. E provare a farle più buone che si può.

O mettersi a fare altro. O anche solo stare zitti e lavorare senza fare casino. Spesso la realtà non ci piace. Amen. O siamo in posizione di forza e la possiamo ribaltare, o siamo in situazione di debolezza e conviene cambiare noi stessi per adattarci al mercato. E magari lavorare pian piano per farlo cambiare, magari.

Ma quello che una marca non può mai fare è rifiutare un mercato che cambia e mettersi al di fuori delle logiche delle persone.

Morale: se passo da Brescia, so dove non andrò a mangiare. Ma a Monticello ci tornerò apposta. Anche perché il messaggino lasciato sul tavolo in realtà è solo una piccola tessera di un offerta fatta di cortesia, accoglienza, prezzi giusti e buona cucina :-) e allora sì, che ti viene voglia di farlo sapere a tutti :-)

venerdì, ottobre 18, 2013

USA:Scelta del ristorante sempre più influenzata dalle app...Infografica

Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio che:

- le trasformazioni portate da Internet, Social etc spostano ingenti somme di denaro e
- cambiano radicalmente il modo in cui un numero sempre maggiore di noi effettua scelte d'acquisto...

Allora guardatevi questa infografica della National Restaurant Association americana.



martedì, giugno 18, 2013

Notevole: trasfondi il cellulare per promuovere le donazioni di sangue...


Mi sembra una bella, bella idea.
Ma io sono di parte (donate qualche litro di sangue anche voi, che ce n'è bisogno)



A San Paolo - l'idea: installare in alcuni ristoranti un aggeggio che permette di ricaricare il proprio cellulare... prendendo energia da quello di un proprio amico seduto di fronte.

In pratica una trasfusione. Che magari fa riflettere.

Guardate il video perché non c'è molto altro da aggiungere.



Clube Sangue Bom / The Donor Cable - Videocase from Brimola on Vimeo.

lunedì, maggio 21, 2012

www.wherethe***shouldigotoeat.com/ ???


Uh... questa è strana forte.

Un modo decisamente unconventional di proporti dei ristoranti nella tua zona...


Nota: ho dovuto cambiare titolo e contenuto del post, perché Google mi ha minacciato, considerando questo contenuto come non corretto... :-)


Domani vi racconto meglio.

giovedì, luglio 16, 2009

Il futuro della Rete: voglio che Google mi trovi un algoritmo che...

E' uscito il mio settimanale articolo per Apogeo

"Una metafora per il web che verrà. E qualche idea su un algoritmo per la semplificazione immediata della vita di tutti i giorni, che deve ancora venire

Il web indubbiamente è una gran bella cosa. Utile, utilissimo, Ma non è perfetto, anzi. E ho un’idea o due di cosa potrebbe renderlo migliore.

Google (ma non solo lui) ha costruito una immane fortuna economica e di pubblico su un semplice principio: la differenza tra un link e un buon link. Ha costruito un algoritmo potente per definire il ranking – per capire automaticamente quanto è valido, rispetto ad una nostra ricerca, un sito, un contenuto, rispetto a tutti gli altri. E proporcelo per primo, per semplificarci la vita, per toglierci lavoro.

Ora, quello che io vorrei..."

Questo è il tema. Se volete leggere il resto siete cordialmente invitati a cliccare sul link che vi porterà sulle pagine di Apogeo.