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venerdì, gennaio 08, 2016

Comunicazione innovativa e contestuale: la radio subacquea per il filtro solare.


Idea innovativa, tecnologica e parecchio Geek.

Molto ben focalizzata: dove infatti ha più senso promuovere una crema solare se non sulla spiaggia? (ammesso e non concesso che le creme uno le compri sul posto e non al supermercato prima di partire, beninteso).

La risposta è: sott'acqua - visto che una buona crema solare deve resistere anche all'immersione fra i flutti, in modo da proteggerti.

E qui la protezione non è solo da intendersi in termini di salute della pelle; è anche da vedere come prevenzione di quei fastidiosi arrossamenti o scottature che ti impediscono di goderti appieno la vita notturna nei bollenti locali di Puerto Rico.


Ma facciamola breve: per promuovere le virtù della crema solare Neutrogena, in un modo giovane e inaspettato, si è realizzata una stazione radio subacquea.

Musica, allegria e divertimento (e messaggi educational)... udibili solo in immersione (usando quegli speciali altoparlanti che gli scienziati usano per cercare di comunicare coi delfini... così anche i nostri amici mammiferi si sono goduti un po' di salsa e merengue).

Il tutto, ovviamente, accompagnato da un corretto sampling sulla spiaggia.

L'effetto è inaspettato, perché buttarsi in mare e di colpo sentire la musica crea attenzione... e qui si è creato un vero e proprio media "paid" che ottiene un sacco di attenzione, anche per l'effetto novità - attenzione che si estende anche ai messaggi pubblicitari, quindi all'awareness, all'equity... e alla generazione di party subacquei (possiamo classificarla come "brand utility"? :-) )



giovedì, gennaio 07, 2016

I musicisti indipendenti promossi digitalmente da KFC con una tecnologia davvero innovativa


Interessante uso della tecnologia come abiolitatore di una strategia molto sensata.
Il mandante: KFC (quelli del pollo fritto).

Il target: giovani urbani.

Insights: forte interesse per la musica nel target (eh già). 
Ma d'altra parte gli artisti indipendenti, quelli che si stanno sbattendo per emergere fanno una fatica tremenda a farsi conoscere, perché non esistono strumenti forti per portare la propria musica al pubblico.

L'idea: proporre la musica di questi artisti nei KFC (in Sud Africa).. con tutti i problemi di casino, di regia dall'altro... perchè fare una radio del punto vendita non solo è banale ma non è interattivo.

D'altra parte non si può certo pensare di avere decine di persone e ognuna ascolta quello che gli pare, no?

Beh, in reaktà sì, sarebbe nastato mettere delle prese per le cuffiette ai tavoli e un pannello di controllo,  in modo che ogni cliente potesse sintonizzarsi su un canle o scegliere uno specifico brano... un po' modello aeroplano.
Ma di sicuro non sarebbe stato suffuicientemente cool, wow, memorabile etc.
Il che è anche vero.

La soluzione: adottare una tecnologia al tavolo che permette di ascoltare la musica epr conduzione ossea.


Ovvero piantando ben bene i gomiti sul tavolo (sì è da maleducati però...) e ascoltando il suono attraverso le ossa e non le orecchie -) Senza disturbare i vicini.


Fruizione personalizzata, interattiva e anche un po' scheletrica.

E ovviamente, il tutto integrato con una app, che permette di condividere e raccomandare agli amici.

Insomma, ecco il video:

KFC | Sound Bite Interactive Record table from Creative Awards on Vimeo.

lunedì, agosto 31, 2015

Shazam: usarlo per un concorso... da musicisti: Epiphone Les Paul Skill Check

Da (pessimo) chitarrista questa non potevo non raccontarvela - anche perché su Shazam non è che ci siano in giro tante idee innovative (nella logica del suo uso a supporto di attività di comunicazione).

Se quello che abbiamo visto sinora su Shazam è stato il meccanismo "acchiappa al volo lo smartphone e shazamma la colonna sonora dello spot quando passa", qui l'idea è più complessa e ricca. Intelligente e sfrutta meglio le potenzialità del mezzo.

Il committente è Epiphone, azienda produttrice di chitarre dall'illustrissimo passato e da un ottimo presente (per chi è interessato, approfondisco: posizione di pregio nel mercato delle archtop, delle semiacustiche; e seconda linea di Gibson - produce delle Les Paul prodotte in oriente che costano molto meno delle Gibson ma che comunque possono suonare anche molto, molto bene).

La logica di fondo della marca è probabilmente anche quella di affrancarsi dalla percezione di chitarra di serie B, di strumento per chi non può permettersi "the real thing" (una Gibson, come detto...  e anch'io nel mio piccolo ne ho una :-) per coprire fasce medie e medio basse del mercato, intersecandosi con le Gibson di fascia bassa che in certa misura si sovrappongono...

Quindi fare qualcosa che la posizioni come marca smart, adatta a chitarristi anche di ottimo livello (anche perché ci sono professionisti che usano Epiphone in concerto, che hanno una "signature version" a loro dedicata e sviluppata con loro...)

Ecco dunque l'idea.
Bjorn Gelotte, chitarrista della band finlandese In Flames, cui è stata recentemente dedicata una versione speciale della Les Paul Epiphone (che non costa poco: si parla di oltre 1300 $...), scrive un complesso solo di chitarra.

Il solo viene messo su Shazam.
I partecipanti se lo devono imparare molto per bene, e suonarlo facendolo ascoltare a Shazam - in modo che l'app giudichi quanto bene (o meglio, fedelmente) sono stati in grado di riprodurre il pezzo originale.

 Se sono stati abbastanza bravi, Shazam da' l'accesso al sito nascosto dedicato al nuovo modello di chitarra... dove i bravi chitarristi potranno a questo punto vincerne una o quanto meno avere il raro onore di acquistarne una in anteprima.

Il progetto, a quanto è dato sapere, ha avuto un buon successo, con (solo? ben?) 250 chitarristi riusciti a copiare abbastanza bene il solo originale. Ma, soprattutto, la special version è andata esaurita in preorder, prima ancora di raggiungere i negozi. E le tirature successive sembrano andare piuttosto bene...

Ecco il video:



e, se proprio vi interessa, ecco Bjorn Gelotte parlare della sua Epiphone:

lunedì, febbraio 16, 2015

Comprare una nota di Kylie Minogue... per combattere il cancro



Bella idea di marketing social / fundraising. E parliamo di nuovo di musica.

Kylie Minogue ha messo a disposizione una propria canzone.

Suddivisa in oltre 4000 note.

Ogni nota poteva essere acquistata attraverso un meccanismo d'asta.

E il ricavato messo a disposizione della causa:

Ogni donatore aveva la sua visibilità, legato alla nota sponsorizzata.

Bella idea.
Ho un po' il sospetto che non sia andata "sold out", a vedere il sito; ma comunque volendo, ora che l'operazione si è conclusa, si può sempre acquistare la canzone per contribuire e sommare il proprio contributo ai circa 13.000 euro incassati (non mi sembrano tanti).



Ecco il video ufficiale della canzone:


martedì, febbraio 10, 2015

Un Google Cube per il video musicale dei Presets: Interessante esperimento.


Non so se conoscete Google Cube, un prodotto del laboratorio sperimentale del gigante informatico.

Vale la pena di darci un'occhiata, un'idea interessante, anche se sperimentale più che "operativa". Ma che si presta a pensieri interessanti per la comunicazione. 
O come spunto per un po' di PR digitali :-)

Non ho visto molti esempi interessanti, questo però mi è piaciuto.

Per il lancio del loro nuovo disco (estate 2014) la band The Presets hanno realizzato questo modo innovativo di presentare i propri video.

Occhio che mi sa che lo vedete solo se usate Chrome. Giocateci...
Potete anche provarlo qui: http://nofun.thepresets.com/

Comunque sotto vi metto il video del making of, quindi capite lo stesso di che si tratta...

    

Video "making of", che spiega le logiche:


Approfondimenti:

https://www.facebook.com/thepresets



venerdì, novembre 07, 2014

Vending machine: se suoni bene ti offro da bere :-)


Interessante innanzitutto perché è un'azione fatta in Ucraina. Dove il bisogno di qualcosa che tiri un po' su di umore, è particolarmente forte.
Eh già, perche il marketing e la comunicazione non si fanno fermare nemmeno dalle guerre.

Comunque; vending machine di acqua minerale, in concomitanza con il festival di musica popolare di L'viv.

La particolarità: ha una tastiera da pianoforte, posta verticalmente.
E si può suonare.

Così i passanti si possono cimentare, mostrando agli astanti cosa sanno fare. Generando probabilmente allegria, orrore, stupore.
E se suoni bene, in omaggio una bottiglietta di minerale come ricompensa.

Bella idea, molto socializzante e aggregante, attira attenzione ed è viralizzabile.
Ecco il video:



Borjomi piano machine from banda on Vimeo.

mercoledì, giugno 04, 2014

Beck's - il primo poster suonabile


Classico esempio di Geek Advertising

Il primo poster suonabile, piazzato in Nuova Zelanda - all'interno di un progetto definito il "mese della musica" - tema che la nota birra sta cavalcando seriamente nel paese australe, sostenendo il lavoro di band emergenti locali.

Il poster.. beh, è touch sensitive, e lo potete far suonare i brani delle band selezionate come più interessanti .

Se guardate i video capite subito tutto :-)

Twitter: #playablePosters




venerdì, maggio 09, 2014

Product Placement nei video online: adesso è "retroattivo" (e considerazioni su coda lunga e manipolazione dei contenuti)

Grazie a un accordo tra la piattaforma Vevo* e Mirriad technologies, i video musicali potranno ora ospitare product placement, da parte di inserzionisti, "a posteriori".

In estrema sintesi, l'idea è di prendere un video musicale esistente (possibilmente che faccia traffico) e - anche a distanza di tempo, piazzarci un bel product placement (ad esempio un bel posterone di prodotto sullo sfondo, mentre il cantante cammina per la città).

Il concetto è simile, per certi versi, a quello storico del placement nei videogames, concetto vecchio di anni.

Ma è un'idea che potrebbe avere delle implicazioni non banali.

Intanto, significa trasformare il video musicale in un "media" digitale - esattamente come un sito o un blog; dove cioè metto a disposizione uno spazio pubblicitario a favore degli inserzionisti. E così, mi immagino, su un qualche video famosissimo potrei vendere per un mese lo spazio a un'automobile, poi tirare giù il product placement e sostituirlo con quello di un soft drinks...

Ovviamente qui parliamo di coda lunga dei contenuti. La manipolazione ex post, su quei contenuti che non muoiono subito ma che permangono nel tempo in rete. Anzi, il fatto che certi content (io penso sempre a "Thriller", vedi mio post di un po' di tempo fa) più che dei pezzi di contenuto ospitati dentro un media sono in fondo diventati dei media essi stessi.

E anche la pianificazione ex post e non ex ante. In Advertising cerco di indovinare chi vedrà il mio programma e se il target coincide con il mio, ci piazzo la mia pubblicità.

Qui invece posso, come inserzionista, analizzare chi abitualmente guarda proprio quel video, quel contenuto (e non quel canale) e decidere che mi interessa piazzare il mio prodotto dentro il videoclip "Mission Impossible (Piano/Cello/Violin)" ma non dentro "Elektronik Supersonik" o viceversa, basandomi su dei dati fattuali e non predittivi.

Tenendo conto che una faccenda è avere i break pubblicitari all'inizio, un'altra è avere il placement dentro il video, inevitabile e non skippabile.

In realtà, nel caso specifico, le case discografiche e gli artisti avranno diritto di parola, esprimendo il proprio parere sull'adeguatezza o meno dell'inserimento di un certo brand nel proprio video.

Ed infine, ecco il primo video modificato a posteriori - con l'inserimento di un poster Levi's che nel filmato non c'era...




*(se guardate video musicali online sapete chi è - e comunque è una joint venture tra Google, Universal Music e Sony Music) 

mercoledì, ottobre 16, 2013

Chanel, Musica e Spacciatori :-) una storia di Fantamarketing


Una cosina che mi ha incuriosito. Non molto digitale però... ve la racconto lo stesso. 

Se volete, una storia che mi sono inventato, una robetta di fantamarketing. Probabimente non vera ma magari verosimile :-)

Ecco la storia: incappo un paio di volte alla TV in uno spot Chanel, di cui mi intriga la musica. Begli accordoni, un giro melodico interessante... decido di andare ad esplorare la cosa e di capire come è fatta.

Quindi tablet, sito Chanel, ecco lo spot (quello del prodotto giorno, notte e weekend. Interessante estensione dalla linea, tra un po' ci sarà anche il prodotto per la merenda e per la pausa caffé delle 11 :-)

Comunque non divaghiamo. Su questa pagina accedo allo spot "Dove inizia la bellezza". Peccato, peccato, che la musica sia diversa (!) (e mi sa, non solo quella). Lo spot ve lo metto sotto.

Mi faccio delle domande, delle riflessioni - sul senso strategico di avere una comunicazione differente tra TV e web.

Sono arrivato a due teorie - una sensata e una buffa e cattiva, che condivido con voi :-)

La teoria sensata: mezzi diversi, utenza in un frame of mind diverso (nella TV è push, viene sorpresa dallo spot, ha in testa alte cose; sul web lo sta cercando, è pull, ha scelto di vederlo, è più centrata sulla comunicazione).

Quindi ci sta un versioning del contenuto per sfruttare al meglio le specificità dello strumento.

La teoria non sensata: sì, vabbé, però essere tanto raffinati da cambiare la musica (e pagare due set di diritti...)... boh.

E poi il fatto che sia impossibile (almeno a me) trovare online la versione con la musica che mi piace... curioso. E qui mi parte la teoria del complotto, del fail, del c'è qualcosa da nascondere, tanto cara alle folle che popolano i social :-P

Con un po' di ricerca, comunque, almeno l'informazione si trova: il brano musicale che accompagna la versione TV è "The Pusher" nella versione resa popolare dagli Steppenwolf, gruppo fondamentale nella storia del rock (qui trovate una decostruzione degli accordi per chitarra, se vi interessa:  http://www.guitaretab.com/s/steppenwolf/21881.html).

Una canzone che qualcuno di voi si ricorderà nel film Easy Rider.

Oh, oh. The Pusher è una canzone che parla di spacciatori, parla esplicitamente di droga:
"You know I've smoked a lot of grass
O' Lord, I've popped a lot of pills"

A questo punto posso farmi un film.

Il commercial viene proposto, approvato, girato, magari messo in onda.

Poi di colpo qualcuno si rende conto che Chanel si sta associando ad una storia di droga e di spaccio - ambiti che non sono esattamente coerenti con il DNA della marca.

Ormai è troppo tardi e troppo costoso cambiare lo spot in TV - magari anche in considerazione che la programmazione è breve (chi lo sa - è solo una mia fantasia, ok?); però almeno si può farlo sparire dalla rete e sostituirlo con una versione che non metta a rischio la marca... :-)

Bah, chissà come è andata, non lo sapremo mai - e probabilmente è tutta una fantasia della mia mente contorta da addetto ai lavori... che si è fatto influenzare da precedenti casi di relazione tra una marca e una droga (Euronics, per intenderci :-)

Però mi ha divertito fare questo fantamarketing. Non prendetemi troppo sul serio.

Prendetelo solo come scenario teoricamente possibile - per ricordarci che basta un attimo di disattenzione per andare a incasinarci con la marca. Dio (o il diavolo, a seconda di a chi credete) sta nei dettagli.

Ecco lo spot come lo vedete su YouTube; e sotto uno dei tanti video della canzone - tenete conto che il tizio che canta (John Kay - nome anagrafico Joachim Fritz Krauledat) è del 1944... :-)
Enjoy.



venerdì, giugno 21, 2013

La fine delle riviste "silenziose" - la rivista Juke Box :-) Ancora Billboard, Brasile. NFC

Oggi edizione speciale del mio blog tutta destinata a Billboard.
Bravi, fanno cose innovative :-)

Per continuare a differenziarsi, a emergere, a costruirsi una marca più forte e legata a valori di sorpresa, innovatività, unicità (etc) hanno pensato bene di includere un chip NFC in copertina.

Così, basta avvicinare il proprio smartphone... e parte la musica. Che non è solo rinchiusa nelle pagine del giornale, ma si sprigiona in modo transmediale, postmoderno atipicamente laqualunque, molto geek advertising.

Guardatevi il video qui sotto.


Acuto: rivista gratis solo per i veri fan

Billboard (la rivista) in Brasile.
I veri fan (degli artisti) meritano di leggere la rivista gratis.
Almeno questa è la loro opinione.

Per fare ciò che dicono, un distributore automatico del tutto particolare, posizionato in edicola:
la Billboard Fan Check Machine.

Basta collegare il proprio iPhone alla vending machine.

Questa fa un'analisi della musica che ci tieni dentro. Se hai 20 o più pezzi dell'artista ospitato sulla copertina della rivista... ce l'hai gratis :-)


Ecco il video (in brasiliano)

venerdì, maggio 31, 2013

Molto smart :-) si gareggia contro Shazam per costruire credibilità


Operazione di Buzz e, se volete, di branding.


Trace è un canale TV musicale francese. 

Ovviamente devono essere dei tipi strafighi - in termini di conoscenza e competenza musicale.

Come meglio dimostrarlo se non facendo una gara contro Shazam - il primo che riconosce il brano vince?

Intelligente. Godetevi il video.  Nell'interesse della suspence, non vi dico chi ha vinto.


martedì, aprile 30, 2013

Sensoriale: Coke, il Sound della felicità. Bello.


Sappiamo ormai tutti che Coca-Cola si è strategicamente legata al concetto di  felicità, di essere un prodotto che provoca questa nobile emozione (lasciamo perdere le discussioni filosofiche su cosa sia davvero la felicità, poi magari ne parliamo da un'altra parte).

Ha, nel mondo, trovato modo di scaricare a terra i cavalli del concept strategico attraverso varie iniziative (in primis le vending machine) - alcune delle quali trovate in miei post precedenti, basta fare un search sul blog.

Ora, in Giappone, ha trovato un altro modo. Legandosi ad un altro elemento iconico del prodotto (o meglio, della categoria di prodotto): il "psssst" che viene emesso quando si stappa la bottiglia.

Quale miglior modo di rendere dimostrabile la felicità che fare un bel mix tra questo suono simbolico e suoni di felicità assortita? Facendo gestire il tutto da un famoso (?) DJ giapponese?

Così hanno piazzato un registratore digitale in una bottiglia e l'hanno fatta viaggiare per varie città... ma se guardate il video capite tutto in un attimo :-)

Anzi, guardatevi la serie di video, li trovate qui: http://www.youtube.com/user/CokeRemixBottle (da bravo milanese imbruttito, ho particolarmente apprezzato il Sushi Remixed :-)

Ah, e ci sono anche le suonerie scaricabili, btw.

martedì, marzo 05, 2013

Fermata dell'autobus --> Karaoke :-)


Azione guerrigliera / ambient...

Attrezzare la fermata dell'autobus a Karaoke - e convincere la gente a interagire, fare casino, creare un mini evento che favorisse il buzz e la viralizzazione dei video...

(IMHO con un *robusto* aiuto di una crew di finti passanti... :-)

Per l'apertura di un negozio di scarpe (c'entra poco, lo so), in Israele.

Potete anche vedere la pagina Facebook:

Godetevi il video.

giovedì, gennaio 03, 2013

L'ukulele dalla lattina, del tonno più sostenibile.


Questa è bella unconventional.

FollowFish è probabilmente il tonno più sostenibile che esiste (non so se sapete i disastri all'ambiente che vengono fatti dai pescatori di tonno, roba da smettere in tronco di mangiarlo).

Si sono inventati questo progetto, musicale, molto basato su YouTube.
Che si chiama TunaTunes.

In primis prendere un liutaio e fargli ricavare un ukulele da una lattina del loro tonno (!). Affascinante il video di come lavora il liutaio... tutte le volte che vedo cose del genere mi dico che ho sbagliato mestiere.

E poi, con questo ukulele nelle mani di un bravo musicista, una serie di sessioni musicali in giro per la Germania...

Se sapete il tedesco, ecco la pagina Facebook:

Ecco il video del liutaio e uno dei video musicali:




martedì, novembre 20, 2012

Twitta foto,Ballantine's la trasforma in musica appropriata :-)

Oggi parliamo del progetto Loud Blue di Ballantine's, che ci presenta un concetto direi effettivamente innovativo.

Funziona così: si scatta una foto con Istagram. 

La si diffonde via Twitter con l'hashtag #loudblue.

Si riceve su Twitter un Link da cui ascoltare un brano musicale appropriato.

La scelta del brano non sarebbe ne' casuale ne' manuale, ma si basa (baserebbe) su un algoritmo che interpreta la foto e a seconda di colore, contenuto, presenza o meno di persone configura la musica che andremo a ricevere.

Sul sito maggiori informazioni.

La parte musicale è stata realizzata in partnership con il duo Brasiliano Electro-House Felguk.

Mi sembra carino, il progetto è basato su uno scambio di contenuto (o meglio experience, a partire da "vediamo se funziona") contro amplificazione da parte degli utenti sui social, chiamiamola viralizzazione.

Si è visto molto di peggio :-)

giovedì, luglio 26, 2012

Un pianoforte che suona via Twitter


Mi piacciono molto quei progetti che interfacciano la realtà con il virtuale, che permettono di comandare da Internet oggetti e device nel mondo reale.

In questo caso, un pianoforte. Il primo pianoforte interattivo.
Si manda un tweet, richiedendo una canzone, una in particolare o un pezzo di una band che si ama. E il pianoforte, piazzato in un evento, suona da solo ciò che desideriamo.

Guardatevi il video qui sotto e per approfondimenti, guardate qui: http://stanleypiano.com/


@StanleyPiano, the world’s first interactive player piano, makes his worldwide debut at Seattle’s Capitol Hill Block Party. Stanley is a precocious instrument who takes song requests via Twitter. Stanley can play a lot of songs, but he loves indie music. He even went out of his way to learn a song for each of the bands playing at the Block Party. Stanley bares all as his moving parts (gears, bellows, hammers, valves) visibly work as the keys press themselves.
To make a request or chat with Stanley during the Block Party (July 20-22), simply tweet your song or message to @StanleyPiano. Fans will be notified when their song is up next and view the full list Block Party songs at stanleypiano.com. Stanley is very chatty, so all song requests are welcome. Ask him to play Freebird and see what happens.
Block Party attendees can meet Stanley in person in the parking lot on Pike Street between Poquito’s and Havana Social Club.


venerdì, giugno 22, 2012

Business musicale... sulla chiavetta USB


Idea semplice, chissà se funziona: i 3 Doors Down mettono in prevendita il loro concerto su un braccialetto USB.

Si sceglie quale sarà la serata in cui li si va a vedere e, con soli 25 dollari (oltre al biglietto) si avrà la registrazione proprio di quella serata, per collezionare e ricordare.


lunedì, maggio 28, 2012

"tirati giù" i musicisti, al concerto :-) Coca-cola

Coca-Cola ha una radio su Internet (in Colombia) e loro sì, che vogliono che ti scarichi roba, che ti tiri giù ad esempio il brano musicale tratto da un disco in lancio...

Visto che in Colombia il download non deve essere molto popolare, hanno pensato bene di incentivarlo, con un'operazione che mischia digitale e..."terrestre".

Come? Il famoso gruppo inizia il suo concerto "live". Stadio pieno di gente etc etc. Solo che la band è sospesa a 50 metri d'altezza sopra il palco.

Ogni volta però che qualcuno scarica il brano, la band scende. 10 metri ogni 10.000 download. Si tira giù il file ma anche i musicisti. Fino a toccare il palco.

50.000 download in un 'ora, reach del buzz stimato in 16 milioni di persone.