Interessante uso della tecnologia come abiolitatore di una strategia molto sensata.
Il mandante: KFC (quelli del pollo fritto).
Il target: giovani urbani.
Insights: forte interesse per la musica nel target (eh già).
Ma d'altra parte gli artisti indipendenti, quelli che si stanno sbattendo per emergere fanno una fatica tremenda a farsi conoscere, perché non esistono strumenti forti per portare la propria musica al pubblico.
L'idea: proporre la musica di questi artisti nei KFC (in Sud Africa).. con tutti i problemi di casino, di regia dall'altro... perchè fare una radio del punto vendita non solo è banale ma non è interattivo.
D'altra parte non si può certo pensare di avere decine di persone e ognuna ascolta quello che gli pare, no?
Beh, in reaktà sì, sarebbe nastato mettere delle prese per le cuffiette ai tavoli e un pannello di controllo, in modo che ogni cliente potesse sintonizzarsi su un canle o scegliere uno specifico brano... un po' modello aeroplano.
Ma di sicuro non sarebbe stato suffuicientemente cool, wow, memorabile etc.
Il che è anche vero.
La soluzione: adottare una tecnologia al tavolo che permette di ascoltare la musica epr conduzione ossea.
Ovvero piantando ben bene i gomiti sul tavolo (sì è da maleducati però...) e ascoltando il suono attraverso le ossa e non le orecchie -) Senza disturbare i vicini.
Ovvero piantando ben bene i gomiti sul tavolo (sì è da maleducati però...) e ascoltando il suono attraverso le ossa e non le orecchie -) Senza disturbare i vicini.
Fruizione personalizzata, interattiva e anche un po' scheletrica.
E ovviamente, il tutto integrato con una app, che permette di condividere e raccomandare agli amici.
Insomma, ecco il video:
Nessun commento:
Posta un commento