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lunedì, giugno 23, 2014

Chiama Uber e viaggia in Transformer, Optimus Prime :-) Grosso PR Stunt (e nota sulla pubblicità che gli fanno i tassisti)

In questo post vi parlo di due cose:

La prima è il PR Stunt che ha organizzato Uber in comarketing con il nuovo film dei Transformer.

La seconda sono un paio di miei ragionamenti, con un focus su quanto i "nemici" stanno facendo e come questo in ottica di marketing rischia di trasformarsi in un grosso favore a Uber.

La prima parte è quella più semplice e veloce.

Un bel comarketing con Trasformers 4 (il film). In tre città degli US, per un unico giorno,  Uber aggiungerà alla propria flotta di veicoli normali anche Optimus Prime.

Per chi non sa cos'è allego foto (del giocattolo, che si capisce meglio cosa sia). Non un Optimus Prime qualunque, ma proprio il veicolo che è stato usato nel film :-) L'unico e originale. (Spoiler alert: il camion in questione purtroppo non si trasforma. Ebbene sì, erano tutti, solo, effetti speciali).

http://en.wikipedia.org/wiki/Optimus_Prime
Previa prenotazione a mezzo app, sarà possibile tentare la fortuna e riuscire a farsi un bel 15 minuti di interazione con l'autorobot.

Qui trovate approfondimenti interessanti sul caso, con anche indicazioni su altre cose smart che ha combinato Uber:

http://blog.uber.com/UberTRANSFORMERS

http://www.theverge.com/2014/6/17/5817168/uber-transformers-optimus-prime
http://www.autoblog.com/2014/06/18/optimus-prime-now-hailable-via-uber/

La cosa è estremamente sensata, c'è una sinergia strategica tra i due brand che lavorano in partnership, e rafforza la coolness / nerdness di Uber. Specialmente rispetto all'immagine percepita dei tradizionali operatori tassisti.
E, come è facile immaginarsi, la cosa ha scatenato un discreto buzz. Quindi copertura, numeri e brand image.



Ed ecco un paio di video:





e qui trovate un video dove si vede un po' meglio il veicolo:
http://www.usatoday.com/videos/life/movies/2014/06/16/10592315/

Passiamo alla seconda parte: Uber è indubbiamente un'azienda molto aggressiva, nel proprio marketing. E deve esserlo, dato che si pone come "disruptive" in un mercato dove le posizioni di privilegio, i monopoli e gli interessi privati hanno costruito rendite di posizione che sembravano inscalfibili (anche per la loro portata di influenza anche politica...).

Una delle cose più intelligenti è l'applicazione di una sorte di judo del marketing, andando ad approfittare delle debolezze e dei passi falsi dei nemici (nel loro caso è corretto parlare di nemici, più che di competitor).

Tipicamente - quando i tassisti sono in sciopero (mettendo nei casini il pubblico, difendendo gli interessi propri a scapito di quelli della collettività) - Uber non solo c'è e risolve, ma addirittura offre lo sconto, in un  momento in cui tanti pagherebbero anche di più del solito:


Ma più che quello che fa Uber a volte è quello che fa il nemico, che migliora i fatturati dell'odiato non-taxi. Così, in occasione dello sciopero anti Uber dei taxi Londinesi, Uber è entrato in Trending Topic di Twitter. E anche chi non lo conosceva... a quanto pare l'ha usato, vista l'esplosione nucleare delle vendite, +850%:
Vedi anche:
http://www.washingtonpost.com/news/morning-mix/wp/2014/06/12/uber-says-ridership-up-850-percent-after-taxis-hold-london-ransom/

Quindi, probabilmente, Uber è felicissimo di avere dei nemici così :-)

(Nota: per onestà e trasparenza comunico che sono di quelli che cercano di evitare il più possibile l'uso dei taxi, anche per lavoro, usando dove possibile i mezzi pubblici o il car sharing. Detto questo, col mio post non intendo entrare nella polemica in corso, quindi gentilmente evitate i soliti commenti stupidi e off-topic: io guardo alla comunicazione, ok?)

lunedì, febbraio 25, 2013

Altro che i social... il prossimo megamedia: il Taxi?

Da quanto stiamo vedendo, non possiamo scartare l'ipotesi che dopo Internet e i Social Media, the Next Big Thing siano i taxi.

Un mezzo di comunicazione one-to-one, ma allo stesso tempo one-to-many.

Non solo: allo stesso tempo uno spazio dove comunicazione e soddisfazione del bisogno trovano respiro congiunto :-)

Ecco alcuni esempi:

a) Il taxi come mezzo di comunicazione one-to-one, il bellissimo esempio di comunicazione virale / personale di TED in Argentina, per far conoscere l'evento. Guardate questo mio post precedente:

Ma andiamo adesso in quel luogo da dove spesso nasce l'innovazione, la magica NYC - New York, città della grande mela e dei taxi gialli...

b) Il Taxi come comunicazione one -to-one e one-to-many. 

Tra i casi più eclatanti le proposte di usarli come strumento per la promozione dei profilattici (a quanto si capisce, bloccato all'ultimo momento dall'organo cittadino preposto alla pubblicità sui Taxi).

Il giorno di S.Valentino tre appositi Taxi avrebbero distribuito ai passeggeri profilattici gratuiti - mentre personale della ditta avrebbe sottoposto i viaggiatori a quiz sulla sessualità sicura. Una rottura di maroni, ma d'altra parte la corsa era gratuita... un equo scambio di valore.

La pubblicità posta sul tetto e soprattutto il buzz creato dall'inizativa assicurerebbero la parte di comunicazione "broadcasting", mentre ciò che si svolge all'interno è la parte narrowcasting.

(fuori tema ma interessante, l'iniziativa della stessa azienda di regalare al pubblico giocattoli erotici vibranti attraverso simpatici carrettini - iniziativa stoppata dalla polizia di NY per l'eccessiva folla che si era generata:

c) Il Taxi come luogo dove vengono montate mini vending-machine, piccoli distributori automatici pronti a soddisfare i bisogni dei passeggeri.
Non si capisce bene come saranno fatte, ma si capisce che hanno montato un sacco di hype sul progetto:




Non sono comunque tutte rose e fiori, a NYC.

E non è detto che la corporazione dei tassisti applauda comunque all'innovazione, dato che stanno (ad esempio) proponendo un'azione legale intesa a vietare la pratica di chiamare un taxi attraverso il cellulare, ritenendo più profittevole per la categoria che i passeggeri, pioggia, gelo o solleone, i taxi li fermino al volo per strada: 


In conclusione dobbiamo prepararci allo sbarco sul mercato del marketing e della comunicazione di nuove figure professionali specialistiche, come il Taxi Engagement Director, Lo Strategic Taxi Planner, il Microcommunity Taxi Manager. 

Molti di noi, in effetti, stanno già preparando le slide per essere i primi ad offrire corsi di formazione su questi temi.
Vi terrò informati sulla disponibillità dei miei.

PS: Extra bonus - miei post precedenti sul mondo del taxi:


Il taxi costa un sesto, se lo chiami con Twitter



giovedì, luglio 19, 2012

Il taxi costa un sesto, se lo chiami con Twitter


Per comunicare il fatto che "fare il pieno" con la Nissan Leaf (auto elettrica) costa un sesto rispetto a un'auto a benzina, a Londra hanno introdotto in via promozionale un servizio di taxi gratuito... a condizione che lo si chiami con un tweet contenente la destinazione e l'hashtag #6xCheaper.

Chi è stato scelto ha avuto la fortuna di vedere arrivare una Nissan Leaf che lo porta a destinazione. Il tutto all'interno di un programma di promozione digitale del prodotto molto più articolato... http://the-big-turn-on.co.uk

Guardate il video, spiega tutto.

venerdì, febbraio 03, 2012

Santa Claus guida il Taxi per te :-)


E torniamo sul tema tassisti, visto che con le liberalizzazioni è d'attualità.
(btw il post del tassista 2.0 ha fatto un botto di visite)


Se Coca Cola è "la Macchina della felicità", quando meglio farlo in pratica se non a Natale?
Così in Colombia, la notte di Natale, Babbo Natale è salito sul taxi, ha portato il tassista a passare la notte di Natale con la famiglia... guidando il taxi per lui :-)



 

mercoledì, gennaio 18, 2012

Il tassista più 2.0 che c'è :-) Complimenti


Se da noi i tassisti pensano solo al problema di combattere la liberalizzazione, altrove (a Chicago) un loro collega si chiede invece come fare più business.

Dando più servizio ai clienti e usando le tecnologie. Intervenendo in qualche modo sul modello di business.

Cosa fa, il nostro amico @ChicagoCabbie:

- Posta su Tweet la posizione, la sua disponibilità... e le offerte speciali del giorno (sconti per certi percorsi...) ma solo a chi lo segue sui social

- Regala la connessione a Internet in macchina, con un suo WiFi interno

- E prenotabile contattandolo sui Social

- Si può vedere dov'è grazie alla geolocalizzazione riportata sulle mappe attraverso più di un servizio di friend-location (da Fourquare in poi)

- Su twitter da anche indicazioni ai followers delle condizioni del traffico, di semafori rotti e problemi, del meteo...

- Ti avvisa via SMS (o mail, social, quel che volete) quando sta per arrivare

E poi ha anche il suo sito, of course: http://www.mychicagocabbie.com/myChicagoCabbie/Home.html

Risultato: più del 90% del suo business è repeat business. I clienti non chiamano un taxi qualsiasi - chiamano lui, magari aspettando un po' di più o programmandosi con lui in anticipo. O contattandolo su Twitter per chiedergli dov'è...

Mi sembra un esempio da studiare, non solo per i tassisti ma per molte altre categorie professionali. E anche le aziende hanno qualcosa da imparare da questo tassista, che come strategia di marketing digitale ha parecchio da insegnare :-)

Leggete questo articolo che va più nei dettagli:


 


lunedì, dicembre 19, 2011