Pay per content. Forse non è più una follia?
Hmmm.
In un mondo online contraddistinto da una pirateria selvaggia, iTumes (il negozio di Apple che vende musica e da poco, video, online) ha già venduto oltre 500 milioni di brani. Ripeto, venduto.
Yahoo ha visto crescere significativamente i fatturati derivanti da abbonamenti a propri servizi/contenuti. Tipicamente musica, small business, fantasy football (il loro fantacalcio, per capirci).
D'altra parte, va segnalato, non sono molti mesi che CNN.com ha deciso di rendere gratuiti i video online, che prima erano riservati agli abbonati.
Mentre il NY Times sta andando invece verso una riduzione dei servizi/contenuti offerti gratuitamente.
A naso c'è da iniziare a sospettare che sia in corso una evoluzione del mercato, una evoluzione dei navigatori.
Forse il concetto di pagare per i contenuti non è più una tale eresia?
Un trend da tenere d'occhio...
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