Vendere ai ricchi è un bel problema.
In fondo non si sa bene su cosa lavorare: le classiche leve del marketing mix servono a poco.
Disponibilità di reddito e parametri di scelta alieni da quelli dei comuni mortali: difficile capire come agire. La noia derivante dal potersi permettere qualsiasi capriccio è un fattore forte. Quando il denaro non conta, occorre trovare un altro gioco per divertirsi, altre regole per distinguersi.
Per colpire questo target c’è chi ha scelto la strada del marketing di negazione, portare fino al fondo la classica strategia della scarsità.
Ma attenzione: le “tirature limitate” oggi sono alla portata del popolino, il “negozio esclusivo” è nel linguaggio pubblicitario sinonimo di un vorrei ma non posso decisamente low class.
No, qui si tratta di rendere proprio impossibile avere i prodotti. Di dover chiedere favori per ottenere l’accesso, di ottenere quindi un badge che confermi la superiorità sociale e distingua anche nel proprio peer group.
Non esiste strategia migliore che dire di no ad una star: nei suoi anni ruggenti lo Studio 54, tempio della disco music, era famoso per la durezza della selezione all’entrata - al punto da rimbalzare una notte persino Cher (che, racconta la leggenda, tornò a casa in lacrime per la frustrazione).
Di qui la generazione di buzz verso il locale e di una fortissima motivazione verso l’acquisto del prodotto/servizio (dove più che ballare contava farsi vedere).
Nascono allora prodotti e negozi tenuti addirittura segreti, la cui esistenza è sussurrata all’orecchio da una celebrità ad una star. Corre ad esempio voce che esista uno di tali negozi in Avenue Montaigne a Parigi, dove se lo trovate e riuscite ad entrare vi vendono jeans da 10.000 dollari.
E sempre in tema di jeans, non pensiate di potervi facilmente impadronire di un paio di quegli elitari jeans giapponesi color Okayama Indigo venduti nel singolare negozio Garage di Tokio.
Nel negozio lavorano e vivono marito e moglie che aprono al pubblico solo qualche giorno al mese.
Se la porta si apre, non bastano i soldi: essi vi devono approvare, decidere se il capo vi va davvero a pennello.
Se a loro non piace la figura che fate, scordatevi i jeans… e dovrete convivere con il rimpianto di essere stati scartati alla prova.
Solo se siete davvero qualcuno potrete poi accedere al passaggio segreto dentro il negozio L’Eclaireur di Parigi. Per prima cosa dovete sapere che esiste e poi ottenere l’autorizzazione per entrare in uno spazio dedicato ad oggetti in tiratura limitatissima se non pezzi unici. Dove può entrare un solo cliente alla volta.
Tutto sommato, beati loro (i venditori), riusciti a ribaltare le regole del capitalismo e far tornare Re il venditore, non il cliente. Per tutti noialtri non resta che rassegnarci a comprare a rate - ma con la soddisfazione che dal negozio non ci buttano fuori, anzi fanno tutto il possibile per trascinarci dentro…
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1 commento:
verissimo...i ricchi sono già "superiori" ai comuni mortali e (scusate il gioco di parole) per sentirsi superiori devono sentirsi superiori agli altri ricchi. L'unico modo per farlo è quello dell'esclusività.
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