...fanno schifo?
"Advertising agencies don't get the Web because the web is the place people go to do things."
Opinione polemica, dura e di parte: ma almeno in parte condivisibile quella del veterano del web Gerry McGovern.
Vale la pena di leggere il suo pistolotto, ci sono almeno un paio di cose sui cui bisognerebbe riflettere abbastanza a fondo..
Lo trovate qui
4 commenti:
quando si crea un sito, qualunque esso sia, bisognerebbe sempre partire da delle basilari domande:
a chi è rivolto il sito?
cosa e come voglio promuovere i miei prodotti/servizi?
Affidarsi solo ed esclusivamente ad esperti del codice non basta. Saper creare un sito che catturi subito l'attenzione dell'utente e che gli faccia trovare in pochi click ciò che cerca è ben più importante dell'aspetto grafico: certo l'ideale sarebbe riuscire a coniugare entrambi, ma spesso l'aspetto "vetrina" prevale su tutto.
L'agenzia è il mezzo che l'azienda dovrebbe usare per dettare le regole, non il contrario.
Questo è il motivo per cui i siti fatti dalle agenzie sono perdenti.
Le agenzie pensano ancora in termini di "interruption marketing" (definizione di Seth Godin di una dozzina di anni fa) e ancora oggi direttori creativi di successo teorizzano "facciamo casino, attiriamo l'attenzione, qualcosa succederà". E' la filosofia superficialissima e irresponsabile di quel famoso direttore creativo di una grande agenzia italiana che aveva definito il crollo delle Twin Towers "un'idea della madonna".
In questi giorni vado dicendo che il ruolo di una new media agency o - come preferisco dire della mia - di un'agenzia creativa orientata ai media emergenti, è quello di comprendere i nuovi comportamenti che i media stessi impongono alle persone secondo la vecchia teoria di McLuhan...
Il problema delle agenzie di pubblicità è che spesso sono calate in un contesto mediatico ristretto il cui target si sta tuttavia diluendo un bel po'. Studiare i nuovi comportamenti e padroneggiare le tecnologie emergenti è la chiave per comunicare in questa nuova era.
Condivido il post e il commento di Matteo.
Le agenzie tendono a mettere avanti ed ostentare la loro conoscenza tecnica, relativa soprattutto agli aspetti grafici.
E spesso, come risultato, vengono fuori dei siti che sono capolavori da un punto di vista estetico ma vuoti nei contenuti, statici, fermi.
Magari fino a qualche tempo fa il consumatore poteva lasciarsi sedurre dalle novità estetiche del web ma oggi vince chi ha una storia da raccontare, delle idee, una sostanza.
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