In un mondo in cui buttare è in genere più conveniente che riparare, c'è qualcuno che la pensa in maniera opposta e che compra dei rottami per revisionarli, rilucidarli e rimetterli sul mercato.
Solo che non si tratta di oggetti ma di marche sul viale del tramonto.
L'azienda in questione si chiama Prestige Brands Holding ed è, da un certo punto di vista, uno dei più puri operatori di marketing che esistano...
In realtà, non essendo scemi, non comprano proprio dei rottami ma marche famose, in buone posizioni di mercato (almeno nelle loro nicchie), marche che sono state in un qualche modo abbandonate, che non hanno innovato, che stanno venendo messe fortemente a rischio da competitor più vispi ed aggressivi. Che hanno fatturati e utili troppo piccoli per piacere ai proprietari.
Tra i marchi acquistati da Prestige Brands troviamo gli accessori da campeggio (e non solo) delle Coleman, il mitico Spic e Span, prodotti per la pulizia della casa, farmaci OTC (quelli in libera vendita), prodotti per la cura della persona.
Questo tipo di nicchia ecologica di mercato potrebbe vedere un maggiore sviluppo nei prossimi anni. I pesci grossi (Unilever, P&G, Reckitt, Colgate...) focalizzeranno probabilmente sempre più le proprie risorse su marche forti, che cercherano di rendere fortissime.
Abbandonando al proprio destino marche a minore potenziale, magari vendendole a operatori più in basso nella catena alimentare del mass marketing, tipo Aurora Foods. O ad altre major, come nel caso di Henkel che si è comprata da Procter una serie di linee di deodoranti che P&G ha deciso di scaricare, per razionalizzare la propria gamma dopo l'acquisto di Gillette.
Basta buttare le marche, dunque, ma riciclarle, affidandole a operatori specializzati che si incaricano di rivitalizzare queste "marche orfane" e di derivarci business - non così stellari come piacciono alle major ma comunque più che accettabili per loro.
Riportando alla vita marche un tempo famose ma ora a rischio di diventare delle marche-fantasma
In effetti l'asiatico più ricco del 2006 (secondo una classifica del Telegraph) era proprio un operatore di questo settore...:
1 (1) Mike Jatania (age 41) and family
Cosmetics and beauty products (wealth £650m)
The four Ugandan-born Jatania brothers own a clutch of beauty brands including Harmony and Lipsyl. Lornamead, their business with £330m of sales, has grown by acquiring "orphan" brands from bigger multinationals, the latest being Yardley and Vosene in 2005.
Link di approfondimento...dal blog dropsafe
un podcasting BBC
Marche orfane e whisky dal naso di maiale
1 commento:
Nel mio settore (in particolare filati di lana) questo avviene già da diversi anni.
Le grosse industrie senza nome comprano nomi senza industrie.
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