Sono tempi complessi per la RAI: al di là della generalizzata emigrazione dell'audience dai canali generalisti verso quelli tematici e gli altri media, al di là dei problemi specifici dell'emittente, adesso ci si mettono anche le elezioni - che non contribuiscono certo a creare un senso di stabilità all'interno del management (con le eccezioni dei soliti noti che pur stando in RAI hanno eccellentissime relazioni con la proprietà dell'altra parte e sono quindi in una botte di ferro...).
In questo contesto di casino, la RAI rilancia il concetto dell'indice di gradimento o indice di qualità, attraverso un progetto voluto dall'ormai quasi ex- ministro Gentiloni (lo sapevate che ha un blog, persino passabile...? Un po' poco aggiornato, per la verità, ma visto il momento e le gatte che c'ha adesso da pelare...)
Denominato Qualitel, ogni giorno l'emittente diffonderà i risultati dell'indagine effettuata su un panel in termini di qualità dei programmi messi in onda.
I panellari saranno intervistati in merito a parametri qualitativi sui programmi, tipo la volgarità percepita, l'originalità etc.
L'indice quotidiano sarà poi integrato da altre misurazioni, compresa una che valuterà il gradimento dell'offerta RAI su Internet.
Mi sembra un passo nella direzione giusta (anche se non mancano le critiche sulla vetustà della metodologia)... ma ho un solo timore.
Che la "ggente" dica alla RAI che la TV gli piace così com'è...
Approfondimento...
Foto di Sami Keinänen
Nessun commento:
Posta un commento