Oreo, la potenza mondiale del biscotto, praticamente un'icona culturale, spende nel mondo qualcosa come 200 milioni di dollari l'anno, nel mondo, in spese di marketing.
Il fonte di sviluppo della loro comunicazione del futuro appare essere fortemente orientato all'acquisto di spazi video online, molto probabilmente a scapito della TV "tradizionale".
Normalmente non mi occupo di adv e ancora meno di media sul mio blog; ma spostamenti di budget di questo tipo, se generalizzati, fanno nascere nuovi power player (o nuovi intermediari potenti) e vanno a scardinare lo scenario radio-televisivo...
Ed è interessante che (ovviamente) non si tratterà di pianificazioni fatte a mano ma di programmatic buying, ovvero di sistemi automatizzati di pianificazione... insomma sono i computer (o gli alieni, o il Nuovo Ordine Mondiale, a seconda del vostro complotto preferito) a decidere quale pubblicità dobbiamo vedere on line - e non esseri umani senzienti. In un modello che ricorda più il trading azionario che le forme classiche di pianificazione media.
Si veda ad esempio: https://retargeter.com/blog/strategy-2/programmatic-buying-intro
Insomma, questo articoletto di Adweek è da leggere:
ma anche questo:
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