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lunedì, dicembre 01, 2014

Il 40% degli Italiani NON va mai online. Altri dati Internet (Istat 2013)

Continuiamo a parlare di dati, di quanta gente c'è o non c'è online.

Il post precedente, sui dati Audiweb come previsto ha creato qualche polemica :-)
E, come sempre i dati vanno letti bene e possibilmente incrociati con quelli di altre fonti.

Proviamo a incrociare i dati con questa ricerca ISTAT-FUB. Cito:

Sono più di 23 milioni gli italiani (NOTA: sopra i 6 anni) che non hanno mai usato Internet nel 2013. E’ quanto emerge dalla ricerca ‘Internet@Italia 2013. La popolazione italiana e l’uso di Internet’ realizzata dall’ISTAT in collaborazione con La FUB (Fondazione Ugo Bordoni).

Quindi, facendo conto su 57 milioni circa di italiani( sopra i sei anni), 34 milioni, almeno ogni tanto, lo usano. Pari al 59,6%. Per Istat -FUB gli utenti forti sarebbero il 33% ovvero 19 milioni.

Audiweb ci dice che 40 milioni hanno accesso... ma sono contati nell'intervallo 11-74 anni. Nel giorno medio troviamo in rete 21 milioni di utenti (ma questa volta contati dai due anni di età in su)

Cito:
“Negli ultimi tre mesi il 58% della popolazione italiana ha usato Internet, rispetto alla media europea del 75% – dice Giorgio Alleva, Presidente ISTAT – Il nostro paese è agli ultimi posti per utilizzo del web nella Ue, sia nella fascia di età fra 55 e 74 anni sia in quella fra i 16 e i 24 anni”.

Qui scaricate la ricerca:

Approfondimento:





mercoledì, novembre 26, 2014

Clamoroso: 84% degli Italiani in Rete, non il 50%. Sorpresona Audiweb.

Crolla un mito: quello che solo un Italiano su due è in Rete.

I nuovi dati Audiweb raccontano una realtà molto diversa.

Come forse avrete notato, da qualche mese ho smesso di pubblicare gli aggiornamenti dei dati Audiweb - anche perché mi è sembrato di cogliere un certo disinteresse verso il tema nel mio pregiato pubblico.

Questa però è una notizia che merita.

Gli Italiani che possono accedere a Internet non sono 27-28 Milioni, ma 40 milioni. Un'orda.
(Ma attenzione: nel giorno medio vanno effettivamente in rete solo 21 milioni, compresi i bambini piccoli e i trisnonni d'Italia)

Gli ultimi dati Audiweb rilasciati ci dicono che:

In base ai nuovi dati sulla diffusione dell’online in Italia, Audiweb Trends, emerge che la diffusione dell’online nel nostro Paese è ormai capillare. Sono, infatti, 40 milioni gli italiani che possono accedere a internet da qualsiasi luogo e strumento (l’84,4% degli 11-74 anni), con un trend di crescita del 6,8% negli ultimi due anni.

device mobili conquistano sempre più persone: gli smartphone connessi sono disponibili per il 56% della popolazione (26,5 milioni, + 69,5% in due anni) e i tablet per il 20% (9,5 milioni+ 310%). Nel 2014 si rileva dunque il primato del mobile nella fruizione quotidiana di internet.

Diventa, inoltre, particolarmente rilevante il tempo dedicato all’online attraverso l’utilizzo di applicazioni mobili: l’84% del tempo totale speso sui device mobili è generato dalle applicazioni; la fruizione di mobile app è preferita dalle donne (57% del tempo online), dai 18-24 anni (68% del tempo online) e dai 25-34 anni (62%). 

Ora, questo annuncio è una sorpresa (e magari cambierà le strategie di un po' di aziende / organizzazioni) ma in qualche misura è una sorpresa annunciata.

Alla radice, da quello che capisco, il fatto che da qualche tempo Audiweb traccia (come saprete) anche Internet da mobile, e  non solo quello da PC.
E di qui la scoperta che una valangata di gente accede a Internet da device mobili (ma dai?) -  come per altro previsto da innumerevoli fonti, che da anni dicono che il destino di Internet è quello di essere sempre più mobile che fisso.



A questo punto, tra l'altro, si sfata il mito di un'Italia in ritardo abissale rispetto agli altri paesi dal punto di vista della connessione. Siamo più o meno allineati.
Non possiamo più dare la colpa dei nostri guai nemmeno al divario digitale, colpevolizzare gli Italiani che non capiscono e non vanno in Rete, condannando l'Italia al paleolitico telematico.

Comunque...
Per chi fosse interessato ad approfondire, ecco di seguito la presentazione fatta ieri in IAB e un estratto della press release con dei dati in più.

Naturalmente, come sempre, invito a prendere i dati con le pinze e a confrontarli con i dati pubblicati in passato. Al di là dei titoli ad effetto, forse per certi aspetti non sono poi così diversi dai dati che già maneggiavamo...




Nel 2014 si rileva il primato del mobile nella fruizione quotidiana di internet, un fenomeno già previsto negli anni scorsi - registrato a partire dall’estensione del sistema di rilevazione Audiweb anche ai dati mobile – e in controtendenza con il calo dell’audience da PC nel corso del 2013 (-3,4% nella fruizione mensile e -7,8 nella fruizione quotidiana)

Oggi, in base ai nuovi dati Audiweb sull’uso di internet a settembre 2014, Audiweb Database, ltotal digital audience è rappresentata da  21 milioni di utenti unici (2+ anni) nel giorno medio, collegati per 2 ore per persona, e 28,6 milioni nel mese, online per 46 ore. 

(Nota: fate attenzione a come usate questi dati, che non sono perfettamente comparabili fra di loro: in alcuni casi si parla di Italiani 11-74, in altri di italiani dai 2 anni in su, in altri di 18-74...)

La fruizione di internet in mobilità è rappresentata da 15 milioni di utenti unici (18-74 anni) che accedono a internet nel giorno medio tramite smartphone, online per 1 ora e 29 minuti a persona, e 5,2 milioni tramite tablet, per 1 ora e 12 minuti.


Il mobile internet piace alle donne e ‘svecchia’ l’audience interessando le fasce più giovani della popolazione.

Infatti, nel giorno medio risultano online 7,6 milioni di donne, con 1 ora e 51 minuti di tempo speso nel giorno medio (contro 1 ora e 37 minuti degli uomini online) e il 68% del tempo totale dedicato alla fruizione di internet da mobile.

Anche i giovani tra i 18 e i 34 anni, i Millannials, preferiscono accedere a internet da device mobili: i 18-24enni preferiscono navigare dai device mobili: 2,7 milioni nel giorno medio (il 64% della popolazione di questa fascia d’età) per 2 ore e 16 minuti e 3 milioni nel mese per oltre 60 ore. Solo il 27,3% dei 18-24enni sceglie l’accesso a internet da PC nel giorno medio. I valori di mobile reach per i Millennials sono pressoché simili sia nel giorno medio che nel mese, segno di un uso costante e quotidiano dei nuovi device.

“Grazie all’estensione del sistema di rilevazione Audiweb ai device mobili, possiamo finalmente monitorare, in modo più completo per il mercato, i trend e le abitudini di consumo degli italiani online. Il 2014 conferma il primato del mobile nella fruizione quotidiana di internet nel giorno medio, con una reach più alta rispetto al PC - 16,4 milioni contro 12 milioni sui 18-74 anni - e il 65% del tempo trascorso online.", dichiara Enrico Gasperini, presidente di Audiweb. "La rilevazione dell’audience totale di internet accende i riflettori sul digital divide generazionale, con solo il 22,3% degli over 55 online, principalmente online da PC, contro il 67% dei 18-34enni. Infine, risulta estremamente interessante l'uso esclusivo del mobile per accedere all'online per il 42% delle donne online, il 59% dei 18-24enni e il 51% dei 25-34enni”.

Per quanto riguarda la fruizione di internet dai diversi device, nel giorno medio domina l’uso esclusivo di smartphone per accedere a internet, con 11,2 milioni di italiani tra i 18 e i 74 anni che scelgono questo device, mentre sono 4 milioni gli utenti che preferiscono navigare solo da PC e 3,8 milioni gli utenti multiscreen.

La fruizione di internet da mobile (smartphone e tablet, al netto delle sovrapposizioni) ha generato il 65% del tempo totale speso online e, più in dettaglio, oltre la metà del tempo totale è generato dall’uso di applicazioni mobili (il 59% del tempo totale speso online).

Diventa, inoltre, particolarmente rilevante il tempo dedicato all’online attraverso l’utilizzo di applicazioni mobili: l’84% del tempo totale speso sui device mobili è generato dalle applicazioni; la fruizione di mobile app è preferita dalle donne (57% del tempo online), dai 18-24 anni (68% del tempo online) e dai 25-34 anni (62%).

Si conferma ancora il valore del mobile nel confronto con la TV, soprattutto per alcuni segmenti di target più affezionati all’online. Infatti, analizzando i dati di audience nel giorno medio, distribuiti in fasce di tre ore, risulta che il mobile domina sulla TV fino alle ore 12, raggiungendo il 28% dei 18-74enni e, sul target dei 18-54 anni con studi superiori e più, il mobile supera la TV per tutto il giorno, dalle ore 9 alle 24, raggiungendo il 58% di questo segmento.

mercoledì, luglio 02, 2014

Quanti siamo su Internet Mobile in Italia? Mobile supera PC - Audiweb rilascia i dati


E dopo un periodo di assestamento e fine tuning, Audiweb ha rilasciato i dati di audience relativi a Internet Mobile in Italia, che da tempo aspettavamo.

A questo indirizzo trovate una presentazione dei dati principali: http://www.slideshare.net/Audiweb/audiweb-i

Ma ecco i numeri più interessanti:

Total digital audience di marzo (mobile + "fisso"): online 25 milioni di italiani tra i 18 e i 74 anni, collegati in media per 46 ore e 15 minuti nel mese.

Occhio se comparate questi dati con quelli che ho pubblicato precedentemente sul mio blog - perché alcuni dati coprono un'audience dagli 11 anni in su, altri dai 2 anni, questo partono dai 18...(dipende dai dati che vengono rilasciati e che io pubblico)

Per confronto, Nel mese di aprile 2014 sono stati 27,5 milioni gli italiani dai 2 anni in su che si sono collegati a internet attraverso un computer.

Bisognerebbe fare due conti per vedere quanti sono gli utenti 2-18 anni per riuscire ad avere un dato confrontabile

Sintetizzo dalla press release:

La mobile audience è rappresentata da 17,2 milioni di utenti nel mese (utenti unici che accedono a internet da smartphone e tablet)

Nel giorno medio, su mobile ne troviamo 14,5 milioni – che dimostra l’uso abituale dei nuovi device per accedere alla rete (la differenza tra audience totale e giorno medio sul "fisso" è molto più marcata).



I 18-34enni generano la metà (52%) del tempo speso online tramite device mobili e lo stesso valore è riscontrato sul totale del tempo dedicato dagli utenti nella fruizione di applicazioni mobile (il 52% del tempo speso su applicazioni mobile).

Altra parte consistente del tempo totale dedicato alla navigazione da mobile, il 42%, è generato dai 35-54enni che, più in dettaglio, prediligono il mobile browsing, la navigazione tramite browser (48% del tempo mobile dedicato al mobile browsing).

Il Mobile supera il PC
Ci sono 7,4 milioni gli italiani che accedono a internet solo da mobile (il 37% degli utenti online nel giorno medio), un dato superiore all’accesso solo da computer (5,3 milioni solo PC) e all’uso combinato tra i due device (7,2 milioni PC e mobile).

Il 91% degli utenti tra i 18 e i 24 anni nel mese si può definire ‘’multiscreen surfer’’, con una forte propensione all’uso esclusivo dei device mobili per accedere a internet nel giorno medio (il 55% degli utenti di questo profilo che accede a internet nel giorno medio solo da mobile).

Per quanto riguarda il consumo dell’online da device mobili, emergono quote molto elevate per il tempo speso nella fruizione di contenuti delle categorie social network (59% del tempo totale speso nella fruizione di contenuti della categoria), siti o applicazioni legate al mondo dei cellulari (Cellular / Paging: 99%), contenuti vari di intrattenimento (71%, multicategory entertainment), portali (73%, general interests portal &communities).

Mentre le news (79%) e le email (86%) hanno una quota di tempo molto più elevata da PC.

Dai dati sulla distribuzione del tempo totale speso online nel giorno medio attraverso i due device rilevati, emerge un trend stabile per tutta la giornata dovuto al peso della fruizione da mobile attiva dalle ore 9 alle 21, a differenza della fruizione da computer che conferma il peak time nel pomeriggio.

Confrontando i dati di audience nel giorno medio dei mezzi digitali rilevati da Audiweb (PC, mobile e total digital audience) e della TV (elaborazione Audiweb su dati Auditel), risulta che per i 18-24enni internet è il mezzo principale dalle ore 6 alle 21, in particolare nel peak time della total digital audience, tra le ore 15 e le 18 in cui si rilevano 2,2 milioni di utenti.

martedì, giugno 03, 2014

Internet: spariscono 1.4 - 1.8 milioni di utenti in un anno (da PC) in Italia? Audiweb


Come ormai abitudine pluriennale, ecco gli aggiornamenti dei dati Audiweb - relativi al mese di Aprile 2014.

Questo mese la press release è particolarmente sintetica… ma ecco i principali dati (qui parliamo di italiani, dai due anni in su, che hanno utilizzato Internet su un PC e quindi escludiamo il traffico da mobile).

Nel mese di aprile 2014 sono stati 27,5 milioni gli italiani dai 2 anni in su che si sono collegati a internet attraverso un computer. Il che significa che dopo il recupero di Marzo (27.8 milioni), c’è stato un riassestamento (fossimo in borsa, parleremmo di “prese di beneficio”?).

Serie storica: Erano 27 milioni a Febbraio rispetto ai 27,4 milioni di Gennaio 2014. Serie storica: a Dicembre erano 28 Milioni. A Novembre 27,5 milioni. Ottobre 2013 – 27,7 milioni, Settembre - 27.9 milioni contro i 26.7 milioni di Agosto. A Luglio erano 27 milioni, a giugno 27,4 milioni. A Maggio 2013 erano 28,5 milioni.

Comunque, rispetto a Aprile 2013, siamo ancora in calo: erano 28,9 milioni quindi sono spariti 1.4 milioni in un anno (se poi volete farvi delle storiche più arretrate, fate un search su questo blog per “Audiweb” così recuperate i post precedenti e vi fate rapidamente una serie).

E qui, sarebbe molto interessante vedere i dati da mobile, per capire meglio che fine hanno fatto tutte queste persone… hanno tutte tagliato il filo e si collegano solo col mobile, a casa e/o in ufficio? O l’effetto Pasqua /ponte si è fatto sentire (tutti nella natura, basta Internet…?)

Ma proviamo a vedere i dati nel giorno medio. Ad Aprile 2014, 12,6 milioni. A Marzo erano 13,3 milioni. Nel giorno medio a Febbraio erano 13,5 milioni mentre a Gennaio 2014 trovavamo 13,2 milioni di utenti. A Dicembre erano 13,6. Serie storica: Novembre 13,4 milioni di utenti. Ottobre 2013 13,7 milioni. Erano 13.3 milioni nel giorno medio a Settembre 2013 contro gli 11 milioni di Agosto, i 12.8 di Luglio. A Giugno 13,5 milioni. 

A Maggio però la media è stata ben più alta: 14.2 milioni. Ad Aprile 2013 l’audience era di 14,3 milioni di utenti. A Marzo 14,8 milioni. 
Quindi, in un anno, il dato sul giorno medio parlano di una scomparsa di 1,8 milioni di utenti.

 Altro dato diramato, sul quando ci si collega: Le fasce orarie pomeridiane e serali registrano in media una maggiore concentrazione di utenti online nel giorno medio. Infatti, oltre il 50% degli utenti risulta online tra le 15:00 e le 18:00 (6,3 milioni) e tra le 18:00 e le 21:00 (6,4 milioni). Si registrano valori simili anche nella fascia oraria 12:00-15:00, con 6,2 milioni di utenti, il 48,9% degli utenti attivi nel giorno medio.

Per questo mese direi che può bastare così…

mercoledì, maggio 28, 2014

#strategiadigitale - User Generated Marketing: cos'è e riflessioni. Approfondimento del manuale



Nel capitolo 10, a pagina 145, accenniamo allo User Generated Marketing; poi anche per questioni di spazio non approfondiamo il tema. Approfitto allora del  mio blog per fare qui questo approfondimento, riprendendo discorsi che avevo già fatto in passato...

Si definisce User Generated Content, in termini letterali, l'insieme di tutti quei contenuti che sono creati dagli utenti e in un qualche modo messi a disposizione dell'azienda. Quei contenuti che le persone sviluppano, spontaneamente, per farsi ambassadors, evangelisti, per testimoniare il proprio amore per noi.

Questo, almeno, in teoria. Nella visione più alta. Che dovrebbe più correttamente essere chiamata User Generated Marketing. Marketing fatto per conto nostro, a nostro favore. Spontaneamente o a seguito di nostri stimoli.

Nella pratica del lavoro della comunicazione, si è in realtà trasformato in una strategia / tattica che chiede, stimola le persone a svolgere contenuto a nostro favore. Si chiede di applicarsi ad attività di questo genere:
- sviluppo di innovazioni di design, addobbo
modifica dei nostri prodotti, con elaborazioni di tipo grafico o suggerimenti sotto forma di testi
- invio di foto o filmati che mostrano come il nostro prodotto viene usato, anche in contesti inconsueti
- redazione di storie basate sui nostri prodotti e di come i nostri prodotti influiscono sulla vita dei nostri utenti
- invenzione di materiali di comunicazione per i nostri prodotti (ad esempio, questo)
- composizione di musiche o altre opere dell'ingegno ispirate dai nostri prodotti...

Non necessariamente perché ci amano; più spesso perché c'è una qualche forma di remunerazione, un concorso, un benefit. Come in questo esempio.

Va detto che negli ultimi anni la gente sembra essersi un po' stancata di sviluppare content per conto nostro (con notevolissime eccezioni). Si sono viste molte operazioni (tipicamente scrivi un racconto, manda una foto o un video) che sono andate quasi deserte. Troppo complesso, troppo impegnativo per un utenza superficiale, specialmente se non emotivamente coinvolta con la marca o motivata in altri modi.

La partecipazione spontanea può essere molto forte in quei casi, come Fiat 500, dove c'è un forte coinvolgimento emotivo con la marca o il prodotto, attesa, amore e passione per la marca, stima per l'azienda, identificazione del ruolo dell'utente (se' stesso) con quello di un esperto, di uno più avanti o intelligente perché ha saputo scegliere il prodotto giusto e intende far sapere a tutto il mondo quanto sia in gamba.

Questi casi non sono però purtroppo universali, e nella maggior parte dei casi il trasporto emotivo verso il nostro prodotto è modesto.

In alcuni (rari) casi di successo, si è riusciti anche a coinvolgere le persone in progetti di comunicazione - non tanto chiedendo loro di realizzare in outsourcing (a costi zero o comunque fuori mercato) proposte di campagne; quanto offrendo loro modo di partecipare con un loro contributo personale, come in questo caso di Toshiba + Intel.

Se invece ci amano, dobbiamo tenere conto che uno degli aspetti più interessanti portati dalla rivoluzione digitale è che la "ownership" di una marca può scappare dalle mani dell'azienda. E finire nelle mani delle persone, che la reinterpretano a piacimento - a volte lungo linee in collisione con l'impianto strategico che l'azienda si è data. Come racconto in questo mio post.

Un altro esempio, sul fronte spontaneo, è Ikea Hacker. In estrema sintesi è un blog in cui un certo numero di geni e di folli condivide col mondo quello che è riuscito a fare "hackerando" i prodotti Ikea, prendendo un pezzo pensato per un certo uso e scopo e trasformandolo, modificandolo, rivoluzionandolo. Condividendo poi il tutto con la comunità. 

Qui c'è gente che si appropria di un prodotto e lo reinterpreta. Che fa del marketing autogenerato per Ikea e lo diffonde - in maniera incontrollabile per l'azienda. Con tutte le opportunità e i rischi del caso.





lunedì, maggio 19, 2014

Poteva essere un fail, e invece... la storia creata insieme su Twitter.


Dalle nostre parti, paese di buontemponi e utenti aggressivi, l'idea di far generare contenuto agli utenti ormai fa venire i brividi (come dimostrato dai casi di Ceres e di Kyenge, tanto per citarne di recenti).

Specialmente se si chiede alle persone di scatenarsi a scrivere su un tema, un hashtag, a supporto di un'iniziativa aziendale.

Invece DirectTV (che in USA fa concorrenza alla TV via cavo) ha chiesto e ottenuto abbastanza materiale decente da scriverci un libro. Cioè, in realtà uno spot.

In sostanza hanno dato un tema: scrivere via Twitter una storia sull'hashtag #GetRidofCable. Collegando i tweet gli uni con gli altri. Hanno poi scelto i migliori, quelli che meglio si incastravano e su questi hanno girato il video pubblicitario.

Qui leggete un approfondimento sul progetto:

Ora guardate il video qui sotto (poi il post continua con le mie considerazioni).


Considerazioni:

Probabilmente la prima cosa da valutare è quanto sia forte l'odio o il risentimento per la nostra marca, prima di stimolare la creatività degli utenti. Se apriamo un palcoscenico, chi ci vuole male lo userà per vendicarsi. A naso, da quello che ho visto, non mi sembra che Direct TV abbia grossi problemi e quindi grossi conti in sospeso da regolare.

Questo aiuta molto: come sempre, il primo e principale fattore per rendere felici le persone è dare un buon prodotto/servizio. E raccontarlo. Certo che se pretendiamo di usare la comunicazione per coprire il fatto che performiamo male... e le persone hanno la possibilità di far sentire la propria voce... aiuto.

Due: non c'è da aspettarsi comunque grandi cose da una massa di utenti. Il livello medio è basso. Qualche genio che sviluppa pezzi di pregio se abbiamo fortuna lo troviamo. Ma la massa, se partecipa, sarà molto poco creativa e sofisticata. Diverso se targhettiamo (come?) solo un'elite culturale (ormai chi sa leggere e scrivere?).

Quindi meglio predisporre soluzioni di emergenza per assicurarsi che qualcosa di decente comunque esca dal progetto. E gestiamo le aspettative del management, non è detto partecipino in migliaia. A volte sono più decine che centinaia

Tre: Se andiamo su temi troppo "alti" per la marca, per il suo impatto sulla virta quotidiana delle persone, rischiamo di farla fuori dal vaso e di essere percepiti male. Diverso se davvero abbiamo una missione che cambia la vita delle persone (ad esempio se siamo Greenpeace o Amnesty, che se lo possono permettere, ma non certo una marca chessò, di succhini di frutta).

Ricorrere al divertimento, visto che già le persone non vedono l'ora di trollarci per fare quattro risate, può essere una strada più sicura che cercare di elicitare grandi movimenti d'opinione.. sempre che la nostra marca si possa permettere un taglio più "fun" (e nel caso in questione, va notato che, nonostante si sia offerto un tema su cui divertirsi, si è finiti per parlare di morte...e anche questa controproprosta non scherzava per niente :-)

Approfondimento:






martedì, maggio 06, 2014

Audiweb Marzo: un po' più di italiani in Rete, Internet si ripiglia...


Come ormai abitudine pluriennale, ecco gli aggiornamenti dei dati Audiweb - relativi al mese di Marzo 2014.

Qui parliamo di italiani, dai due anni in su, che hanno utilizzato Internet su un PC (e quindi escludiamo il traffico da mobile).

Finalmente il dato si riprende, dopo una lunga flessione - che, per non disponibilità dei dati, non sappiamo se attribuire all'effetto del "mobile" o ad altre cause.

Ecco il numerone: nel mese di marzo 2014 sono stati 27,8 milioni gli utenti che si sono collegati almeno una volta da un computer. Erano 27 milioni a Febbraio rispetto ai 27,4 milioni di Gennaio 2014. Serie storica: a Dicembre erano 28 Milioni. A Novembre 27,5 milioni. Ottobre 2013 – 27,7 milioni, Settembre - 27.9 milioni contro i 26.7 milioni di Agosto. A Luglio erano 27 milioni, a giugno 27,4 milioni. A Maggio 2013 erano 28,5 milioni; ad aprile 2013 ne avevamo trovati 28,9 milioni. 

Comunque, rispetto a Marzo 2013, la discesa è netta: erano 29.3 milioni (se poi volete farvi delle storiche più arretrate, fate un search su questo blog per “Audiweb” così recuperate i post precedenti e vi fate rapidamente una serie).

Nel giorno medio risultano 13,3 milioni gli utenti online, collegati per 1 ora e 15 minuti.
Se andiamo a vedere chi si è collegato (da PC) nel giorno medio a Febbraio erano 13,5 milioni mentre a Gennaio 2014 trovavamo 13,2 milioni di utenti. A Dicembre erano 13,6. Serie storica: Novembre 13,4 milioni di utenti. Ottobre 2013 13,7 milioni. Erano 13.3 milioni nel giorno medio a Settembre 2013 contro gli 11 milioni di Agosto, i 12.8 di Luglio. A Giugno 13,5 milioni. 

A Maggio però la media è stata ben più alta: 14.2 milioni. Ad Aprile 2013 l’audience era di 14,3 milioni di utenti. A Marzo 14,8 milioni. 

Attenzione, se fate dei confronti, che alcune press release (e quindi i miei post relativi) danno i dati relativi alla popolazione “dai 2 anni in su”, altre invece dati sulla popolazione 11-74.

Inizio a citare abbondantemente la press release:


Risultano online nel giorno medio 7,6 milioni di uomini (il 57% degli utenti online tramite PC) e 5,8 milioni di donne (il 43% degli utenti online da PC).
Tra coloro che accedono a internet da PC almeno una volta nel giorno medio, i tassi di concentrazione più alti si registrano tra i 25-34enni (il 35,7% della popolazione di questa fascia), tra i 35-54enni (il 35,2%) e tra i 18-24enni (il 27,6%). 


Trascorrono più tempo online nel giorno medio i 25-34enni (1 ora e 25 minuti) e i 18-24enni (1 ora e 24 minuti), consultando anche un numero maggiore di pagine (120 pagine viste per i 25-34enni e 117 per i 18-24enni).


mercoledì, marzo 26, 2014

Non si ferma il calo degli utenti Internet da PC: secondo Audiweb - 400.000 in un mese


Eccoci ancora una volta con i dati di uso di Internet in Italia, secondo Audiweb, per il mese di Febbraio 2014

In questo post parliamo solo dei dati da PC (casa, ufficio e altri luoghi); questo mese nella press release di Audiweb non si trovano i dati relativi a smartphone e tablet 

Andiamo subito a vedere i numeri principali.

Utenti da PC (persone che si sono collegati almeno una volta nel mese a Internet da un computer ): 27 milioni a Febbraio contro 27,4 milioni a Gennaio 2014. Per confronto a Dicembre erano 28 Milioni. A Novembre gli italiani che avevano accesso da PC erano 27,5 milioni.

Serie storica: Ottobre 2013 – 27,7 milioni, Settembre - 27.9 milioni contro i 26.7 milioni di Agosto. A Luglio erano 27 milioni, a giugno 27,4 milioni. A Maggio 2013 erano 28,5 milioni; ad aprile 2013 ne avevamo trovati 28,9 milioni. Il numero scende anche rispetto a Marzo: 29.3 milioni. A Febbraio erano 28,6 milioni ma a Gennaio eravamo 29.6 milioni (se poi volete farvi delle storiche più arretrate, fate un search su questo blog per “Audiweb” così recuperate i post precedenti e vi fate rapidamente una serie).

Naturalmente, per avere un quadro più completo della situazione bisognerebbe anche capire se c’è stato proprio un abbandono di Internet (magari giustificato da tagli alla spesa) o se invece un numero ampio di persone ormai accedano solo da device mobili…

Se andiamo a vedere chi si è collegato (da PC) nel giorno medio a Febbraio erano 13,5 milioni mentre a Gennaio 2014 trovavamo 13,2 milioni di utenti. Quindi un leggero recupero. A Dicembre però erano 13,6.

Serie storica: Novembre 13,4 milioni di utenti. Ottobre 2013 13,7 milioni. Erano 13.3 milioni nel giorno medio a Settembre 2013 contro gli 11 milioni di Agosto, i 12.8 di Luglio. A Giugno 13,5 milioni. 

A Maggio però la media è stata ben più alta: 14.2 milioni. Ad Aprile 2013 l’audience era di 14,3 milioni di utenti. A Marzo 14,8 milioni. A Febbraio 2013 14,6, Gennaio 14.7 milioni dopo la notevole inchiodata a Dicembre 2012 (14.1 milioni). 

Attenzione, se fate dei confronti, che alcune press release (e quindi i miei post relativi) danno i dati relativi alla popolazione “dai 2 anni in su”, altre invece dati sulla popolazione 11-74.

Quanto si sta in rete ogni giorno? Prosegue il calo anche qui: 1 ora e 16 minuti, contro 1 ora e 19’ del mese precedente. A Dicembre era 1 ora e 22 minuti (i dati precedenti li trovate cercando i post su Audiweb su questo blog)

Da qui in poi riprendo la press release:

L’audience online da PC nel giorno medio è composta nel 56% dei casi da uomini (7,5 milioni) e nel 44% da donne (circa 6 milioni). Si conferma il profilo piuttosto maturo degli utenti collegati da PC nel giorno medio, con il 49% dei casi tra i 35 e i 54 anni (6,6 milioni).

Sintesi dei dati Audiweb Objects Video febbraio 2014

Dai dati di Audiweb Objects Video sulla fruizione dei contenuti video onlinenel mese di febbraio risultano 8,6 milioni gli utenti che hanno visualizzato almeno un contenuto video su uno dei siti degli editori iscritti al servizio, per un totale di 115 milioni di stream views e una media di circa 41 minuti di tempo speso per persona.
Nel giorno medio risultano 4,1 milioni le stream views, con 1,3 milioni di utenti che hanno dedicato in media 9 minuti e 36 secondi per persona alla visione dei contenuti video sui siti degli editori iscritti.