Non è proprio un'operazione di comunicazione "commerciale" come la definiamo noi, ma è un interessante esperimento sociale di interazione e, in fondo, di umanizzazione dei nostri rapporti col vicinato.
Il grande classico: non conoscere bene o per nulla le persone che vivono a pochi metri da noi.
Per stimolare quindi lo scambio di idee, emozioni, pensieri, relazioni, c'è chi ha pensato di passare attraverso lo scambio di oggetti.
In breve: si appone sulla propria cassetta della posta uno o più adesivi indicanti gli oggetti che siamo disponibili a prestare al vicinato.
E il gioco è fatto.
Dentro, c'è anche un pensiero ecologico, di downshifting, di non comprare 10 trapani quando basta comprarne uno e imprestarselo tra vicini (e così chiudono le fabbriche di trapani...)
Una mappa aggiornata degli adesivi "installati" |
"That is how you can stand up for a reasonable, sustainable way to use consumer goods in your own neighbourhood, build a local network, get to know your neighbours better and buy less all together! The aim of the project Pumpipumpe is to make sharing-friendly neighbours and their objects visible and so to promote the sharing of consumer goods. With Pumpipumpe this does not happen on the Internet, but with little stickers on the letterbox, where neighbours and local residents walk past every day.That way you are able to directly contact each other to borrow a bike-pump, drill or a fondue set, get to know each other better and have to buy even less equipment."
Il tutto nasce da un'associazione svizzera: "The Pumpiumpe Association stands up for a conscious use of our consumer goods and wants to improve social interaction in urban neighbourhoods. We therefore promote the sharing of our rarely used personal belongings."
Gli adesivi si comprano on line (5 euro) da www.pumpipumpe.ch e così finite pure sulla mappa (anonimamente, ofc)
Ecco il video:
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