giovedì, maggio 05, 2011

BMW ci riprova con i mini film (ma io rimpiango i vecchi)

Era il 2001. 

Internet era ancora un bambino - e le velocità di download erano ridicole rispetto ad oggi.

BMW (Nord America) con grande coraggio e sostanziosi investimenti, realizzò "The Hire" una serie di cortometraggi d'autore (con registi come Frankenheimer, Ang Lee... e star che arrivavano a Madonna, James Brown, Marylin Manson).

Delle storie di tensione in cui l'auto era efficace (ma discreta) coprotagonista. Starring Clive Owen e in un episodio per noi imperdibile, con la partecipazione di Thomas Millian (noto per il suo personaggio poliziesco "Monnezza") assolutamente irriconoscibile rispetto al nostro ricordo.

Godibilissimi episodi da 10 minuti l'uno, una produzione coi controfiocchi.
Eterni da scaricare (70-80 mega nella versione più di lusso), ma ci provarono lo stesso (salvo poi rendere disponibili i materiali anche su un CD, se ricordo bene). 

Cancellata la serie visti i costi, spariti dal sito BMW, questi film sono ancora visibili grazie a YouTube, che certe volte andrebbe proposto per la beatificazione come patrono degli addetti al marketing e comunicazione ;-) Oppure dovreste trovarli su questo blog: http://www.bmwblog.com/2009/08/25/video-collection-bmw-films-the-hire/

Un'operazione che fu un piccolo milestone, un caso da ricordare.

Adesso BMW, a 11 anni di distanza ci riprova, questa volta per promuovere le proprie auto elettriche. Una nuova miniserie, di quattro episodi. Non sono più film d'azione  di entertainment (peccato) ma quattro documentari - che verranno rilasciati progresivamente sul sito www.bmwactivatethefuture.

Un po' di nostalgia per The Hire però a me rimane, adesso vado a riguardarmeli :-)


Potrebbero interessarvi, sul tema, anche questi post precedenti:

Appendice:  a suo tempo avevo scritto un articolo sul compianto Web Marketing Tools sull'operazione BMWfilms.com, quella appunto del serial. 
Se a qualcuno interessa, lo rendo disponibile per una lettura, di interesse magari anche storico. 
Per non appesantire inutilmente questo post, però, ho pensato bene di appoggiarla sul mio Tumblr (ho fatto bene? ). Se vi interessa potete leggere questo vecchio articolo qui.


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