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venerdì, aprile 05, 2013

Notevole. Guerilla superartistico.


Altro che i soliti flashmob con quattro ballerini che ballano per strada.

Guardate qui cosa ha combinato il Rijksmuseum - se capisco bene, per sensibilizzare il pubblico sull'imminente fine dei lavori di ristrutturazione e l'entrata gratis :-)

Molto Fiammingo.

(Grazie a Matt e a Pauline per le segnalazioni)


venerdì, gennaio 11, 2013

Lo Sponsor della metro in mutande.

Non fa una piega.

Come ormai tradizione, quei pazzi di Improv Everywhere (i più grandi e forse gli unici ormai organizzatori di flashmob veri e "wow") hanno organizzato l'annuale giornata della Metropolitana senza pantaloni (o gonne). Sarà domenica, btw.

E ci sarà anche a Milano.

Quest'anno hanno come sponsor una catena di negozi specializzati in depilazione.

A disposizione, cerette gratuite, in modo da permettere ai partecipanti di esserci con molta classe (l'anno scorso avevano regalato mutandine col logo....)

Riflessione strategica: la' fuori probabilmente esistono una marea di opportunità da cogliere. Spesso si fa molto prima a sponsorizzare, a diventare partner con qualcuno, piuttosto che inventarsi una cosa meno forte, meno potente.

Il problema (di tutti, aziende e agenzia) di questi tempi, è riuscire a tenere la testa alta e a non farsi sommergere totalmente dal lavoro, perdendo qualsiasi contatto con la realtà circostante. Tutti presi a raggiungere le deadline con un qualcosa, una qualsiasi cosa - tanto non c'è il tempo di pensarla. O di vederla, là fuori.

Enjoy. E fatevi un giro in metro, domenica.
Vi metto il video dell'evento in metropolitana dell'anno scorso.


lunedì, ottobre 24, 2011

Flash,Dance,Realtà Aumentata in Malesia

Ah, beh, questo sì che è engaging :-)

Ballare in piazza, in realtà aumentata, con un'equipe di ballerini virtuali ed essere visti dalla folla assiepata...molto geek advertising.

Mi sa che questa me la riciclo ;-)


giovedì, ottobre 20, 2011

Olimpiadi di Londra: Niente Ambush o ti faccio...

http://www.flickr.com/photos/nickstone333/2442396659/sizes/m/in/photostream/

Vietatissimo organizzare operazioni di Ambush Marketing durante le Olimpiadi di Londra. 

Per essere più fortemente dissuasivo, il Governo Inglese riterrà personalmente responsabili i manager delle aziende i cui marchi saranno protagonisti di Guerilla e simili durante le Olimpiadi.

Quindi, se avverrà un ambush, uno stunt, un flashmob riconducibile ad un brand, i manager dell'azienda dovranno essere in grado di dimostrare che sono incolpevoli, che l'azione è stata fatta da un loro concorrente che voleva danneggiarli o robe simili.

Altrimenti risponderanno personalmente in tribunale.
Dall' Amministratore Delegato in giù.

Prima di gridare allo scandalo, interroghiamoci su perché è stata decisa questa proibizione.

Ricordiamoci che, per quanto unconventional, il marketing alternativo è sempre fatto per far vendere o comunque creare valore per la marca. Per far girare i soldi. Soldi che però girano molto più pesantemente con la comunicazione tradizionale. Soldi che chi ha tirato fuori è giustamente intenzionato a proteggere.

Gli sponsor olimpici tirano fuori soldi importantissimi per usare le Olimpiadi per promuoversi. E non gli va per niente bene che altre aziende approfittino dei Giochi per avere vantaggi di immagine e marca, senza tirare fuori i budget corposi degli sponsor.

E come insegnato in edizioni precedenti dei Giochi e ai Mondiali di Calcio, ci sono state aziende furbissime nel farsi pubblicità senza "averne il diritto". Con tanto di arresti.

Quindi, si limita quello che si può fare ai non sponsor. 

Non che sia una novità: già alle olimpiadi di Atene non si poteva entrare* negli stadi con T-shirt o simili che recassero marchi che non fossero quelli degli sponsor ufficiali, per evitare coperture TV "a gratis" per aziende che non avevano messo la mano al portafoglio (pdf)

E mi ricordo (avendo avuto l'onore di lavorare con il Comitato Olimpico per le Olimpiadi di Torino) quanta attenzione si era posta anche in Piemonte per evitare che qualche furbo si approfittasse dei Giochi per infiltrarsi pubblicitariamente a sbafo ;-)

E comunque le olimpiadi Canadesi hanno impartito una lezioncina un po' acida per il comitato olimpico, sul fronte degli sponsor e dell'Ambush Marketing...

D'alta parte se si rompe il meccanismo dei costosi fee di ingresso per gli sponsor delle Olimpiadi ( a Londra si parla di 700 milioni di sterline), possiamo tranquillamente dimenticarci dei Giochi Olimpici, almeno così come li conosciamo oggi.

In effetti, ci sono aziende che sono percepite come sponsor olimpici e non lo sono... leggete qui.

* The following items may not be brought into venues: Weapons, explosives, chemical or detonation devices, tear gas, smoke bombs, even if they are legally carried, knives, drugs or other illegal substances, fireworks, firecrackers, poles, bats, and any objects in general that may cause bodily harm, even if they are legally carried, motorbikes, bicycles, roller-skates, skateboards, other skate-types, electronic equipment of any Broadcasting Company without broadcast rights, flags of non-participating countries,flags of participating countries, alcoholic drinks, or banners, laser devices and other devices that may be bothersome, flag poles, signs, umbrellas, commercial items with obvious logos of competitive companies to sponsors (hats, T-shirts, bags, etc.), pirate ATHENS 2011 products, announcements, brochures, unauthorized publications [...]

lunedì, luglio 25, 2011

Milano: Capitale del Flasmob Seriale?

 Serial Flashmob - un nuovo paradigma?

Se nell'unconventional le regole sono fatte per essere violate, allora vale anche per i Flashmob, la cui prima regola pensavamo fosse che dovevano essere sempre diversi.

Invece un flashmob seriale, sempre simile a se' stesso, per marche ed eventi diversi può essere rassicurante e funzionare per l'effetto tormentone?

Uno scenario da seguire e analizzare attentamente, presidiando con cura la Galleria Vittorio Emanuele di Milano, luogo cult dei Flashmob - e sopratutto dei mob danzanti.

Ultimo in ordine di tempo quello di Jocca, i fiocchi di latte che hanno fatto ballare 100 persone con le pattine, in modo da lucidare il pavimento e bruciare 100 calorie, pari ad un etto di prodotto. 
Questo "Flash Mop" sarebbe piaciuto molto a mia mamma, che ci tiene ai pavimenti incerati.

Ma prima del mop si è consumata una serie quasi infinita di balli e balletti, diventando ormai un appuntamento regolare con il pubblico milanese.

Propongo quindi di organizzare un verio e proprio festival di questi mob, con un annuale appuntamento - magari gemellandosi con Vignale ;-)

Di seguito una breve compilation di flashmob danzanti in galleria Vittorio Emanuele, così potete decidere il vostro preferito:














E poi un'altro, da Samsung, lo vedete qui:
http://www.facebook.com/video/video.php?v=10150154811336112

e credo si potrebbe continuare ancora un po'...

lunedì, novembre 08, 2010

T-Mobile colpisce ancora, con l'unconventional all'aeroporto

Disponibile su YouTube il nuovo spottone di T-Mobile, che moltissimi di voi avranno gia visto e che si candida ad essere uno dei viral top di questa fine 2011 - viste le esperienze precedenti di T-Mobile.

Perché lo chiamo spot? Beh, è un filmato, c'è una produzione accuratissima, un cast accuratamente scelta, un bel lavoro di montaggio e post produzione, il super alla fine con claim e logo dell'azienda, hanno persino prodotto un teaser/preannuncio...
E' dunque uno spot, unconventional nella sua realizzazione ma un classico filmato pubblicitario, solo più lungo e messo on air su un canale diverso, la TV on demand (ma anche sulla TV tradizionale...).

All'aeroporto avrà raggiunto qualche centinaio di persone, su YouTube ne ha raggiunte ad oggi quasi 2 milioni,

Questo in parte dimostra che chi dice che la pubblicità è morta fa degli errori di valutazione. Cambierà forma, canali, linguaggi... ma per quanto ne parliamo male resta fra noi e non accenna a voler morire (i media sì, certi media quelli sì che fanno fatica a sopravvivere, mi sa...).

Per confronto (grazie a tutti quelli che mi hanno segnalato la similitudine) allego video di analoga impresa fatta da Improv Everywhere. Quello sì che non è uno spot ma è una cosa fatta per divertirsi, una specie di flashmob/stunt - e la differenza si vede. Per chi non conosca Improv Everywhere è/sono quei pazzi che hanno fatto il Frozen Central Station. Qui il sito di questi mattacchioni.

Ma ancora un terzo video ci sta - non è infatti la prima volta che in pubblicità viene usato uno stunt musicale all'aeroporto...

Buona visione