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giovedì, aprile 16, 2015

Terra Chiama Spazio: emozioni firmate Hyundai

Benvenuti ad un altro episodio della serie "Think Big".

Gli elementi di questa operazione di comunicazione sono classici, da manuale: emozioni, lacrimuccia, wow factor, nuove frontiere, lavoriamo sui valori della marca piuttosto che sui prodotti, creiamo uno storytelling.

E anche se l'esecuzione (spettacolare per carità) mi lascia freddino e onestamente penso si sarebbe potuta fare meglio, la strategia di comunicazione mi sembra interessante (sarebbe ad esempio stato più visualmente interessante farlo di notte... ma perfettamente possibile che fosse impossibile. O che l'azienda si sia opposta, perché non si sarebbero viste bene le autovetture).

L'idea in breve:

Si trova una giovane ragazza, figlia di uno degli astronauti della ISS, la stazione spaziale.
Ella soffre di nostalgia per il padre, da tempo lontano da casa.
La fanciulla desidera inviare un messaggio al padre orbitante (oltre alle telefonate / chat che regolarmente ha con lui).

La marca Hyundai si pone come strumento abilitatore per attivare questa connessione figlia/padre (se mi passate il linguaggio da planner :-P ).
Sfodera un arsenale di autovetture, guidatori, infrastrutture, registi, video operatori, butta sul piatto un corposo budget e realizza il sogno della giovine.

Il papà nota, è felice, ella anche, il pubblico si commuove e ama di più la marca (a prescindere dal fatto che l'obiettivo si sarebbe potuto raggiungere più facilmente usando un escavatore, o slitte trainate dai cani, o stuoli di maratoneti: in questo caso l'auto e la marca non sono strettamente funzionali al risultato, sono sostituibili - quindi la connessione è un po' più debole, ma va bene comunque)..

Ecco il video:


Viene diffuso il video, insieme al backstage - c'è un sito, online viene messo un (loffio) simulatore che permette a chiunque di simulare e mandare un proprio messaggio spaziale. E poi si parte con l'appropriata campagna di advertising, di PR (online e non) che usa questo evento come notizia.

Ah, già che ci siamo, si cavalca anche il fatto che si è entrati nel Guinness dei primati.

Quello che personalmente mi sembra interessante è che con Hyundai, se mi parlava di veicoli, non avrei mai interagito, non me ne sarei interessato.

Con questa operazione ho interagito con la marca, è entrata nel mio panorama cognitivo, mi sono ricordato che esiste, un po' ho probabilmente cambiato il mio modo di vederla.

Magari, quando dovrò cambiare auto, la potrei inserire nel set di marche che considero e non in quello dei brand che scarto a priori...

Ed ecco il backstage:

Stephanie from Houston misses her astronaut father working at the International Space Station.
Watch how her special message, written by 11 Hyundai Genesis, was delivered to her father in space.
This message was officially acknowledged as “The largest tire track image” by the Guinness World Records.

mercoledì, febbraio 08, 2012

Il gioco della NASA su Facebook...

La NASA ha ormai una storia di uso di Internet e Social Media per la comunicazione. D'altra parte, se la tecnologia non la usano loro...

Ed inoltre va tenuto conto che, con un budget sempre a rischio di tagli, è nel loro interesse mantenere una opinione pubblica favorevole. E che fanno un po' di fatica a reclutare tutti i cervelli che gli servono - quindi ha anche senso affascinare e incentivare le giovani generazioni a intraprendere una carriera scientifica, a sognare un futuro da scienziato spaziale.

Insomma, un geek marketing... ad esempio facendo twittare le sonde spaziali. O realizzando un gioco su Facebook. apps.facebook.com/spacerace/ un semplice gioco a quiz, che permette di ottenere i soliti badge etc etc...


Approfondimento qui: http://www.nasa.gov/topics/nasalife/features/space_race_blastoff.html ma anche qui : http://blog.games.com/2012/01/30/nasa-space-race-blast-off-facebook-game/

Sul tema NASA e Internet, potrebbero interessarvi anche:

http://www.apogeonline.com/webzine/2009/04/01/la-nasa-prova-i-social-media-per-attirare-cervelli

http://mars.jpl.nasa.gov/msl/participate/

http://robertoventurini.blogspot.com/2008/07/la-sonda-marziana-ci-parla-da-twitter.html






mercoledì, luglio 15, 2009

Andiamo tutti su Marte - grazie alla NASA

La Nasa prosegue nel giocare la carta Social.

Per la prossima missione sul pianeta rosso possiamo (online) far scrivere il nostro nome su un microchip che sarà portato dalla sonda su Marte - e seguire la preparazione della missione su Twitter.

Evidentemente l'accoppiata Marte-Twitter della missione precedente, ha dato soddisfazione...


mercoledì, aprile 22, 2009

L'anno prossimo il giocone online della NASA

Prosegue la strategia di comunicazione della NASA basata su un più forte uso di nuove tecnologie e nuovi paradigmi per relazionarsi con i propri pubblici.

Dopo l'uso di Twitter da Marte e l'annunciato più forte ricorso ai Social Media per fare engagement sui giovani (anche in vista di allevare una futura generazione di tecnici e scienziati), il prossimo passo sarà un MMO - (gioco) Massive Multiplayer Online.

Porterà i giocatore a colonizzare Luna, Marte e il resto del sistema solare. Si intitola Astronaut: Moon, Mars and Beyond e la pubblicazione del primo episodio giocabile si attende per il 2010, con una demo disponibile entro quest’anno.

Il gioco usa il motore grafico di Unreal, alla terza versione, e immerge il giocatore nel futuro a circa venticinque anni da oggi.

Un paio di approfondimenti qui e qui

Più che il volo interstellare, i protagonisti se la vedranno con le attività di colonizzazione di mondi alieni come appunto Marte o la Luna, con attività come la produzione di Elio-3 da usare come propellente, allestire serre idroponiche per la coltivazione di vegetali e creazione dei materiali più vari, dall’ossigeno ai robot e ai veicoli da trasporto.

giovedì, aprile 02, 2009

La Nasa attira cervelli coi social media

L’ente spaziale americano invecchia, trovare nuove energie all’altezza non è semplice.

Così ora ci prova coi social media, per darsi un’immagine e per far sognare ancora le nuove generazioni... e sopratutto fare recruiting.

Se l'argomento vi interessa potete approfondirlo leggendo il mio settimanale articolo su Apogeo