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sabato, ottobre 04, 2014

Il riassunto della settimana - sul mio blog


Buon sabato a tutti, iniziamo con una domanda: come forse avrete notato, io da anni (per una serie di motivi di praticità) tendo a postare il mio contenuto quotidiano, tutti i giorni feriali, tra le 10 e le 11.

Vi funziona? Preferireste un altro orario? Non potrebbe fregarvene di meno?
Grazie a quello 0,04% che mi darà un feedback e deciderà per la maggioranza :-)

Ed ecco di cosa ho parlato questa settimana, ci sono alcuni post bellissimi e alcuni molto belli :-P

Ama il cliente. Invece del lucchetto sul ponte... la tazza Nescafè :-)

martedì, settembre 30, 2014

Ottimo uso di Vine. Back to School, Best Buy - target College Students. Life Hacking.


Se si ha una buona strategia, un'eccellente capacità creativa e una capacità di curare il dettaglio - e la si sposa con un approccio intelligenti ai mezzi digitali, escono idee come queste.

Life Hacking - ovvero idee e trucchi pratici per migliorare la propria vita (a basso costo). Vine - forse lo strumento digitale che più di ogni altro costringe alla sintesi.

Da Best Buy verso uno dei suoi target più interessanti (anche per le prospettive a medio / lungo, in un'ottica dove il marketing guarda anche al lifetime value): gli studenti del college.

Insomma, una campagna che al vostro digital planner preferito (forse) è piaciuta molto. Guardatela e facciamoci venire delle idee per il nostro mercato, dove creatività e innovazione nella comunicazione sono un po' stagnanti e casi da manuale come questo non si vedono quasi mai.



Best Buy #HackToSchool Vines from Image Brew on Vimeo.

venerdì, marzo 21, 2014

Grandi: il fake dell'acqua trasformata in vino... a fin di bene

Per una volta un'idea bella ma complessa.
Tipica operazione di Internet PR gestita attraverso un fake che poi viene rivelato.

La storia, per sommi capi:

Viene lanciata la notizia di un rivoluzionario gadget che, integrato con un'apposita app e pochi ingredienti aggiunti, è in grado di trasformare l'acqua in vino nel giro di pochi giorni, a casa propria (ok, stiamo parlando di nazioni enologicamente meno evolute della nostra...).

Di questa Miracle Machine si inizia a parlare molto in rete - anche perché si tratterebbe di un progetto in crowdfunding (il che è di moda).

Mashable sta al gioco, e fa un bell'articolo:


e inizia a girare il video di presentazione della macchina:


Salvo poi scoprire che non si tratta di trasformare l'acqua in vino ma il vino in acqua - si rivela infatti che tutta l'operazione è uno stunt dell'organizzazione no profit Wine to Water che si occupa di portare acqua potabile a chi non ha acqua da bere nel mondo.


Brillante e molto sofisticato. Qui leggete la storia: http://themiraclemachine.net/reveal/index.php#

"The disruptive program concept was initiated as a pro-bono campaign to support not-for-profit ‘Wine to Water’, an organization that provides people around the world with access to clean water, one of life’s basic necessities. In just under two weeks, the Miracle Machine went viral as more than 200,000 people watched the Miracle Machine video, nearly 600 media outlets around the world covered the story, 6,000 people tweeted about it. We now need to turn our attention to Wine to Water.

For one dollar, Wine to Water can provide clean water for one person for an entire year. Using a variety of water filters and wells, Wine to Water is changing lives at a fraction of the $499 price tag for the faux machine that so many were willing to buy. “For the cost of a bottle of fine wine, we provide a way to produce 99.9% pure drinking water to a family for up to five years and THAT is the true miracle,” says Doc Hendley, the founder of Wine to Water."

E qui guardate il video:

giovedì, gennaio 23, 2014

Bello. L'ufficio postale comunica su Vine. UK


Ah, la buona vecchia posta.

Chi se la fila più? (a parte me, che sono reduce da una bella coda stamattina)

Per fare un po' di rilevanza, le poste inglesi hanno deciso di comunicare sul pubblico di coloro che debbono inviare un regalo, cercando di evitare che il business dell'invio vada a corrieri e simili.

Per questi, una comunicazione molto "Brand Utility" - micro tutorial su Vine su come impacchettare alla giapponese i regali e fare un figurone.

A me è piaciuto molto. In realtà Vine sembra essere abbastanza usato da questa azienda...

http://digital-examples.blogspot.it/2013/12/the-post-offices-gift-wrapping-tips-on.html

(in merito alla comunicazione delle varie poste nazionali, si veda anche: Svezia Giappone )


venerdì, settembre 20, 2013

5 consigli per usare bene Vine: Infografica

Vine sta diventando qualcosa in più di un giochino, riuscendo -se usato bene - ad aggiungere valore alle conversazioni, anche per le marche.

Anche se al momento ne prevale un uso divertente, giocoso, ironico, ci sono possibilità abbastanza ampie di uso - nonostante la brevità (ma non si sono forse scritti libri, a colpi di tweet?)

Ecco un'infografica carina che da' alcuni spunti di riflessione per un uso intelligente dello strumento :-)

La sintesi è:
1. Usare gli #hashtag
2. Creare video informativi
3. Occhio alla distribution strategy
4. Partire dalla Call to Action per creare contenuti
5. Siate creativi...

giovedì, agosto 29, 2013

Vine 40 milioni e ricette user generated

Ridendo e scherzando, anche Vine sta prendendo il suo posto nel panorama degli strumenti di Marketing e Comunicazione.

Tanto per cominciare, Vine ha raggiunto i 40 milioni di utenti.

Poi, iniziano a vedersi, con una certa regolarità, progetti di comunicazione in cui Vine è utilizzato in modo sensato.

Ad esempio, un grande classico: il concorso per i filmati user-generated. Tipo di intervento ormai decotto e che non se lo fila più nessuno... ma con l'incentivo della novità del mezzo forse riprende una vampata di interesse.

Lo sta facendo la società assicurativa John Lewis che - prendendo spunto dal fatto che la sua campagna pubblicitaria TV è realizzata in stop-motion - ha invitato il pubblico a proporre le proprie proposte realizzate con Vine.

In sostanza il buon vecchio "il nostro spot, prova a rifarlo tu, che vediamo se ti viene meglio a te - dilettante improvvisato - che a noi coi pacchi di euro investiti a far lavorare dei professionisti".


Ecco lo spot:




I risultati degli sforzi (modesti) degli utenti potete vederli sul minisito 'What Matters'.

L'hashtag per Twitter è #WhatMattersMost
Miei post precedenti sul tema:

Il primissimo spot con Twitter Vine. Beh, si, però...



giovedì, agosto 01, 2013

Honda usa Vine per entrare a gamba tesa nelle conversazioni. Marketing in Real Time

Hmmm.
Mumble mumble.

Entrare, su Twitter, nelle conversazioni da parte di un'azienda è cosa delicata.

Da un lato ha senso cogliere opportunità e dare risposte / servizio.

Dall'altro c'è un'opportunità nell'entrare nelle conversazioni per dire qualcosa di sagace e divertente, contribuisce alla costruizione della marca.

Dall'altro ancora c'è il rischio che le persone si risentano dell'intrusione - molti ritengono che gli spazi social siano territori propri, in cui le marche non dovrebbero entrare (ok, con tutta una serie di sfumature di posizione).

Nel caso specifico, qui la marca sembra essersi messa in agguato, volteggiando come un avvoltoio in attesa di un pretesto. Ed ha risposto sviluppando e pubblicando dei brevi Vine.


Le opinioni su questo approccio possono essere discordanti, ma ha senso guardarci dentro e rifletterci.


Vedi alla voce Real-Time Marketing, Marketing in diretta.

"The videos will be filmed and uploaded on the same day and customized to each user's feedback. "If a user mentions needing a new car to pick up a pizza, that Vine video response may feature a Honda dealer offering a great deal … with a mouth full of pepperoni," Susie Rossick, a senior manager at Honda, said in a statement."

Ed è proprio questo, oltre all'uso di Vine, lo spunto per il post.

Forme di comunicazione (più che di Marketing, se vogliamo essere terminologicamente corretti) che presumono una reazione immediata a problemi ma soprattutto opportunità.
Una capacità decisionale istantanea. Un'organizzazione del lavoro diversa

La possibilità di intervenire a botta calda, sorprendendo e forse deliziando i clienti
Si veda anche il ben noto caso di Oreo e del Blackout al Superbowl




Approfondimento: http://mashable.com/2013/07/15/honda-vine-campaign/

mercoledì, aprile 03, 2013

lunedì, gennaio 28, 2013

Il primissimo spot con Twitter Vine. Beh, si, però...

Come certamente tutti ben saprete, Twitter ha recentemente lanciato un nuovo servizio, sfruttando l'acquisizione fatta l'anno scorso di Vine.

Twitter Vine è un servizio che permette di caricare su Twitter brevi filmati per condividerli con gli amici:

"Today, we’re introducing Vine: a mobile service that lets you capture and share short looping videos. Like Tweets, the brevity of videos on Vine (6 seconds or less) inspires creativity. Now that you can easily capture motion and sound, we look forward to seeing what you create."


E' disponibile solo per iPhone (ma Android arriverà presto, e gli conviene, se non vogliono trovarsi tagliati fuori dalla piattaforma più ampia e che cresce di più) e lo si deve scaricare sull' App Store

Fatta la tecnologia, immediatamente trovato il modo di usarla in pubblicità. Un po' come visto qualche giorno fa per il caso della Facebook Poke App, ora è già uscito il primo "spot" su Vine. Ma era una cosa naturale, dato il nome del prodotto ... non potevano non farlo :-)

Eccolo:
(Red Vines è una nota marca di liquirizia...che ha più di un milione di fans su Facebook, btw, quindi tanto scemi già non dovevano essere)

Ma non faccio in tempo a scrivere questo post che già altre marche sperimentano con la nuova opportunità: leggetevi questo articolo di Mashable e vedrete un po' di altri esempi, io sotto metto solo quello di Gap:

http://mashable.com/2013/01/25/twitter-vine-brands/


Ora: in termini di "spot" è una ciofeca. In termini di pubblicità classica, idem. In termini di a che serve... beh, classico caso in cui si cerca di fare un po' di buzz essendo i primi a fare una cosa, a usare un mezzo.

Però, e qui il Digital Planner fa un passo di lato, bisogna evitare di analizzare proprio tutto in termini di KPI e ROI, cosa per altro sanissima. Attività come queste sono un atto di fede - che va benissimo fare, visto che immagino il costo sia zero o quasi.

E' importante misurare, ma è anche importantissimo sperimentare, fare cose nuove, vedere cos'è e come va. Poi i numeri seguiranno.

Per approfondimento, ecco il dotto articolo di Advertising Age sul caso:
http://adage.com/article/digital/vine-excitement-skepticism-ad-world/239422/?qwr=FullSite

PS: se non riuscite a visualizzare gli annunci animati, faccio le mie scuse ma purtroppo nonostante i miei tentativi (ho embeddato il codice sorgente...) ho notato che periodicamente il browser si rifiuta di visualizzare... se vi capita ricaricate la pagina.